Per la prima volta Bumba, con la giara piena in testa, porta l'acqua dalla fonte fino al villaggio. L'acqua è molto preziosa e Bumba, che non è molto forte e non vuole rovesciarla, cammina in fondo alla fila di donne e bambini attraverso la savana. Ad un certo punto incontra un vecchio nero nero, con un cane bianco, che gli chiede un po' della sua acqua: Bumba non sa che fare, non lo sa, ma agisce d'istinto e... Una storia commovente sulla generosità di cui solo i bambini sono capaci. Una storia che insegna il valore dell'acqua. Età di lettura: da 7 anni.
Mons. Del Monte scrive: «sei passato e ripassato mille volte nella mia vita, per tuffarmi - nella gioia e nel pianto - nel mistero della tua divina umanità. E ogni volta mi dicevi: "sono io che ti ho scelto e ti ho posto tra gli uomini per svelare a loro i miei segreti. Li ho fatti a mia immagine; e per questo l'uomo vivente è la gloria di dio"». Con un testo di Franco Giulio Brambilla.
È la notte di Natale e come ogni anno al piccolo Amid compare in sogno Natale Bianco. Amid viene da lontano e adesso ha una famiglia nuova, ma il suo passato è difficile. Nel sogno la natura, la pace e il silenzio, con personaggi immaginari e reali, lo aiutano a ricomporre i pezzi della sua piccola grande storia. E a immaginare il suo regalo di Natale più bello. Un libro poetico per piccoli e grandi lettori. Età di lettura: da 4 anni.
"Un quadro deve fiorire come qualcosa di vivo. Deve afferrare qualcosa di inafferrabile" ha scritto Marc Chagall, artista che ha assimilato tre culture - ebraica, russa e occidentale - che in questa raccolta producono una grande suggestione legata al tempo del Natale e della maternità. Una sezione è dedicata alle illustrazioni della Bibbia, che esercitò sempre un grande fascino su di lui. Esse rivelano un'interpretazione straordinariamente "umanista" delle scritture anche grazie all'originalissimo uso cromatico, perché "tutti i colori sono gli amici dei loro vicini e gli amanti dei loro opposti".
«Oggi gli uomini che pur hanno tanti mezzi di felicità esteriore mancano spesso di felicità interiore, quella vera, quella personale, quella profonda e sincera, che per ciascuno desideriamo». Così si esprime Giovanni Battista Montini nelle vesti di Papa Paolo VI, dal 2018 santo, in una delle sue omelie di Natale, che volle celebrare sempre anche nei quartieri periferici di Roma, in quelle borgate povere dove da giovane sacerdote andava con gli universitari. «La sofferenza dei poveri è nostra e vogliamo sperare che questa nostra simpatia sia capace di suscitare quel nuovo amore che moltiplicherà, mediante un'economia provvida e nuova al suo servizio, i pani necessari per sfamare il mondo». In questi testi il pontefice lombardo si rivolge «all'uomo moderno, qualunque sia il grado di vicinanza o di lontananza con questo mistero natalizio»: «anche per voi, sì, è Natale».
"Il campanile scocca la mezzanotte santa" è uno dei ritornelli natalizi nell'orecchio di chi è stato bambino dal dopoguerra fino agli anni Settanta e Ottanta. Dai libri di lettura delle scuole elementari ecco un gioco della memoria e dell'immaginario collettivo. Chi non ricorda le poesie di Gozzano, Ada Negri, Rodari o Piumini? Molte sono raccolte in questa antologia, con le illustrazioni originali, su Gesù Bambino, presepe, albero di Natale, befana e anno nuovo. A ridarci un'infanzia mai perduta.
«Entrava tutto bianco di neve e con il pane di Natale sulle spalle» ricorda Giovanni Orelli in uno dei racconti di questo libro, dedicato allo scrittore ticinese a due anni dalla scomparsa, con testi che rivivono la tradizione delle feste di fine anno tra Svizzera e Italia: «A Natale mangerò e berrò come un ciarlatano. Come un porco. Domani, che è vigilia, dirò la mia solita razione di bugie» ammette un suo personaggio che rende vive le contraddizioni dell'esistenza in un periodo dell'anno in cui vien voglia di parlare di «cose ancora più leggere della neve».
Il 25 settembre 2013 le autorità della Repubblica Democratica del Congo sospendono l’uscita dal paese dei bambini che, in forza di una sentenza di adozione internazionale, sono in attesa di raggiungere i genitori. Inizia così per oltre cento famiglie italiane e per i loro figli un periodo di angoscia e incertezza, durante il quale si verificano i fatti che nel romanzo sono raccontati in un modo relativamente libero, ma che nulla toglie alla loro veridicità. L’autore narra della polvere e dei mercati di Kinshasa, dei bambini che vivono nelle sue strade, degli istituti e delle persone che tra innumerevoli difficoltà offrono loro protezione. Racconta di un crimine e di un’inchiesta inconsueta, che non si affida all’evidenza delle prove ma al potere della parola. Una narrazione drammatica che tuttavia, nella dimensione sorprendente delle motivazioni che muovono i protagonisti, propone alle nostre fragili certezze un’inversione inedita di significati e valori.
"'Fuoco di paglia è amore di poeta, / perciò è vorace, ed è così fugace'. Questo dice Attila József: l'amore dei poeti è come l'amore degli adolescenti, che vogliono essere quello che non sono, che vogliono che gli altri siano quello che non sono, che vogliono dare l'amore a chi non lo vuole, che perdono l'amore appena lo possiedono, che se ne stancano appena lo conquistano, che pensano di poter davvero possedere una persona, davvero conoscerla interamente e definitivamente": così scrive Patrizia Valduga, una delle poetesse più note per i suoi versi d'amore, introducendo questa originale antologia sui poeti innamorati, da Guittone d'Arezzo fino a Giovanni Raboni.
Cicci ha tutto ciò che una ragazza possa desiderare: una vita bella e agiata, una famiglia che le vuole bene, tanti amici e una grande passione per la musica. Ma è ebrea e durante la guerra tutto cambia. Le rimarrà solo il suo violino, da cui non si separerà a nessun costo. Sarà proprio lui a raccontare, dopo un lungo silenzio, la lenta discesa di Cicci verso l'inferno del campo di concentramento di Auschwitz, dove sarà costretta a suonare per le SS. Scoprirà però che la musica rende liberi. Età di lettura: da 8 anni.
Un volume che fa il punto su Primo Levi e la Shoah lasciando parlare lo scrittore grazie a una serie di interviste raccolte da Giovanni Tesio e a documenti d'archivio, tra cui autografi e fotografie. Un ritorno a Levi per appassionati lettori ma anche per insegnanti che vogliono approfondire con i propri studenti la figura di uno scrittore centrale per comprendere gli orrori della guerra e il Novecento, senza dimenticare che «Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi, è nell'aria. La peste si è spenta, ma l'infezione serpeggia: sarebbe sciocco negarlo».
Storie mai lette di ordinaria festività natalizia ambientate nella città eterna: dalla Maraini a La Capria gli scrittori romani raccontano che cosa può esserci di emozionante nel trascorrere il Natale nell'urbe, il centro dell'Italia e, dicevano gli antichi, del mondo. In questa raccolta una Roma inedita durante le feste fra celebrazioni, nostalgia, laicità e spesso disincanto, diventa il luogo dove trovare (come scrive Renato Minore) "una grande o piccola o minima verità che è il segno del mutamento, della metamorfosi che può affiorare in modi diversi dentro di sé o nell'incontro con l'altro". Racconti inediti di Paolo Di Paolo, Paolo Febbraro, Oliviero La Stella, Dacia Maraini, Renzo Paris, Antonio Pascale, Romana Petri, Aurelio Picca, Claudio Volpe. Con un testo finale di Raffaele La Capria.