Francesco Saverio Toppi (1925-2007), cappuccino della Provincia di Napoli, è nominato Arcivescovo-Prelato di Pompei il 13 ottobre 1990. Questo volume esamina la mariologia dell'episcopato toppiano attraverso la lettura contestuale degli scritti pubblicati: le "Lettere pastorali", le meditazioni e gli appunti spirituali, consegnati al "Diario" di Mons. Toppi.
Il libro percorre l'antica preghiera mariana, inserita dalla pietà popolare al termine della recita del Rosario e dalla Chiesa al termine della preghiera di Compieta, attingendo al libro delle Scritture Sante e alla preghiera della Chiesa, in modo particolare alle Messe del Messale mariano. Il duplice riferimento consente di cogliere, non solo la provenienza biblica del "vocabolario" utilizzato nella Salve Regina, ma anche di apprezzare la ricchezza spirituale di quanto le parole della preghiera attestano.
Sguardi e prospettive diverse sulla figura di Maria che è da sempre banco di prova e "caso serio" per la teologia. Come viene vista Maria dalla filosofia, dal cinema, dalla pietà popolare, dalla spiritualità? Ma soprattutto in che modo la mariologia può essere di stimolo alle altre discipline teologiche a pensare più a fondo se stesse? Il testo, che presenta i contributi del XXIX Corso di Aggiornamento ATI, raccoglie le voci che hanno provato a rispondere a queste domande. Il testo offre contributi di saperi e sensibilità differenti per permettere di cogliere la pluralità di letture che possono illuminare Maria.
Al bisogno di ridare significato al riferirsi del cristiano alla Madre del Signore e della Chiesa rispondono persuasivamente queste pagine di don Giovanni Moioli.Esse non offrono contributi indulgenti verso forme sentimentali o psicologistiche di "devozione a Maria"; ma ne mettono in evidenza le ragioni fondamentali, innestate sul dato della fede, e della fede soltanto. A questo dato, ed entro questa prospettiva, che l'Autore stesso sottolinea nell'introdurci a "comprendere" il mistero di Maria, riconducono puntualmente le meditazioni proposte: orientate a raggiungere l'intelligenza del mistero mariano nel contesto del mistero di Cristo, quindi del mistero salvifico. L'invito è, allora "a scrutare con attenzione e con interiore docilità il senso della presenza di Maria accanto a Cristo": ripercorrendo, o ritrovando, quei tratti di Lei che, mentre ne sottolineano la singolarità essa solo è la Madre del salvatore - la fanno riconoscere "dalla nostra parte, dalla parte della Chiesa: non tra la Chiesa e noi". In questo senso Maria è il "tipo" del credente. E il dinamismo del suo itinerario spirituale diventa paradigmatico per il cammino di ogni cristiano.