Nella proposta di Pastorale Giovanile la Scuola della Parola ha il proprio posto e il giusto valore. Introducendo alla conoscenza della Scrittura, aiuta il giovane a operare un giusto discernimento sulla propria vita. Negli ultimi anni la Pastorale Giovanile diocesana ha proposto una meditazione sistematica dei libri del Nuovo Testamento (Marco, Luca, Matteo, Giovanni, Atti, lettere di Paolo). Lo scorso anno si è data particolare attenzione alla tematica della vocazione, concentrandosi sulla figura di alcuni profeti. Quest'anno sarà posto all'attenzione dei giovani il tema della croce. «L'amore contemplativo alla Passione e alla Croce di Gesù non è stato un aspetto marginale o secondario della fisionomia spirituale di san Carlo: è stato un aspetto di singolare rilievo, capace forse di definire in modo sintetico, profondo e originale la spiritualità cristiana» (Dionigi Tettamanzi). Vorremmo formare questa spiritualità meditando alcune pagine del Vangelo di Luca; esse ci aiuteranno a interpretare nella maniera più profonda quel gesto di amore così radicale compiuto da Gesù per la nostra salvezza. «La Parola della croce, infatti, è stoltezza per quelli che si perdono, ma per quelli che si salvano, ossia per noi, è potenza di Dio» (1 Cor 1,18).
Calendario dell'avvento per bambini e ragazzi (f.to 35x50 cm.). Il calendario coloratissimo in cartoncino accoppiato è composto da 35 finestrelle fustellate da aprire ogni giorno sino a Natale e da 6 "cartelli stradali” adesivi che indicheranno, grazie ad una frase della Parola di Dio, l'atteggiamento da vivere settimanalmente.
Confezione per 10 ragazzi: composta da 10 calendari, da 10 fogli adesivi e da un foglio istruzioni.
Il testo coglie una sollecitazione tanto cara al cardinale Tettamanzi e sempre più urgente nella nostra società: l’importanza di una verifica coraggiosa sugli «stili di vita» che caratterizzano i nostri vissuti personali, familiari e delle nostre comunità, sottolineando il fatto che una testimonianza credibile del Vangelo oggi non può prescindere da scelte concrete di «sobrietà» che aprono la strada alla «solidarietà». Prendiamo atto, allora, che è tutta una «questione di stili», cioè di modi di essere sobri e solidali. L’icona alla quale ci ispiriamo è quella del «buon samaritano», guardando la quale vogliamo fare un percorso al contrario, un percorso in salita: mentre «un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico», noi vogliamo provare a risalire quella strada a ritroso, cioè da Gerico a Gerusalemme, alla ricerca di nuovi stili di vita, verso una Gerusalemme fatta di case che sappiano condividere amicizia e infondere fiducia a vicini e lontani, dove le nostre famiglie siano, almeno per uno dei tanti malcapitati della storia, «il tempio di Dio che offre bellezza e protezione».
Quest'anno, nel IV centenario della sua canonizzazione, invitiamo i ragazzi degli oratori a lasciarsi "prendere" dalla figura di santità di san Carlo Borromeo. Anche lui si è lasciato interpellare dall'amore - soprattutto dall'amore del Crocifisso e dell'Eucaristia - e, da giovane cardinale "di corte" ha abbandonato lo sfarzo in cui viveva per mettersi al servizio del Signore dentro la Chiesa. Partendo dallo slogan "Anche tu così" e dall'icona evangelica di Luca 10, 25-37 vengono trattati tre "filoni": 1. Sì, ma come? 2. Anche lui così: san Carlo - 3. E sarai santo! Ciascuna tematica è supportata con strumenti per l'animazione preghiere, giochi, racconti, attività, laboratori, ...
Agili sussidi per guidare i gruppi 18/19enni e approfondire tematiche riguardanti i giovani, da utilizzare non solo da quanti hanno responsabilità educative, ma anche dagli stessi 18/19enni: perché diventino cristiani capaci di rendere ragione della fede, nonché della speranza e della carità che da essa scaturiscono. Con te… partirò vuole mettere in luce la duplice finalità delle esperienze di vita comunitaria: il radicamento in Gesù, che si esprime nella dimensione vocazionale ed ecclesiale, e l’apertura verso gli altri, che si concretizza in un vero spirito missionario. Perché la vita comune sia uno strumento pedagogico formidabile, espressione di libertà e aiuto prezioso contro lo smarrimento contemporaneo.
La Regola dell’amico è uno strumento pratico per aiutare il giovane a seguire al Vangelo dentro la complessità della vita quotidiana. È il modo per rispondere alla chiamata che Dio rivolge a ognuno di noi, la bussola che consente di orientarsi nella contemporaneità. Non un semplice elenco di buoni propositi e di belle intenzioni, ma l’espressione del desiderio sincero di vivere alla maniera di Gesù.
Un nuovo anno di ascolto della Parola nelle case, secondo il metodo della lectio divina, seguendo l'esortazione di san Carlo a unirsi nella contemplazione della Passione del Signore crocifisso. Un invito a entrare nel mistero della persona di Gesù Cristo attraverso un cammino di ricerca caratterizzato da alcuni segni che l'evangelista Giovanni ci offre e che trovano il loro compimento nell'«ora» di Gesù, quella della sua Pasqua. Un'opportunità concreta di ascolto e preghiera, offerta dal testo preparato dalla Commissione diocesana per i Gruppi di Ascolto, perché la nostra fede si rinnovi nel dono della Parola e diventi testimonianza e annuncio del Crocifisso risorto.
Il sussidio ripercorre le relazioni della Quattro giorni catechisti 2010 per informare e formare, per una progressiva condivisione e rinnovamento delle motivazioni delle modalità d'introduzione alla vita cristiana. Tema portante il dono del Battesimo, da riscoprire in tutta la sua bellezza non solo dai catecumeni e dai genitori che lo chiedono per i propri figli, ma anche da ogni battezzato. Perché il Battesimo trasforma e plasma l'intera esistenza: è partire da questa presa di coscienza che è possibile affrontare il cammino che introduce oggi alla vita cristiana le nuove generazioni.
Il cammino catechetico di quest'anno, in sintonia con il Percorso pastorale diocesano, nel quarto centenario della canonizzazione di san Carlo Borromeo, affronta il tema della santità. Mentre ci prepariamo a celebrare insieme a papa Benedetto XVI la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid, facciamo risuonare ancora una volta l'invito di Giovanni Paolo II rivolto ai giovani durante il Giubileo del 2000: Non abbiate paura di essere santi del nuovo millennio! Lo strumento proposto ai gruppi giovanili non vuole essere un trattato sulla santità, ma sviluppare il tema trattando diversi approcci.
La Sera di Emmaus vuole dare forma al desiderio di vedere Dio, desiderio che abita il cuore di ogni uomo e di ogni donna. Fissando lo sguardo sull'Eucaristia, meditando alcune pagine del vangelo di Giovanni, i giovani si lasceranno guardare negli occhi da Gesù, perché cresca in loro il desiderio di vedere la Luce, di gustare lo splendore della Verità. L'amore appassionato di san Carlo per il Signore Crocifisso, la meditazione ardente della Passione, non potevano non avere prodotto in lui una profonda e radicata devozione eucaristica, perché, come egli stesso più volte richiama, nel Sacramento dell'altare "recolitur memoria Passionis eius" (viene rinnovata la memoria della sua Passione).
Uno strumento prezioso che vuole accompagnare il lavoro dell'équipe educatori nella scelta della proposta di formazione spirituale da offrire ai propri giovani, sul tema della missione. Parlare di missione significa innanzitutto ordinare i pensieri e riappropriarsi della consapevolezza che non si può né si deve lasciare il compito dell'annuncio della fede ai soli missionari e soprattutto limitarlo alle zone lontane della nostra realtà quotidiana. Fare missione e vivere la missione significa portare Gesù nel «qui e ora» nel luogo in cui investo la maggior parte del tempo: scuola, studio universitario, lavoro, famiglia ... Ecco allora una selezione di contenuti varia e abbondante, per consentire a ciascuno di costruire un percorso su misura del gruppo e del contesto di riferimento.