Uno scrittore, impegnato da anni nella stesura di una biografia di Isaac Newton o, piuttosto, nell’analisi di quella crisi esistenziale che precedette il suo sofferto addio alla scienza, è in cerca della necessaria concentrazione per terminare il suo libro. Con questo intento prende in affitto la foresteria della casa di campagna di un’antica famiglia decaduta. Ma a distrarlo dal lavoro che fino ad allora aveva dato senso alla sua vita è la presenza di due donne destinate a incarnare facce diverse dell’amore. La sensuale Ottilia, disposta a concedersi anima e corpo, e l’aggraziata Carlotta, una bruna dall’eleganza dimessa, sempre assorta in qualche recondito rovello, sono per l’ospite della foresteria un mistero che a poco a poco offusca ogni altro pensiero.
Il suo rapporto con le due donne dà vita a un intreccio di relazioni, complesse quanto quelle delle Affinità elettive di Goethe, ma in questo caso spesso basate su un equivoco. Complici una campagna illuminata da una luce pittorica e un’atmosfera fuori dal tempo, lo scrittore finirà per vedere l’arcano laddove vi è solo la più banale delle realtà: «Non stavo inseguendo qualcosa di esotico, ma l’ordinario, il più strano e il più sfuggente tra gli enigmi».
Nell’estate 2009 Alain de Botton riceve una proposta a cui non si può dire di no: diventare il primo «scrittore residente» di uno degli aeroporti più importanti del mondo. Il direttore generale della BAA, azienda che gestisce lo scalo londinese di Heathrow, vuole che vi si trasferisca per una settimana, che raccolga impressioni e testimonianze e che le rielabori in un libro. Il tutto da una scrivania piazzata in mezzo all’atrio delle partenze, tra la zona D e la zona E. Autorizzato a curiosare anche negli angoli più inaccessibili e a scrivere tutto, ma proprio tutto, quello che vede, per sette lunghi giorni De Botton gironzola tra terminal, piste di atterraggio e cucine, chiacchierando con chiunque, dagli addetti alla sicurezza al sacerdote dell’aeroporto, dai colletti bianchi a Dudley il lustrascarpe.
Finito quasi per caso in un crocevia di storie e di emozioni – amanti che si separano, comitati di accoglienza per parenti ancora sconosciuti, desolati uomini d’affari, immigrati respinti dalle autorità doganali, studenti ghanesi in cerca di un futuro migliore – lo scrittore trasforma i suoi bloc-notes in racconti e in sorprendenti riflessioni sui meandri della psiche umana, sulle affascinanti contraddizioni del mondo moderno e sul viaggio come possibilità di «apportare cambiamenti duraturi nelle nostre esistenze».
Sam ha quasi sedici anni e vive a North London con la mamma, una mamma giovane, single moderna e che non ostacola la grande passione del figlio per lo skateboard. Superato il periodo dei litigi fra i suoi genitori, superati i problemi a scuola con l’odiata matematica, Sam da un po’ sta uscendo con Alicia, che ha conosciuto a una festa, ed è una di quelle ragazze di cui ci si innamora esattamente dopo due secondi. Forse questo significa che per Sam è arrivato il momento fatidico di fare sesso, ma lui sa che «fare sesso a quindici anni è una cosa grossa, se tua mamma ne ha trentuno». La sfida allora diventa sfuggire al destino beffardo che incombe sulla sua famiglia, in cui «tutti inciampano sempre sul primo gradino », insomma sembrano destinati a fare una scemenza e a passare il resto della vita a cercare di rimediare. Ci riuscirà?
A sostenerlo nell’impresa c’è un amico straordinario in tutti i sensi, anzi un Eroe: Tony Hawk, «il J.K. Rowling degli skater». Solo con lui - anzi, con il suo poster, che tiene appeso in camera - Sam può confidarsi quando la sua vita inizia ad assomigliare sempre meno a quella che aveva in mente, e diventa un incubo da cui si può solo cercare di fuggire. Tony non lo deluderà mai, anzi, con i suoi poteri speciali, riuscirà a fargli «vedere il futuro» e, forse, affrontare il presente.
Ci sono coppie in perenne calma piatta. Annie e Duncan lo sanno bene. Convivono da quindici anni a Gooleness, torpida cittadina inglese sul mare, e la loro esistenza è scandita da qualche lettura in comune, l’uscita di un nuovo film, ogni tanto un concerto a Londra. Non hanno figli e nemmeno rischiano di averne, vista l’evanescenza della loro vita sessuale. Ma da un po’ di tempo Annie prova un impellente desiderio di maternità, mentre Duncan non fa che coltivare la sua unica, ossessiva passione: Tucker Crowe, cantante cult americano sparito dalla scena musicale intorno alla metà degli anni Ottanta.
La venerazione per Tucker, condivisa via Internet da qualche centinaio di adepti sparsi per il mondo, assorbe ogni istante delle sue giornate; e Annie comincia a chiedersi che senso abbia continuare una relazione che forse è stata solo una perdita di tempo. In questa quiete inamovibile, a Duncan arriva per posta una versione inedita dell’album più famoso di Tucker. È la scintilla che innesca una serie di eventi inaspettati, che porterà l’insoddisfatta Annie a conoscere Tucker in persona... Il nuovo romanzo di Nick Hornby si snoda sotto il binomio amore e musica, ma coglie anche in modo inatteso, originale, il tema della creatività e dei suoi alti e bassi, incarnato da questo ex musicista squattrinato in perpetua crisi, titanico esempio di fallito sentimentale.
Keplero, il grande astronomo tedesco vissuto tra il XVI e il XVII secolo, uomo di meravigliosa tensione intellettuale, enunciatore della teoria del moto dei pianeti, continuatore di Copernico: questo l'affascinante personaggio che John Banville ha descritto in un romanzo-biografia. Una vita raccontata con curiosità scientifica. Ma ciò che stupisce di più è la capacità di aderire alla realtà minuta, di evocare suoni e colori di un'epoca insieme fosca e fastosa. Lo splendore di una carriera, la vibrante emozione della scoperta si mescolano alle traversie famigliari, agli aspetti inevitabilmente torbidi o gretti del privato, al continuo assillo del denaro, alle manovre per regolare un rapporto sempre difficile con i potenti. Keplero è qui marito tormentato e irrequieto, bevitore smodato, funzionario frustrato e diffidente, complice o vittima di intrighi: la perfetta incarnazione di una società, di un periodo che il suo genio ha superato e irriso.
Una lettura tira l'altra, almeno secondo Nick Hornby, che ancora una volta ci guida tra gli scaffali della sua personalissima biblioteca, dispensando con tono cordiale dubbi, consigli e confidenze. Ci sono classici e novità, opere di amici e di esordienti, alcuni volumi acquistati e poi subito riposti in un canto, ma soprattutto libri letti, divorati o lasciati a metà, magari ripresi o abbandonati per sempre. Nel suo nuovo diario di letture Hornby non segue un copione prestabilito. In accordo con la sua idea di letteratura, si lascia guidare da passioni ed entusiasmi profondamente radicati nella vita, senza badare ai pareri della critica ufficiale. Si passa da un saggio su Shakespeare a un graphic novel, da Henry Miller alla letteratura per l'infanzia e ai libri per gli adolescenti, un genere, quest'ultimo, di cui Hornby si è recentemente infatuato. Non manca una parte dedicata ai film, sempre visti con l'occhio dello scrittore appassionato di storie mai banali, specie se ruotano attorno alla vita di un genio della musica come Bob Dylan. E durante i Mondiali di calcio, per guardare ogni giorno le partite assieme ai suoi amici e fare qualche scommessa via Internet, Hornby riesce persino a passare un mese senza libri. Per poi rituffarvisi subito.
Tom Griffin ha dieci anni e vive a Dublino con il fratello Johnny, maggiore di due anni, la loro madre Sandra, la sorellastra Grainne e il padre di lei, che ha sposato Sandra dopo il divorzio dalla prima moglie. Una famiglia allargata come tante, che vive momenti di serenità, ma anche inevitabili tensioni. Grainne in particolare è una ragazza difficile, dall'adolescenza turbata, che deve fare i conti con il dolore di essere stata abbandonata da piccola dalla madre, trasferitasi in America subito dopo la separazione. Ma ora la donna ha deciso di tornare in Irlanda, per incontrare la ragazza, e Sandra ha pensato che sia meglio lasciare sole madre e figlia in questo difficile incontro: perciò ha organizzato un viaggio-avventura in Finlandia per i suoi ragazzi. Spostamenti in slitta con i cani, allestimento del campo per la notte: per Tom e Johnny la vacanza è un paradiso, finché la madre, una sera, scompare tra le nevi, e saranno proprio loro a doverla cercare...
Una riunione tra quattro amiche del cuore per festeggiare la loro amicizia: un quarto di secolo di intimità condivise, tradimenti superati, differenze appianate. C'è Claire, con i suoi uomini sempre sbagliati; e la certezza che la vita non le darà mai l'unica cosa che ha sempre voluto. Nora, la casalinga perfetta, che ha tenuto nascosto un segreto alle amiche per più di venticinque anni. Maggie, che è sposata infelicemente con Ray da più tempo di quanto voglia ricordare. E poi Geòrgie, altezzosa e supponente, che ha fatto a modo suo più di quanto le sarebbe convenuto. Ma stasera la complessa trama di mariti, amanti e segreti che le ha tenute insieme sta per dipanarsi. E una delle quattro donne non ha intenzione di esserci. A questo punto, le cose non potranno più essere le stesse...
Dublino, metà anni Cinquanta. Non è un bel periodo per l'anatomopatologo Quirke: una sua ex fiamma è morta, un uomo che in passato stimava è in fin di vita e la figlia, con la quale sta cercando di ricostruire un rapporto, fa ancora fatica ad accettarlo. E quando Billy Hunt, una vecchia conoscenza del college, lo cerca e gli chiede un favore personale legato alla morte della moglie, Quirke non sa tirarsi indietro, nonostante senta che la faccenda gli porterà solo guai. Guai che non tardano ad arrivare: Quirke si trova lentamente risucchiato in un mondo tenebroso dove droga, perversioni sessuali, ricatti e omicidi sono la normalità. Un mondo nel quale nemmeno il formidabile ispettore Hackett sa come muoversi.
Sam vive a North London; sedici anni, gli ormoni impazziti e una passione grande, come tutti i suoi coetanei: lo skateboard. E l'Eroe, il suo Eroe, è Tony Hawk, il più grande skater del mondo. Lui lo adora, ha il suo poster in camera, gli parla, si confronta con lui. E a chi se non al proprio eroe si possono raccontare le paure, le ansie, i problemi? Forse a una mamma come quella di Sam, giovane, carina, comprensiva, che ha conquistato anche gli amici del figlio. Del resto lei è una mamma davvero particolare e molto vicina al figlio, visto che lo ha avuto a sedici anni. E proprio a quella stessa età Sam conosce Alicia, con la quale è amore a prima vista, passione totalizzante e simbiotica come può esserlo solo a quell'età. Ma poi purtroppo, proprio quando - come succede solo a quell'età - il rapporto si sta ormai sfilacciando, Alicia scopre di essere incinta. Terrorizzato dal dover annunciare ai rispettivi genitori la drammatica verità e distrutto dalla visione terribile di un futuro fatto di pannolini e incomprensioni matrimoniali - prospettatagli dal suo idolo che tra le altre mille qualità ha anche quella di farlo "viaggiare" nel futuro - , Sam sceglie la fuga ad Hastings. Ma la sua fuga avrà breve durata.
Mentre la Guerra civile americana è ormai alla fine, a Redemption Falls, la capitale di un immaginario territorio di frontiera nel Nordovest degli Stati Uniti, James O'Keeffe fatica a svolgere il ruolo di governatore, abbandonato da Washington e guardato con sospetto dai suoi rudi concittadini. Irlandese di nascita, con un rocambolesco passato da oppositore della Corona britannica, O'Keeffe è sposato con un'ereditiera di New York, la bella e ombrosa Lucia-Cruz McLelland. Il loro matrimonio - un'unione tormentata, cui sono dedicate alcune delle pagine più intense del romanzo - è però in crisi da un pezzo. Quando, dopo anni di separazione, Lucia decide comunque di raggiungere il marito nei selvaggi territori del West, trova non solo un uomo spaesato e distante, ma anche, con lui, un misterioso ragazzino, probabilmente uno dei tanti orfani del conflitto. Né lei né O'Keeffe - figura eroica e feroce, capace di grandezza e di meschinità, vero emblema di un periodo tempestoso e cruento - possono immaginare che, dal Sud al Nord, una giovane donna stia attraversando il paese alla ricerca proprio di quel ragazzino, in un lungo viaggio che avrà conseguenze sorprendenti sulla loro vita e sul destino di molte altre persone.
Capelli di uno strano colore biondo ramato, occhi blu, un fascino irresistibile sugli uomini che la incontravano, la diciannovenne May era fuggita dall'Irlanda verso gli USA rubando i risparmi della sua povera famiglia di contadini. Giunta prima a Chicago e poi a New York, aveva lavorato come ladra, come ballerina e come prostituta, facendosi conoscere per la sua violenza e i suoi anelli di diamanti. Era la "regina dei bassifondi" della città. E poi l'incontro con il grande amore della sua vita, un altro viaggio transoceanico verso Parigi, i primi anni di carcere, il tentativo di uccidere l'uomo che amava, la condanna ad altri dieci anni di reclusione. E il ritorno a New York, nel 1917, una città profondamente cambiata che la accoglie nelle vesti di un nuovo amante violento, ancora la prostituzione, ancora un'altra fuga.