Fino a pochi anni fa, nel nostro Paese, una famiglia così non sarebbe stata nemmeno immaginabile senza risultare trasgressiva, scandalosa, offensiva, perfino illegale. Oggi, invece, è una realtà, ma la strada perché le sia riconosciuto il diritto di esistere è ancora in salita. Questa è la storia di Barbara che, insieme alle sue mamme, Eugenia e Rory, un gigantesco cane grigio e un gatto sordo, cresce ed evolve in una famiglia piena di armonia, stabilità e amore, tra animate discussioni, episodi divertenti e dialoghi dolcissimi. Fuori, però, la quotidianità è popolata di dubbi, ostacoli e rifiuti, e occorre molta determinazione per trasformare l'ignoranza e la paura di ciò che non si conosce in comprensione e rispetto delle unicità. Una famiglia voluta e conquistata giorno dopo giorno grazie alla tenacia di due donne che, senza esempi alle spalle né modelli di riferimento, senza leggi né aiuti, hanno realizzato il loro sogno e, al tempo stesso, segnato una svolta epocale in Italia. Smontando stereotipi e affrontando discriminazioni e pregiudizi, hanno aperto un varco affinché, anche per tutti gli altri, i limiti possano diventare nuovi orizzonti.
L'Europa è in guerra, le risorse scarseggiano ed è in corso una pandemia: no, non stiamo parlando di attualità ma dell'anno 1631. A Firenze la peste infuria, il Granduca dà disposizioni per limitare i contagi ma c'è chi sa trarre beneficio dalle situazioni di emergenza: tra gli altri, un "filosofo naturale" che con la scusa del morbo ha ottenuto di stampare il suo ultimo libro in città anziché a Roma, eludendo gli accaniti controlli dell'Inquisizione. È Galileo Galilei, l'uomo che con il suo "cannone occhiale" ha scoperto le fasi di Venere e i satelliti di Giove, che fa esperimenti sul pendolo e sulla caduta dei gravi e adesso sta per pubblicare il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo: un'opera scritta in volgare affinché tutti possano capire che non l'uomo con i suoi dogmi bensì il Sole sta al centro dell'universo. La vista di Galileo, però, è sempre più appannata, e le sue minute devono essere trascritte per il tipografo dalla figlia Virginia, che ha preso il velo nel convento di San Matteo in Arcetri. E come osservando attentamente la Luna si scopre che è coperta di macchie, così anche un luogo di preghiera, a frequentarlo assiduamente, rivela aspetti inattesi: c'è chi dice, per esempio, che alcune sorelle "ricevano"; che in una cella il lume rimanga acceso troppo a lungo; che una notte si sia udito il suono di un corpo che cade... Galileo dovrà portare luce in un mistero più buio di una notte senza stelle, ma nulla può fermarlo perché lui sa che ogni cosa illuminata ha una parte oscura: sta a noi capire da che lato osservarla. E quando arriviamo a vederla nella sua interezza, ci avviciniamo alla nostra natura celeste.
Tutti noi ci impegniamo per soddisfare le nostre aspettative e quelle della società che ci chiedono di essere perfetti in ogni ambito della nostra vita: sembrare più giovani, fare più soldi, essere sempre felici. Ma, secondo Tal Ben-Shahar, la ricerca della perfezione potrebbe in realtà essere il principale ostacolo al perseguimento della felicità. Basandosi su ricerche all'avanguardia nel campo della psicologia positiva e su solidi principi scientifici, l'autore ci allontana dall'impossibile ricerca della perfezione e ci indirizza verso la felicità, la ricchezza e la vera realizzazione. Tal Ben-Shahar ci mostra, inoltre, la libertà che deriva dal non cercare di fare sempre tutto bene e le vere lezioni che possiamo trarre dal fallimento e dalle emozioni dolorose. La ricerca della perfezione illustra una modalità ottimale di pensare al fallimento e al successo e al modo stesso in cui viviamo. Propone esercizi di riflessione personale e momenti di meditazione per aiutarci a riscoprire ciò che vogliamo veramente dalla vita.
Daniel ha una passione bruciante per un videogioco online, "Hyperversum", che trasporta la sua fantasia nella storia. Dentro la realtà virtuale ha imparato a essere un perfetto uomo del Medioevo e conosce tutte le astuzie per superare ogni livello di gioco. Una sera, Daniel gioca con alcuni amici e mentre vivono tutti insieme la loro avventura virtuale nel Medioevo vengono sorpresi da una tempesta che li tramortisce: i ragazzi si ritrovano così in Fiandra, nel bel mezzo della guerra che vede contrapposte Francia e Inghilterra. Si apre quindi per loro una nuova vita, nuove strade, un nuovo amore.
Perché le emozioni sembrano automatiche e incontrollabili? Il pensiero razionale è davvero in grado di controllarle? In che modo influenzano le malattie? È possibile rendere i propri figli più intelligenti dal punto di vista emotivo? Come sono fatte le emozioni risponde a queste e a molte altre domande, rivelando le ultime ricerche e applicazioni pratiche della nuova scienza delle emozioni, della mente e del cervello. Attualmente, la scienza delle emozioni sta affrontando una rivoluzione - paragonabile all'introduzione della teoria della relatività in fisica e della selezione naturale in biologia - guidata dalla psicologa e neuroscienziata Lisa Feldman Barrett. Le sue ricerche ribaltano la convinzione diffusa che le emozioni vivano in parti distinte del cervello e siano espresse e riconosciute nello stesso modo in ogni parte del mondo. Barrett ha invece mostrato che le emozioni sono costruite, nel momento in cui vengono esperite, da sistemi centrali che interagiscono nell'intero cervello e che sono supportati dall'apprendimento. Questa nuova teoria implica che, nella nostra vita emotiva, abbiano un ruolo molto più importante di quanto si sia mai pensato. Le sue ripercussioni stanno già scuotendo le basi non solo della psicologia, ma anche della medicina, del sistema legale, dell'educazione, della meditazione e persino della sicurezza aeroportuale.
Il dodicenne Silas viene svegliato nel cuore della notte da tre minacciosi cavalieri che portano via suo padre. Silas rimane spaventato e solo, se si esclude la presenza del suo compagno, Mittenwool, che pare essere un fantasma. Quando un pony si presenta alla sua porta. È un pony fuori taglia, sembra grande quasi quanto un cavallo, ha il pelo nero e il collo muscoloso su cui troneggia il muso bianco con sopracciglia nere lunghe sul piccolo muso e due occhi azzurri, spalancati come quelli di un cervo. Silas prende coraggio e, pur non sapendo cavalcare, decide di lasciare la sua casa per intraprendere un pericoloso viaggio alla ricerca del padre. Lungo la strada affronterà fantasmi, natura selvaggia, violenza, mille difficoltà e sceriffi, ma soprattutto le sue paure per svelare i segreti del suo passato ed esplorare gli insondabili misteri del mondo che lo circonda. Età di lettura: da 11 anni.
Hanno appena dieci anni Dario, Giovanni, Giuseppe e Rino, ma formano già il quartetto di calciatori più affiatato del quartiere, alla periferia nord di Napoli. Le rincorse al mitico pallone Super Santos screziano d'arancio la monotonia dei caseggiati, i suoni del gioco spezzano il ritmo di giorni sempre uguali, tra pusher e caporioni che stabiliscono le regole violente e insindacabili di una realtà che non offre alternative. Per i ragazzini il calcio è una boccata d'aria pura, una speranza incastonata nei loro giovani cuori. Così, quando il boss locale gli offre del denaro - oltre a una fornitura illimitata di palloni nuovi - per giocare nella piazza di spaccio, a loro sembra di sognare. In cambio, dovranno soltanto urlare forte ogni volta che si avvicina una volante della polizia. Non gli ci vorrà molto per rendersi conto che la camorra ha usato proprio il calcio per piegarli alle sue logiche. Ma nei lunghi pomeriggi di sfide "all'americana", ginocchia scorticate, sudore e fiato rotto, i quattro amici hanno imparato la libertà. Sarà difficile dimenticarla. Anche dieci anni più tardi, quando la vita li metterà di fronte alla necessità di ripescare quel ricordo, all'urgenza di riassaporarlo per non dover rinunciare definitivamente alla loro umanità. Partendo da fatti di cronaca e da uno dei suoi primi racconti editi, Roberto Saviano dà vita in queste pagine a un romanzo intimo e struggente, che è al tempo stesso celebrazione letteraria del calcio di strada e dolente apologo su quel passaggio feroce dall'innocenza all'età adulta che tocca a chiunque nasca in una terra ferita. Un romanzo che ci restituisce il sapore dell'infanzia e la certezza che il cuore puro non è quello di chi non sbaglia, non si sporca le mani, semmai quello di chi con gesti quotidiani trova il coraggio di cambiare le cose.
Jheronymus Bosch ('s-Hertogenbosch 1453-1516) è uno dei più noti protagonisti di una stagione speciale della pittura del Nord Europa: il momento del passaggio fra Quattro e Cinquecento. In questo contesto Bosch rappresenta perfettamente un periodo critico, in cui il Medioevo cedeva il passo al Rinascimento. Le sue vaste e complesse composizioni simbolico-religiose presentano un immaginario fantastico, a volte spaventoso, estremamente realistico nei dettagli ma del tutto surreale nelle atmosfere: visioni di un mondo a parte, parallelo, popolato di mostri, oggetti bizzarri e animali antropomorfi, inferni infestati di diavoli, città in fiamme, geniali invenzioni di uno spirito creativo fuori dal comune.
Una notte d'estate, la notte di San Lorenzo, gli abitanti di Oropische fanno tutti lo stesso sogno: un apostolo di pietra che, ciondolando la testa come un ubriaco, scende in terra da una scala di cristallo e si posa nel piazzale della chiesa grande. Una volta svegli, accorrono in processione di fronte alla cattedrale: non lontano dal sagrato, vicino alla fontana di Su Semene, la statua del santo c'è davvero. A tratti sembra parlare, e i paesani iniziano a porgergli offerte, a invocarlo nelle preghiere. Ognuno di loro, in modi a volte lampanti, a volte imperscrutabili, viene esaudito. Si alternano così le loro storie, storie di sangue e passione, metamorfosi e riscatto, perdita e dissoluzione. Ci sono i minatori Nabiscu, Lillicu, Bore e Juvanne, che vivono una vita sotterranea e sanno che ogni giorno di lavoro può essere l'ultimo; c'è Tiricu Mugrone noto Gardu, figlio «istroppiau» rifiutato dal padre per la sua deformità; c'è Consolina Meliacra, con il suo amore ossessivo per Simmacu Virdarolu; c'è Albinu Suriache, che, ormai vecchio, spera di incontrare la sua Madonna dei gigli. E c'è Lisandra Porriolu, né maschio né femmina, che chiede all'apostolo il corpo che ha sempre desiderato. Ma gli uomini sono bambini incoscienti, rompono i regali dopo pochi minuti di gioco. E ciò che i santi sanno fare, lo possono anche disfare. Sferzante, lirico, selvaggio, Salvatore Niffoi dà un'altra prova, in questo romanzo, della sua intensissima arte di raccontare. Chi legga per la prima volta le sue pagine troverà, in chiave moderna, la meraviglia che si prova al cospetto di un altrove enigmatico e arcaico: la maestà solida del nuraghe, il mistero del monolite confitto nel terreno.
Teddy è un dolce bambino di cinque anni, intelligente e curioso, che ama disegnare qualsiasi cosa: gli alberi, gli animali, i genitori e, occasionalmente, anche la sua amica immaginaria, Anya, che dorme sotto il suo letto e gioca con lui quando è da solo. Ma ora a occuparsi di lui per tutta l'estate c'è Mallory, la nuova babysitter. I due si sono piaciuti fin dal primo incontro, tanto che il signor Maxwell non ha potuto opporsi all'assunzione della ragazza, che nonostante la giovane età ha dei difficili trascorsi con la droga. All'apparenza tutto è perfetto: i Maxwell sono gentili e comprensivi, la loro casa sembra uscita direttamente dalla copertina di una rivista e le giornate sono scandite da una routine serena, che comprende giochi, pisolini e bagni in piscina. Fino a quando i disegni di Teddy cominciano a cambiare, diventano sempre più strani, cupi, quasi macabri e rivelano un tratto decisamente troppo complesso per un bambino di quell'età. Che cosa sta succedendo? Per Teddy è colpa di Anya, è lei a dirgli cosa rappresentare e a guidare la sua mano. Qualcosa non va e, anche se può sembrare una follia, solo Mallory può scoprire la verità prima che sia troppo tardi. Un thriller che sconfina nel paranormale e che, grazie alla forza espressiva delle illustrazioni, vi sorprenderà, pagina dopo pagina, in un inquietante crescendo, fino all'imprevedibile colpo di scena finale.
L'improvvisa morte di Charlie Cavendish, nell'austero dormitorio di Fleat House, è un evento scioccante che il preside è subito propenso a liquidare come un tragico incidente. Ma la polizia non può escludere che si tratti di un crimine e il caso richiede il ritorno in servizio dell'ispettore Jazmine "Jazz" Hunter. Jazz ha le sue ragioni per aver abbandonato la carriera nella polizia di Londra e accetta con riluttanza di occuparsi dell'indagine come favore al suo vecchio capo. Quando uno dei professori viene trovato morto e poco dopo un alunno scompare, è chiaro che la vicenda sia molto più complicata di quanto potesse sembrare all'inizio. Intrighi familiari, tradimenti e vendette: sono tanti i segreti racchiusi nelle mura di Fleat House e alcuni attendono di venire alla luce da tempo.