«Ora et labora»: collegando ascetismo e vita attiva, il monachesimo benedettino fondato a Montecassino nel VI secolo ha avuto un impatto duraturo sulla società, l'economia, la politica e la concezione stessa dell'uomo nella civiltà cristiana occidentale. Il volume racconta la storia dei benedettini dal loro leggendario fondatore Benedetto da Norcia e dalla Regola con cui definì la vita religiosa dell'ordine, alle più importanti forme della vita benedettina: dai ricchi monasteri dell'età carolingia al movimento di riforma di Cluny e dei cistercensi, dall'impegno nell'istruzione e nelle missioni alle moderne comunità di preghiera. Con uno sguardo che abbraccia l'intera storia dell'ordine, da Benedetto all'età presente, il volume mette in luce come, pur affrontando ripetutamente nuove sfide, esso sia riuscito a rimanere fedele alle proprie origini.
Nel vicino oriente il VII secolo è un tempo di radicali mutamenti. Si apre con una lunga guerra che oppone la Persia a Bisanzio per il controllo delle terre che si estendono dal Mediterraneo all'altipiano iranico, fino ai confini della Cina, e si chiude con l'affermarsi del califfato omayyade che pone fine al regno sasanide e respinge i bizantini entro i confini dell'Asia Minore. In questo contesto di profondi rivolgimenti la chiesa siro-orientale, separata da quella d'occidente, si trova a dover ripensare la propria posizione. Minacciata nella compattezza delle sue comunità dalla vivace propaganda di chiese rivali, deve affrontare anche i problemi posti dalla nuova dominazione arabo-islamica. Deve ripensare i sedimentati benché precari rapporti con il potere - un potere sempre «pagano» -, e questo riattiva al suo interno sensibilità e tradizioni pastorali, teologiche e spirituali diverse e contrapposte. I saggi qui raccolti esplorano queste tensioni facendo perno su quell'ala del monachesimo siro-orientale, che proponeva alla comunità cristiana la mera testimonianza dell'eschaton e della carità. La figura più rappresentativa è Isacco di Ninive, vescovo e solitario, nato negli ultimi anni della stagione sasanide e attivo soprattutto nei primi decenni dell'affermazione del potere omayyade, nel periodo di massima fioritura della testimonianza e scrittura mistica in area siriaca. Una testimonianza e scrittura che manterranno una forte rilevanza nei secoli successivi e fino a oggi, grazie alle numerose traduzioni che ne hanno resi disponibili i testi sia nell'oriente sia nell'occidente cristiano.
Nato in Borgogna all'inizio del XII secolo l'ordine cistercense ha promosso la fondazione di numerose abbazie in tutta l'Europa cristiana. Nel nostro paese ha trovato un terreno privilegiato, che ha favorito la costruzione di complessi monastici di grande bellezza, annoverati fra i vertici dell'arte e dell'architettura medievali. Ma ai cistercensi dobbiamo anche una grande opera di valorizzazione del paesaggio così come lo sviluppo e la bonifica di molti territori. Dal Piemonte alla Sicilia l'itinerario tocca i maggiori centri cistercensi in Italia: il primo, a Tiglieto vicino a Ovada, e molti altri fra cui Chiaravalle Milanese, San Galgano, Chiaravalle di Fiastra, San Martino al Cimino, per finire con l'abbazia palermitana di Santo Spinto.
Personalità fra le più significative nella storia della Chiesa, fondatore dell'ordine monastico che ne ha preso il nome, Benedetto da Norcia (ca. 480-547) ha indirizzato in maniera decisiva la storia del monachesimo occidentale. Questo profilo ne ripercorre la vicenda, dalle fondazioni monastiche di Subiaco e Montecassino alla Regola che egli dettò per i monaci cassinesi. Sono inoltre illustrate le testimonianze liturgiche, iconografiche e letterarie del culto del santo nei secoli medievali e, infine, è affrontata la mai risolta contesa sul possesso delle sue reliquie.
Predicatore, taumaturgo, campione di vita monacale, protettore contro l'ergotismo (il "fuoco di sant'Antonio"), per oltre mille e cinquecento anni Antonio ha incarnato molti ruoli, anche contraddittori, che ne hanno definito l'immagine nella storia. Nella cultura popolare è ricordato come fondatore del monachesimo cristiano e primo degli abati, ma anche come colui che seppe resistere alle tentazioni del demonio. Il libro racconta la storia del santo vissuto nel III secolo, dall'infanzia nel Medio Egitto all'eremitaggio nel deserto, fino alla morte alla veneranda età di 105 anni, e ricostruisce la fortuna successiva del suo modello di ascetismo, capace di ispirare anche - si pensi a Bosch, Flaubert, Dali - la letteratura e l'arte.
Il monachesimo è uno degli aspetti caratterizzanti della società medievale. Partendo dalle sue prime manifestazioni nel III secolo, il volume ricostruisce il complesso succedersi delle diverse esperienze, illustrandone i tratti spirituali e istituzionali. A una prima lunga fase formativa, in cui l'ideale della vita monastica si affermò come la più autentica forma di vita cristiana, seguirono i "secoli d'oro" nei quali parve che la comunità monastica dovesse incarnare l'intera società cristiana. Gli sviluppi dei secoli basso-medievali e la nascita dei nuovi ordini mendicanti segnarono infine un grande cambiamento: i monaci uscirono dai chiostri per agire nel mondo e trasformarlo.