La Pastorale Giovanile propone un itinerario di riflessione in nove tappe, offerto come ricerca di senso all'homo viator, il pellegrino viandante attraverso gli spazi e i tempi della propria esistenza. La meta non è fisica ma spirituale. E il percorso, pensato in origine come approdo, apre il diario di bordo dei giovani modenesi che, nella ricerca della felicità, trovano utile non arrendersi alla guerra e continuare a sognare un mondo più giusto.
La diocesi di Modena ha elaborato un interessante sussidio biblico per aiutarci a vivere in pienezza l'Anno della Fede indetto dal Santo Padre Benedetto XVI, in svolgimento dall'11 ottobre 2012. La scelta di un nutrito e qualificato gruppo di biblisti è caduta sul Vangelo di Giovanni e, in particolare, su alcuni personaggi del Quarto Vangelo assunti come luminosi "punti luce nel cammino della fede": Giovanni Battista, la Madre di Gesù, Nicodemo, la Samaritana, il cieco nato, la famiglia di Betania, il discepolo amato, Maria Maddalena, Tommaso detto Didimo'. Pur nella diversità delle situazioni in cui i singoli protagonisti vivono l'incontro con Gesù, il dato comune, espresso dalla loro esperienza, è che la fede è la relazione con una persona, Gesù Cristo. Da quest'amicizia deriva una serie di conseguenze sia sul piano conoscitivo sia nella sfera esistenziale. Il Gesù giovanneo appare come colui che, il più delle volte, prende l'iniziativa per risvegliare dal torpore e dalla mediocrità di una vita spirituale che rischia di cadere nella banalità o si accontenta di assumere idee religiose senza impatto decisivo sul pensare e sull'agire. L'impressione è che ne abbiamo bisogno.
La Confederazione Italiana Consultori Familiari di Ispirazione Cristiana, l'Associazione per l'Abbazia di Mirasele e l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, con la partecipazione dell'Ospedale Maggiore di Milano e con il sostegno della Regione Lombardia, hanno inteso rispondere alle esigenze degli adolescenti delle famiglie, dei Consultori Familiari, della Scuola e dei Centri di aggregazione di presenza o di assistenza giovanile, con la costituzione di un Centro denominato CREADA, per la ricerca scientifica, la formazione e la consulenza sull'adolescenza aperto a livello nazionale e internazionale. La società contemporanea appare un orizzonte nel quale l'educazione sembra aver smarrito i valori tradizionali e non riesce a delinearne di nuovi o a rinnovare quelli del passato. E tuttavia, la forte domanda educativa che promana dagli adolescenti, interpella oggi più che mai gli adulti e i docenti, la famiglia e la scuola, chiamandoli a ricercare nuove strategie pedagogiche che superino il fascino delle sottoculture giovanili, i cui codici di comportamento, ai limiti della devianza, riescono ad attecchire facilmente sul terreno di chi cerca il "nuovo" e il "diverso" a ogni costo. Il Quaderno, inaugurale di una nuova collana, intende allora intraprendere un itinerario educativo che favorisca la riappropriazione dei valori autenticanti la soggettività umana, per i quali è bello vivere e costruire il futuro.