Bisogna credere a tutto il bene che sta nascosto nel bambino e prepararsi a riconoscerlo con cura e amore. Il bambino in famiglia raccoglie i testi di una serie di conferenze tenute nel 1923 a Bruxelles, nelle quali Maria Montessori avanza le proprie proposte per una scuola dei genitori: enumerando i principi che possono indicare a madri e padri la via più giusta per educare e crescere bambini indipendenti, il volume è una guida per creare un ambiente domestico positivo e sereno. Il metodo Montessori viene così trasferito dalla scuola alla vita quotidiana e tra le pareti domestiche, con il costante obiettivo di rendere i nostri figli liberi di manifestare il proprio carattere, le proprie tendenze, la propria creatività.
Alla morte di Pio XII, nel 1958, tutti i documenti del pontificato furono rinchiusi negli archivi vaticani: impedendone la consultazione agli studiosi si sono così la - sciati a lungo senza risposta interrogativi che nel tempo non hanno potuto che infittirsi, facendo di Eugenio Pacelli uno dei papi più controversi della storia. Nel 2020, dopo decenni di pressioni, quegli archivi sono stati finalmente aperti e il vincitore del Premio Pulitzer David Kertzer è stato tra i primi storici a potervi accedere. Il risultato è sorprendente. Con il supporto di migliaia di documenti inediti, Un papa in guerra rivela l'esistenza di negoziati segreti tra Hitler e Pio XII già a poche settimane dalla fine del conclave; racconta in che modo Mussolini abbia fatto affidamento sul clero italiano e sulle istituzioni religiose per ottenere l'appoggio popolare all'entrata in guerra; dimostra come tanto il Duce quanto il Führer siano riusciti a manipolare a proprio vantaggio il pontefice; e spiega perché, pur avendo prove inconfutabili dello sterminio in corso degli ebrei, Pio XII non abbia mai denunciato le atrocità naziste. David Kertzer getta nuova luce sul periodo più cupo della nostra storia e disegna il drammatico ritratto di un papa pronto a dismettere i panni di guida morale pur di preservare il millenario potere della Chiesa.
<br />
<font size='1'><table class='xdebug-error xe-warning' dir='ltr' border='1' cellspacing='0' cellpadding='1'>
<tr><th align='left' bgcolor='#f57900' colspan="5"><span style='background-color: #cc0000; color: #fce94f; font-size: x-large;'>( ! )</span> Warning: mysqli_error() expects exactly 1 parameter, 0 given in C:\wamp64\www\demo\used_book\classes\db\Database.singleton2.php on line <i>264</i></th></tr>
<tr><th align='left' bgcolor='#e9b96e' colspan='5'>Call Stack</th></tr>
<tr><th align='center' bgcolor='#eeeeec'>#</th><th align='left' bgcolor='#eeeeec'>Time</th><th align='left' bgcolor='#eeeeec'>Memory</th><th align='left' bgcolor='#eeeeec'>Function</th><th align='left' bgcolor='#eeeeec'>Location</th></tr>
<tr><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>1</td><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>0.0004</td><td bgcolor='#eeeeec' align='right'>247848</td><td bgcolor='#eeeeec'>{main}( )</td><td title='C:\wamp64\www\demo\obtain_abstract.php' bgcolor='#eeeeec'>...\obtain_abstract.php<b>:</b>0</td></tr>
<tr><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>2</td><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>0.0221</td><td bgcolor='#eeeeec' align='right'>333904</td><td bgcolor='#eeeeec'>Database->connect( )</td><td title='C:\wamp64\www\demo\obtain_abstract.php' bgcolor='#eeeeec'>...\obtain_abstract.php<b>:</b>36</td></tr>
<tr><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>3</td><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>21.0418</td><td bgcolor='#eeeeec' align='right'>335024</td><td bgcolor='#eeeeec'>Database->oops( )</td><td title='C:\wamp64\www\demo\used_book\classes\db\Database.singleton2.php' bgcolor='#eeeeec'>...\Database.singleton2.php<b>:</b>83</td></tr>
<tr><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>4</td><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>21.0418</td><td bgcolor='#eeeeec' align='right'>335072</td><td bgcolor='#eeeeec'><a href='http://www.php.net/function.mysqli-error' target='_new'>mysqli_error</a>
( )</td><td title='C:\wamp64\www\demo\used_book\classes\db\Database.singleton2.php' bgcolor='#eeeeec'>...\Database.singleton2.php<b>:</b>264</td></tr>
</table></font>
<table align="center" border="1" cellspacing="0" style="background:white;color:black;width:80%;">
<tr><th colspan=2>Database Error</th></tr>
<tr><td align="right" valign="top">Message:</td><td><b>WARNING:</b> No link_id found. Likely not be connected to database.<br />Could not connect to server: <b>5.135.208.142</b>.</td></tr>
<tr><td align="right">Date:</td><td>Tuesday, March 5, 2024 at 4:08:21 PM</td></tr>
<tr><td align="right">Script:</td><td><a href="/demo/obtain_abstract.php?codice=978881100502">/demo/obtain_abstract.php?codice=978881100502</a></td></tr> </table>
<br />
<font size='1'><table class='xdebug-error xe-warning' dir='ltr' border='1' cellspacing='0' cellpadding='1'>
<tr><th align='left' bgcolor='#f57900' colspan="5"><span style='background-color: #cc0000; color: #fce94f; font-size: x-large;'>( ! )</span> Warning: mysqli_error() expects exactly 1 parameter, 0 given in C:\wamp64\www\demo\used_book\classes\db\Database.singleton2.php on line <i>264</i></th></tr>
<tr><th align='left' bgcolor='#e9b96e' colspan='5'>Call Stack</th></tr>
<tr><th align='center' bgcolor='#eeeeec'>#</th><th align='left' bgcolor='#eeeeec'>Time</th><th align='left' bgcolor='#eeeeec'>Memory</th><th align='left' bgcolor='#eeeeec'>Function</th><th align='left' bgcolor='#eeeeec'>Location</th></tr>
<tr><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>1</td><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>0.0004</td><td bgcolor='#eeeeec' align='right'>247848</td><td bgcolor='#eeeeec'>{main}( )</td><td title='C:\wamp64\www\demo\obtain_abstract.php' bgcolor='#eeeeec'>...\obtain_abstract.php<b>:</b>0</td></tr>
<tr><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>2</td><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>0.0221</td><td bgcolor='#eeeeec' align='right'>333904</td><td bgcolor='#eeeeec'>Database->connect( )</td><td title='C:\wamp64\www\demo\obtain_abstract.php' bgcolor='#eeeeec'>...\obtain_abstract.php<b>:</b>36</td></tr>
<tr><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>3</td><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>21.0434</td><td bgcolor='#eeeeec' align='right'>335112</td><td bgcolor='#eeeeec'>Database->oops( )</td><td title='C:\wamp64\www\demo\used_book\classes\db\Database.singleton2.php' bgcolor='#eeeeec'>...\Database.singleton2.php<b>:</b>87</td></tr>
<tr><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>4</td><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>21.0434</td><td bgcolor='#eeeeec' align='right'>335160</td><td bgcolor='#eeeeec'><a href='http://www.php.net/function.mysqli-error' target='_new'>mysqli_error</a>
( )</td><td title='C:\wamp64\www\demo\used_book\classes\db\Database.singleton2.php' bgcolor='#eeeeec'>...\Database.singleton2.php<b>:</b>264</td></tr>
</table></font>
<table align="center" border="1" cellspacing="0" style="background:white;color:black;width:80%;">
<tr><th colspan=2>Database Error</th></tr>
<tr><td align="right" valign="top">Message:</td><td><b>WARNING:</b> No link_id found. Likely not be connected to database.<br />Could not open database: <b>libreriacoletti</b>.</td></tr>
<tr><td align="right">Date:</td><td>Tuesday, March 5, 2024 at 4:08:21 PM</td></tr>
<tr><td align="right">Script:</td><td><a href="/demo/obtain_abstract.php?codice=978881100502">/demo/obtain_abstract.php?codice=978881100502</a></td></tr> </table>
A dare il titolo al breve e denso romanzo di George Steiner è un correttore di bozze, leggendario per la sua esattezza sia tecnica sia ideologica. Il "Gufo" o "il Professore", come lo chiamano amici e militanti, ha partecipato alla Resistenza, è stato espulso dal PCI con l'accusa di trotzkismo, ma è sempre rimasto fedele al marxismo, l'ideologia che voleva correggere gli errori della Storia dell'uomo. Intorno a questo personaggio esemplare Steiner costruisce un apologo acuto e preciso, ricco di spunti polemici. Nel meticoloso protagonista prendono corpo l'intreccio tra politica e messianismo, e lo scontro tra valori che non hanno più corso e un presente dove tutto diventa consumabile, dove la morte dell'utopia lascia spazio solo alla tirannia del reale.
Nessun rimpianto per quello che non ho fatto. Ora ho solo rimpianti per quello che ho fatto. Questa è la fine di una lunga storia.
Una bracciata dopo l'altra, il viso esce dall'acqua per cercare aria e poi torna a inabissarsi. Elle adora nuotare davanti alla casa di famiglia a Cape Cod. Ma quel giorno è diverso dagli altri. Perché Elle la sera prima ha fatto una scelta che ha cambiato tutto. Ha fatto l'amore con Jonas, l'uomo che, se le cose fossero andate diversamente tanti anni prima, ora sarebbe il suo compagno. Eppure, quel futuro non si è realizzato e il cuore di Ella si è aperto a Peter, suo marito, con cui ha avuto tre figli meravigliosi. Con lui è felice, ma il pensiero di Jonas non l'ha mai abbandonata. Ora Elle ha solo ventiquattr'ore per prendere la decisione che potrebbe stravolgere la sua vita; per farlo, non può ignorare la colpa che la unisce e la divide da Jonas. È il loro passato, è ciò che li ha allontanati, ma è un segreto che riecheggia nel presente. E ora tutto potrebbe tornare a galla come il fondale sabbioso che, durante una tempesta, affiora in superficie. Elle sa che cosa comporterebbe. Sa che non è la sola e che le conseguenze delle sue azioni peserebbero sulle persone che ama di più. come sa che le scelte ormai alle spalle non sono giuste né sbagliate. Le scelte davvero importanti sono quelle che si hanno davanti.
Il lirismo di Amanda Gorman, la più giovane poetessa ad aver recitato una poesia alla cerimonia di insediamento presidenziale e autrice bestseller prima in classifica sul «New York Times», riesce a trasformare un momento di naufragio in un canto di speranza e guarigione. Nei suoi versi, ciò che sembra impossibile emerge con forza e ci porta in una dimensione altra, in cui tutto è più chiaro e vivido. In "Chiamateci per quello che siamo", l'autrice esplora la storia, il linguaggio, l'identità e la cancellazione attraverso una raccolta fantasiosa e intima. Sfruttando il dolore collettivo inferto da una pandemia globale, queste poesie illuminano il momento della resa dei conti e rivelano che Amanda Gorman è diventata il nostro messaggero dal passato, la nostra voce per il futuro.
Sul finire del XIX secolo, mentre le grandi potenze europee si spartiscono il continente africano, re Leopoldo II del Belgio si impossessa di un vasto e inesplorato territorio lungo il fiume Congo. E mentre a livello internazionale si costruisce una reputazione di grande filantropo, dà in realtà inizio a una delle più brutali colonizzazioni della storia riducendo in schiavitù la popolazione locale, saccheggiandone le ricchezze e portando avanti un genocidio che costa la vita a oltre dieci milioni di persone. Gli spettri del Congo è il racconto di un uomo dalla crudeltà megalomane e mostruosa, ma è anche il ritratto commovente di quanti hanno avuto il coraggio di combatterlo. Porta infatti alla luce le gesta eroiche di missionari, viaggiatori, idealisti diventati testimoni del terribile olocausto: da Edmund Morel, il giovane dipendente di una compagnia di navigazione diventato guida del movimento internazionale di protesta, a George Williams e William Sheppard, i due coraggiosi afroamericani che a rischio di enormi pericoli hanno mostrato al mondo le prove di quanto stava succedendo in quella regione dell'Africa. Con grande forza Adam Hochschild pone nuovamente sotto gli sguardi e le coscienze dell'Occidente una tragedia troppo a lungo dimenticata, che scava alle origini del razzismo e del colonialismo di oggi.
Il 1º gennaio 1948 entrava in vigore, dopo l'approvazione dell'Assemblea Costituente con 453 voti a favore e 62 contrari, la Costituzione italiana. Il settantesimo anniversario della sua promulgazione offre l'occasione per la rilettura del testo che ha posto le basi della nostra repubblica e che, anche in tempi recenti, è stato oggetto di un partecipatissimo dibattito politico: per conoscerne i principi, per comprenderne lo spirito, per riscoprire - come ci invita a fare Gherardo Colombo nella sua prefazione - l'ideale di dignità e di uguaglianza che ne incarna il valore fondamentale. Prefazione di Gherardo Colombo.
Nello Scavo, tra i più esperti e premiati corrispondenti di guerra italiani, raggiunge la capitale ucraina a metà febbraio 2022, quando la minaccia di un attacco russo si fa sempre più insistente, ma ancora in pochi credono possibile un'invasione militare da parte di Vladimir Putin. Da quel momento, registra senza censure il rapido tracollo di una situazione che si fa sempre più pericolosa: la dichiarazione dello stato di emergenza, il trasferimento delle ambasciate, e poi le esplosioni, le colonne di carrarmati, il disperato esodo dalle città. Giorno dopo giorno descrive i movimenti delle truppe russe e la resistenza degli ucraini; approfondisce le conseguenze politiche ed economiche dei combattimenti; svela le ragioni ideologiche alla base delle decisioni dei leader. Allo stesso tempo non dimentica la dimensione umana del dramma in corso, raccogliendo le testimonianze dirette di chi da un momento all'altro ha dovuto abbandonare la casa, ha perso la famiglia, ha scelto di imbracciare un fucile. "Kiev" è il diario personale di un conflitto nel cuore dell'Europa, scritto sul campo da un giornalista chiaro nello spiegare le ragioni di quanti la guerra la decidono, ma soprattutto capace di dare voce a coloro che questa tragedia sono costretti a subirla.
I tre figli di Fedor Karamazov, un vecchio malvagio e dissoluto, sono molto diversi tra loro. Dmitrij, detto Mitja, odia il padre perché vuole conquistare col suo denaro Grusenka, una bella mantenuta da lui amata. Ivan è un filosofo dell'ateismo e un raffinato intellettuale. Alesa, il più giovane, è novizio in un convento e si trova costretto a tornare a casa per il precipitare degli eventi. Infine un quarto figlio illegittimo è Smerdiakov, epilettico e tenuto in casa come un servo. Il vecchio viene ucciso, è accusato del delitto Mitja, ma Smerdakov confessa a Ivan di essere lui il colpevole, poi si impicca. Mitja viene condannato ai lavori forzati, Ivan è colpito da una febbre cerebrale, Alesa riprende con alcuni giovani la via della spiritualità. Introduzione di Fausto Malcovati.
Sperimentiamo costantemente dentro di noi inquietudine, paura, talora angoscia, e un ribollire di emozioni che obbliga la mente a un duro, continuo lavoro. Eppure ciascuno possiede nel profondo anche la forza esplosiva necessaria per sciogliere il nodo delle assillanti domande che tormentano l'esistenza, e per puntare a quell'ideale che nei secoli è stato chiamato in vari modi: Dio, Tao, Dharma, Spirito Santo, oppure amore, bene, sapienza. In questa nuova tappa del suo percorso filosofico, Vito Mancuso sostiene che l'equilibrio tra l'irrazionalità dell'amore e la pura logica della mente è ancora possibile: per dimostrarlo chiama a raccolta le vite e le esperienze di grandi del presente e del passato - da Dante a Hannah Arendt, da Giordano Bruno a Etty Hillesum - in un ideale pantheon di menti innamorate capaci di conquistare quella grazia che è il frutto più bello di ogni educazione spirituale. A partire dal loro luminoso esempio, Mancuso indica la strada da percorrere per dare ascolto al maestro interiore che ognuno custodisce dentro di sé, e raggiungere uno stato di felicità dell'esistenza puro e allo stesso tempo reale, sognante ma a occhi aperti, che rappresenta il dono maggiore che si possa ricevere dalla vita.
Protetta dalle mura di una casa nascosta dal rampicante, Edna aspetta un segno. Da sempre sogna il giorno in cui potrà mantenere la parola data. L'unico a farle compagnia è Emil, un pappagallo dalle grandi ali blu. Non le è mai servito altro. Fino a quando una notizia la costringe a uscire dall'ombra e a mettersi in viaggio. È arrivato il momento di tener fede a una promessa a lungo disattesa. Una promessa che lega il suo destino a quello dell'amico Jacob, che non vede da quando erano bambini. Da quando, come migliaia di coetanei, furono costretti ad affrontare un terribile viaggio a piedi attraverso le montagne per raggiungere le fattorie dell'Alta Svevia ed essere venduti nei mercati del bestiame. Scappati dalla povertà, credevano di trovare prati verdi e tavole imbandite, e invece non ebbero che duro lavoro e un tozzo di pane. Li chiamavano «bambini di Svevia». In quel presente così infausto, Edna scoprì una luce: Jacob. La loro amicizia è viva nel suo cuore, così come i fantasmi di cui non ha mai parlato. Ma ora che ha ritrovato Jacob, è tempo di saldare il suo debito e di raccontare all'amico d'infanzia l'unica verità in grado di salvarli. Per riuscirci, Edna deve tornare dove tutto ha avuto inizio per capire se è possibile perdonarsi e ricominciare. Lungo antiche strade romane e sentieri dei pellegrini, ogni passo condurrà Edna a riscoprire la sorpresa della vita, ma al contempo la avvicinerà a un passato minaccioso. Perché anche la fiaba più bella nasconde una cupa, insidiosa verità.
Se ascoltassimo il bambino che è in noi, la sua fantasia ci tirerebbe fuori da tutti i guai. "Io mi chiamo Mina e mi piacciono molte cose: i denti di leone, il tonno in scatola, i libri, la ricotta, le lucciole e soprattutto i draghi, e le fiamme che escono dalla loro bocca. I draghi nessuno li uccide, sono fortissimi, e per questo io mi sento una di loro, infatti la prima volta che ho visto Lorenzo non mi sono neanche spaventata. Lui era infuriato, urlava forte e mi ha lanciato un'occhiataccia. Ma io lo so che era solo molto arrabbiato, come me. Stare qui non ci piace per niente e questo è stato un ottimo motivo per diventare amici. Insieme facciamo sul serio. Siamo davvero due brutti ceffi e di fronte a noi se la danno tutti a gambe, perfino la paura. Contro di lei usiamo l'immaginazione, che ci fa vincere sempre. Che ci fa sentire forti e coraggiosi. E di coraggio ne abbiamo bisogno, per mettere a punto il nostro piano segreto. Un piano di fuga coi fiocchi. Perché io e Lorenzo dobbiamo scappare. Andarcene via dall'ospedale dentro cui viviamo ormai da troppo tempo e raggiungere il mondo fuori. Perché quando rivedremo il cielo ogni cosa cambierà. Perché quando siamo insieme non ci batte nessuno." Ci sono esordi che risuonano per molto tempo nel cuore di chi li legge. È così per "La bambina sputafuoco", venduto in tutt'Europa. Noi siamo Mina quando ascoltiamo il bambino che abbiamo dentro. Quando lasciamo che la fantasia ci faccia da guida. Quando ci fidiamo di un'amicizia vera, che non ci fa sentire soli. Tratto dall'esperienza dell'autrice, questo romanzo insegna come il potere dell'immaginazione possa tirarci sempre fuori dai guai.