Luigi Sturzo (1871-1959) fu un formidabile animatore della terra siciliana e poi dell’Italia intera, appassionato della libertà e sempre dalla parte dei deboli. Prete e politico scomodo, fu odiato da Benito Mussolini per il suo rigore nello spiegare l’inconciliabilità tra cristianesimo e fascismo. L’immensità del suo pensiero oggi brilla per la Chiesa e per la nostra confusa e avvilita società.
Dai suoi inizi a Caltagirone all’appello «a tutti gli uomini liberi e forti», fino all’esilio all’estero e al rientro nella vita politica postfascista, produsse una monumentale opera di intuizioni ancora feconde e animate da un profondo spirito di amore e servizio al prossimo, che ha portato la Chiesa ad avviare il processo per la sua beatificazione.
Elegante edizione de "Il Ribelle", uno dei giornali clandestini della Resistenza, i cui 26 numeri furono pubblicati tra il 5 marzo 1944 e il 25 aprile 1945. Un'occasione per fare memoria di quei valori che sono diventati il fondamento della nostra Carta costituzionale e della nostra democrazia.
Bollini arrivò a morire con eroismo grazie alla solida formazione ricevuta all'interno del suo oratorio e nella Giac, la Gioventù Italiana di Azione Cattolica. Da qui la necessità di alzare lo sguardo verso un orizzonte più ampio, ovvero quello costituito dalla partecipazione alla lotta di Liberazione dei giovani e degli uomini che nell'antica associazione militavano o avevano militato pochi anni prima. Il rapporto tra Ac e Resistenza è stato studiato finora sotto molti profili, ma per lo più in modo disorganico oppure apologetico o, ancora, all'interno della più vasta storia dei cattolici nella Resistenza. Le pagine che seguono non hanno certo la pretesa di colmare questa lacuna, ma vorrebbero sollecitare gli studiosi ad affrontare in modo più organico e completo questi argomenti, oltre che invogliare gli attuali appartenenti all'Azione Cattolica (e, certo, non solo loro) a riscoprire e valorizzare un patrimonio di idealità e di fede che non deve andare disperso.
Un volume dedicato alla Resistenza delle donne fra il 1943 e il 1945. Gli interventi a carattere storico di Giorgio Vecchio e Elisabetta Salvini, insieme alle numerose testimonianze raccolte, consentono di colmare un vuoto nella dettagliata ricostruzione di un fenomeno complesso e unico nella storia del nostro Paese. Dopo decenni nei quali si è identificata la Resistenza con la figura eroica del partigiano con il fazzoletto rosso al collo e il fucile in mano, oggi emerge la consapevolezza di una molteplicità di altre importanti figure, tra cui quelle di molte donne, di ogni classe sociale, e di tanti cittadini comuni, di preti, suore e frati.
Il volume raccoglie gli atti del convegno riguardante il campo di Fossoli promosso dalla Fondazione Ambrosianeum e dall'Azione Cattolica Ambrosiana. Gli interventi di Anna Maria Ori e di Mimmo Franzinelli, seguiti dalle testimonianze di alcuni parenti delle vittime, da una sezione di lettere di internati e da alcuni dei significativi documenti fotografici allestiti in occasione della mostra, ricostruiscono la storia di un luogo dove si consumò uno dei capitoli più tragici del periodo nazi-fascista.
Il volume raccoglie gli interventi di studiosi e protagonisti della Resistenza (G. Barbareschi, R. Crovi, S. Dalla Palma,C. De Piaz, M. Garzonio, G. Rumi, G. Vecchio) pronunciati in occasione del convegno "I cattolici e la Resistenza", promosso da Fondazione Ambrosianeum e Azione Cattolica Ambrosiana per il 60° anniversario della Liberazione. Completano la proposta 15 lettere di Giuseppe Lazzati dai Lager.