La Confederazione Italiana Consultori Familiari di Ispirazione Cristiana, l'Associazione per l'Abbazia di Mirasele e l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, con la partecipazione dell'Ospedale Maggiore di Milano e con il sostegno della Regione Lombardia, hanno inteso rispondere alle esigenze degli adolescenti delle famiglie, dei Consultori Familiari, della Scuola e dei Centri di aggregazione di presenza o di assistenza giovanile, con la costituzione di un Centro denominato CREADA, per la ricerca scientifica, la formazione e la consulenza sull'adolescenza aperto a livello nazionale e internazionale. La società contemporanea appare un orizzonte nel quale l'educazione sembra aver smarrito i valori tradizionali e non riesce a delinearne di nuovi o a rinnovare quelli del passato. E tuttavia, la forte domanda educativa che promana dagli adolescenti, interpella oggi più che mai gli adulti e i docenti, la famiglia e la scuola, chiamandoli a ricercare nuove strategie pedagogiche che superino il fascino delle sottoculture giovanili, i cui codici di comportamento, ai limiti della devianza, riescono ad attecchire facilmente sul terreno di chi cerca il "nuovo" e il "diverso" a ogni costo. Il Quaderno, inaugurale di una nuova collana, intende allora intraprendere un itinerario educativo che favorisca la riappropriazione dei valori autenticanti la soggettività umana, per i quali è bello vivere e costruire il futuro.
Questi pensieri sono il "dono" che l'autrice vuole continuare a fare ai nostri giorni, come prendendoci per mano all'inizio, dutante o alla fine di ogni giornata.
Nel 1966 Suor Petra e alcune consorelle aprono una missione a Markounda, un piccolo villaggio centraficano al confine con il Ciad. Questo libro testimonia l'impegno e l'aiuto concreto dato agli uomini, alle donne e ai bambini di Makounda.
Nicola e Anna sono due giovani baresi. Vivono nel centro storico della città. Chi vi nasce, parte sfavorito nell'affrontare la vita, a differenza di chi nasce al di là del corso Vittorio Emanuele, che divide la città in due non solo dal punto di vista architettonico. I due giovani si conoscono sin da bambini in quanto vicini di casa. Nella loro crescita umana e spirituale hanno come punto di riferimento le rispettive famiglie e la parrocchia. Scoppia tra loro l'amore, ostacolato in un primo momento dalla madre di lei, successivamente messo in discussione dall'egoismo del ragazzo. I due, nonostante le difficoltà, superano le incomprensioni e si realizzano. Nicola si diploma e trova lavoro in banca. Anna, a causa di una mentalità diffusa nel quartiere, non continua gli studi. Ma ha la passione per la pittura che non abbandona. Un giorno d'estate, per le vie della città antica, conosce, per una serie di felici coincidenze, un apprezzato gallerista meneghino, che le offre la possibilità di esporre i suoi quadri a Milano. Anna sperimenta il successo lontano da Bari. La città lombarda le offre ospitalità, così come il gallerista e sua moglie, che l'accolgono in casa come una figlia, offrendole la possibilità di affinare la tecnica pittorica e di arricchire il suo bagaglio culturale. Dopo tre anni, però, Anna decide di tornare a Bari per amore...