I monasteri benedettini sono da 1500 anni un esempio illuminante di che cosa significhi vivere e lavorare in un contesto dove tutti abbiano chiari finalità e obiettivi, ruoli e mansioni e sappiano fare della comunità il proprio punto di forza. Un'organizzazione perfetta che ha attraversato i secoli e che molte cose può dire al mondo manageriale, grazie alla corretta gestione di valori condivisi, a una leadership diffusa e alla capacità di far lavorare insieme persone motivate e consapevoli delle proprie responsabilità. La Regola di San Benedetto è stata per secoli il faro di questi monasteri e ha saputo irradiare buon senso unito a un'estrema concretezza. Oggi rappresenta un richiamo forte alle radici comuni del vivere organizzato, alle sue regole di appartenenza può contribuire a ridare slancio alla vita aziendale e al governo delle imprese.
La corruzione è endemica e universale, funzionale al mantenimento del sistema e, proprio per questo, ineliminabile, inestirpabile. Semplicemente, quando da fisiologica si tramuta in patologica, scoppiano gli scandali, fa notizia. Questa la tesi di fondo del libro, ampiamente e rigorosamente argomentata. La ripubblicazione di un testo come "Cleptocrazia", uscito per la prima volta nel 1994, rappresenta uno stimolante spunto di riflessione, incredibilmente attuale, sul tema. Certo, oggi la corruzione ha cambiato volto nel confuso scenario politico che abbiamo di fronte. Si sono disgregati i partiti, le grandi imprese non ci sono più, cambiano i rapporti di forza, si inverte la dinamica tra concussi e concussori. Tuttavia, vent'anni dopo Tangentopoli, i media continuano a essere sommersi dalle notizie di scandali finanziari, economici, politici, che sfociano persino in rivelazioni sulla collusione dei dirigenti pubblici con la criminalità organizzata. È davvero tramontata un'epoca?
Cos'è successo ad Arezzo, Ancona, Chieti, Ferrara, Vicenza, Treviso e in tante altre città? Perché migliaia di italiani sono scesi in piazza a protestare chiedendo di riavere i propri soldi? Il grande imbroglio ai danni dei risparmiatori italiani si è consumato nel giro di pochi mesi: un falò delle vanità finanziarie che ha bruciato milioni di euro. A farne le spese i risparmiatori più sprovveduti, quelli che hanno creduto ciecamente ai consigli ricevuti: azioni e obbligazioni subordinate delle banche sono diventate carta straccia. Colpa di investimenti scellerati da parte degli istituti di credito e di alcuni banchieri spregiudicati che prima di ogni altra cosa, hanno pensato al loro personale tornaconto. Ecco tutto quello che dovete sapere per evitare che, in futuro, anche i vostri risparmi finiscano col pagare le ambizioni e gli affari altrui.
Il mondo è rapidamente cambiato, la nuova epoca è entrata nelle nostre case senza bussare e si ha l'impressione che abbia cominciato a piovere e proprio non voglia più smetterla. Possiamo cercare rifugio e attendere che spiova. Oppure possiamo cavalcare fieramente il nuovo tempo e imparare a "ballare sotto la pioggia". Che cosa significa questo per un manager? A quali competenze deve fare riferimento? Quale atteggiamento è chiamato ad assumere? "Il tempo della leadership" risponde a queste domande esplorando i fattori che aiutano le imprese a vincere la crisi e a interpretare con successo questa nuova epoca. Tra i principali fattori del nuovo paradigma manageriale, il libro mette in evidenza: l'eco leadership come nuova modalità di diffusione della leadership; l'evoluzione del talent management verso il talent leadership; l'evoluzione delle tecniche di vendita verso la vendita esperienziale; un nuovo atteggiamento personale. Ogni capitolo è arricchito da domande di orientamento che suggeriscono al lettore un atteggiamento consapevole rispetto al percorso manageriale che è chiamato a compiere.
Il prima titolo che inaugura questa serie di manuali operativi dedicati al day trading (o trading intraday), introduce le tecniche che consentono, a chi voglia cimentarsi in questo settore, un'immediata operatività: si apre una posizione al mattino (o la sera prima), poi ci si occupa delle proprie cose, quindi, di massima, si chiude la posizione alla sera... possibilmente guadagnando in maniera cospicua. Questi manuali dunque non hanno ambizioni teoriche come altri libri dell'autore: vogliono mettere in grado il lettore, qui e subito, di operare e guadagnare sui mercati finanziari, evitando di perdere, tramite tutti gli strumenti pratici necessari all'attività del trading intraday, a partire dal paper trading, lo stadio iniziale essenziale per imparare a svolgere correttamente questa attività casi appassionante.
La riduzione delle risorse pubbliche dedicate alle politiche sociali rende più urgente la necessità di accelerare i processi di cambiamento e innovazione che da un decennio hanno investito i sistemi di welfare locale. Gli strumenti della sussidiarietà, là dove utilizzati correttamente, portano alla creazione di reti locali in cui la produzione di servizi e la distribuzione delle risorse possono diventare più efficienti e coerenti con i bisogni delle famiglie. Questo cambiamento investe innanzitutto i Comuni, singoli e associati, coinvolgendo tutti gli attori dello spazio pubblico, compresi quelli di natura privata o di terzo settore e le organizzazioni sindacali. Per tutti si pone come inderogabile il superamento di una visione riduttiva delle politiche sociali, ponendosi come soggetti attivi e responsabili in un processo di riforma che dovrà essere sempre più ampio e partecipato. In quest'ottica il volume, nato nell'ambito di un percorso di orientamento e formazione sviluppato dall'Associazione BiblioLavoro e da Fondazione Esae e indirizzato ai quadri lombardi della Cisl, si presenta come uno strumento di lavoro utile a tutti coloro i quali sono coinvolti, a vario titolo, nella programmazione dei piani di zona.
"La difesa dell'etica viene spesso additata come strumento aggressivo nei confronti di chi è costretto a perseguire obiettivi difficili e quindi a non badare troppo alle scelte imposte lungo il cammino. E chi difende l'etica è tacciato di moralismo, di superficialità di giudizio. Chiediamoci allora se è possibile essere un ottimo uomo d'impresa rispettando contemporaneamente con scrupolo i valori morali. Noi rispondiamo che non solo è possibile, ma che anche il valore economico non può prescindere da una generale moralità. L'etica e il profitto sono ampiamente compatibili. E l'uomo d'azienda, essendo inevitabilmente un modello sociale, deve rispettare sempre questo ruolo perché le sue azioni vengano prese ad esempio dai cittadini come modi di vita da imitare".
Tema ormai cruciale per tutte le organizzazioni, il diversity management è un approccio consolidato di gestione del cambiamento all'interno del mondo aziendale. Lo studio coordinato da Giuditta Alessandrini dedica particolare attenzione alle situazioni di lavoro contemporanee, caratterizzate da fenomeni socioeconomici correlati alla globalizzazione, quali, per esempio, la multietnicità come fenomeno connesso alle dinamiche migratorie e all'integrazione di soggetti stranieri nelle aziende. I contributi presenti nel volume esplorano i modi attraverso i quali il dialogo interculturale può essere fondamentale per mantenere non solo la competitività delle imprese ma anche condizioni di benessere organizzativo e di equità nel rispetto dell'alterità. Strategie di accoglienza verso la diversità, infatti (intese come bagaglio di valori, professionalità e ricchezze relazionali), possono rappresentare per l'impresa un significativo valore anche nell'ottica del raggiungimento del bene comune.
La crisi globale è ormai un dato di fatto: dall'ambito della finanza si è estesa all'economia reale, determinando implicazioni sociali, politiche, geostrategiche, ambientali che condizionano seriamente le misure adottate dai governi e le prospettive degli individui. Riconoscere e analizzare la complessità dei fattori che hanno contribuito a delineare lo scenario attuale è solo la prima tappa di questo Rapporto: esso infatti si propone di comprendere le lezioni che la recessione globale insegna, le riflessioni che impone, gli scenari di evoluzione possibile, leggendo la crisi come una "scuola" da cui trarre insegnamenti utili per il futuro. Una prima lezione è che l'epoca della "finanza globale" è tramontata, ma quella del "coordinamento globale" degli stati sovrani non è ancora sorta. I paesi occidentali sono alle prese con l'esplosione dei debiti pubblici e con l'acuirsi delle tensioni in settori strategici quali l'aerospazio e l'energia, rispetto ai quali si registra uno spostamento del baricentro del pianeta da Ovest verso Est. Su questo sfondo tumultuoso, ciascun paese può far conto su quello che ha: l'Italia mette in gioco i consistenti risparmi delle sue famiglie e la minor debolezza delle sue banche, mentre l'indebitamento pubblico è nettamente superiore a quello degli altri paesi avanzati. La lezione più importante è che le difficoltà che oggi accomunano il mondo offrono all'Italia un'occasione per recuperare il troppo tempo perduto.
Televisione, cinema ed editoria sono attività economiche e culturali sempre più intrecciate. A dispetto della loro apparente conflittualità, esse hanno registrato percorsi economici e sociali assolutamente simili. Per tutte e tre l'innovazione tecnologica ha costituito un elemento decisivo e strategico. Prima l'editoria, poi il cinema e la televisione, sono esplosi a cavallo tra Novecento e Duemila, coinvolgendo in un'unica megafunzione mediatica anche l'informatica e le telecomunicazioni. È la new economy, come molti la chiamano. L'obiettivo di questo libro è quello di tracciare i contorni di un cambiamento che vede la comunicazione riempire di sé tutti i settori industriali, anche i più distanti.