Questo Ufficio monastico, in due volumi indivisibili, cartonato, rilegato, con segnalibri, ha preso corpo sul web ed è stato sperimentato nella celebrazione quotidiana. L'Ufficio proposto è nato dall'esigenza di avere una Preghiera che, senza pretesa alcuna di porsi come Liturgia Ufficiale, sia momento di comunione che attinge alle diverse Tradizioni liturgiche cristiane e non solo, consapevoli che lo Spirito Santo "soffia dove vuole". L'Ufficio Arancione, nella sua impostazione ecumenica, risente della spiritualità vetero cattolica e anglicana, ed è stato pensato per la celebrazione nei contesti più diversi: dal singolo credente nella sua casa con i suoi cari, alla comunità cristiana riunita in una chiesa.
Sorella Maria (1875 - 1961) è una figura straordinaria della spiritualità del Novecento, amica di grandi cercatori di verità, come Albert Schweitzer e Gandhi. Francescana missionaria, lasciò la congregazione per fondare l'Eremo di Campello a cui si aggiunsero presto le prime compagne, chiamate "allodole". Con loro iniziò una singolare esperienza di comunità orante, aperta al mondo anche in chiave interreligiosa. Il libro introduce alla dimensione della preghiera di Sorella Maria e alla sua spiritualità. Oltre alle preghiere per la prima volta pubblicate in volume, sono presentati in capitoli successivi e con antologia i temi più cari alla minore, come: il silenzio, la contemplazione, la liturgia, i sacramenti, e la preghiera di intercessione, carisma centrale dell'Eremo. "Pregare con Sorella Maria" è dunque un itinerario meditativo-spirituale che parla della preghiera come di una realtà viva, come dimensione di corporeità e di contemplazione: "Forza cosmica", ma anche "respiro dell'anima, sospensione dinanzi al mistero, gemito sulla sorte umana".
Cosa significa per il mondo contemporaneo il termine "preghiera"? Matthew Fox inizia con lo sgomberare il campo dalle definizioni consuete, dicendo che la preghiera non è dire preghiere, non è fuga mundi, non serve a far cambiare idea a Dio? Fox è convinto che alcuni degli aspetti contenuti in queste definizioni possano essere conservati, ma soltanto se si comprende la preghiera come uno stato dell'essere, un atteggiamento radicale di risposta all'esistenza. L'atteggiamento di Gesù di fronte al suo proprio percorso di vita, e dunque il suo modo di pregare, radicato nella spiritualità ebraica, è al centro della definizione descrittiva della preghiera fornita da Fox. Si tratta, infatti, di lasciarsi trasformare, come Gesù, in mistici e mistiche, cioè in persone che assaporano profondamente l'esistenza, per poter infine diventare profeti e profetesse che lottano per la giustizia sociale. Il libro inaugura la nuova collana ESH (in ebraico "fuoco") di libri di piccolo formato, agili testi di "risignificazione" e "riapertura" di parole e temi biblico/teologici.
Un libro come aiuto per superare una concezione distorta elimitata della preghiera, tale da produrre un'immagine falsa di Dio. L'autore, sacerdote e con un'ultraventennale esperienza di rapporto con la gente sul modo di pregare, compie un'analisi critica, a volte ironica e per nulla esaustiva, sulla pratica della preghiera. Al cuore del libro c'è l'invito affinché la preghiera si interiorizzi e giunga ad essere relazione con Dio, risposta alla "preghiera di Dio", cioè alla relazione originaria che Dio ha nei confronti con ciascuna persona.