Sofia e Leone sono amici per la pelle. Non importa se Sofia è energica e determinata quanto Leone è pacato e timido: insieme possono fare qualsiasi cosa, perché sanno che le differenze tra loro sono una ricchezza. La loro amicizia è nata grazie alla passione comune per il calcio: non c'è niente che li renda più felici di vestire la maglia della Libertas, la loro squadra del cuore. Bastano un prato e un pallone e via: iniziano a correre e a ridere come matti! Eppure c'è qualcuno a cui proprio non va giù che femmine e maschi facciano squadra. Così, quando viene esclusa dal ruolo di vice-allenatore, Sofia decide che non ci sta. Non vuole che il suo sogno le venga precluso solo perché è una «femmina». Decide allora di tornare alla casetta del book-crossing dove si trova il libro magico grazie al quale lei e Leone erano riusciti a tornare nel 1946 e a salvare la Costituzione. Sofia sente che, anche questa volta, il libro ha tutte le risposte che cerca. Insieme a Leone, viaggerà ancora una volta nel tempo e incontrerà Rita Levi-Montalcini. I due amici capiranno così che non esistono lavori da femmina o da maschio e che niente può impedire a Sofia, e a noi tutti, di realizzare i propri sogni. Maria Scoglio e Cristina Sivieri Tagliabue hanno creato due personaggi speciali con cui i piccoli lettori sanno identificarsi. Nella loro prima avventura, Missione Democrazia, Sofia e Leone ci hanno insegnato i principi cardine della Repubblica italiana. In queste pagine ci portano invece al cuore dei diritti civili e di parità di genere, fondamentali per crescere una nuova generazione attenta all'altro. Età di lettura: da 7 anni.
«È molto più importante insegnare a rialzarsi che a non cadere mai; insegnare a essere veri invece che perfetti.» Qualcuno ha detto che nella nostra vita non commettiamo tanti errori ma sempre lo stesso, ripetuto infinite volte. Perché i nostri sbagli raccontano di noi molto più di quanto non crediamo: della nostra storia, di come eravamo, di cosa siamo diventati. Eppure, soprattutto quando si è ragazzi - a scuola, in casa, persino con gli amici - sbagliare è diventato un tabù. Enrico Galiano, con sincerità e coraggio, ha deciso per la prima volta di sfatare il mito della perfezione e svelare tutti i suoi errori e le scelte azzardate. Da quelli apparentemente più piccoli, come quando ha buttato via l'occasione di uscire con la ragazza dei suoi sogni, a quelli più terribili, come quella notte in cui per poco non è stato arrestato; i brutti voti presi, quelli dati, gli sbagli perdonabili e imperdonabili, e come tutto questo l'abbia reso l'uomo che è oggi. Perché non c'è dubbio: sbagliare può causare ferite che impiegano anni a rimarginarsi e può lasciare segni indelebili nella nostra anima. Ma è necessario per capire chi siamo, per vivere una vita piena, per trovare davvero la nostra strada. Enrico Galiano è uno dei professori più letti e amati d'Italia. Con la sua straordinaria sensibilità, e grazie a una presenza online di successo, è in grado di dare voce ai sogni e alle aspettative degli adolescenti di oggi come nessun altro. E con questo libro offre sia ai ragazzi sia a tutti coloro - genitori, educatori, insegnanti - che hanno a cuore il loro futuro la rinnovata consapevolezza che ogni errore altro non è che una tappa di quell'avventurosa e appassionante ricerca di sé stessi che è la vita. Ricordandoci che, se si vuole davvero crescere, allora occorre soprattutto imparare a sbagliare.
Il primo giugno 2012 il professor David McCullough parla alla cerimonia di consegna dei diplomi alla Wellesley High School dove insegna letteratura. Il suo è un discorso originale, divertente e provocatorio: in poco tempo il video di questa straordinaria lettera d'amore agli studenti finisce su YouTube, fa il giro del mondo e viene visualizzato da oltre due milioni di persone. Quelle parole diventano così il manifesto controcorrente per una vita in cui la felicità valga più del successo ottenuto a ogni costo, un'esortazione a cercare di raggiungere i propri obiettivi e non quelli imposti dalla società, un invito ad affrontare la vita seguendo i propri sogni e le proprie passioni. In "Ragazzi, non siete speciali!" McCullough rielabora il suo celebre discorso rivolgendosi a quei giovani che stanno per diventare adulti, troppo spesso vittime inconsapevoli delle buone intenzioni dei genitori, e a tutti coloro a cui sta a cuore l'adolescenza, il periodo più importante della nostra vita. Raccontando con umorismo e tanta passione la sua esperienza di insegnante, di padre e di figlio, McCullough insiste sull'importanza e il ruolo della lettura, dell'immaginazione e dalla conoscenza in un mondo sempre più individualista, e ci ricorda che le più grandi gioie della vita vengono solo dalla consapevolezza di non essere speciali. Perché tutti lo siamo.