«Ma Gesù come fa a sentirmi quando gli parlo se il cielo è lontanissimo?» «Ma Adamo è esistito veramente?» «Perché leggiamo le storie della Bibbia?» «Perché Gesù è dovuto nascere per forza?» «Ma perché c'è anche il male e non solo il bene?» «Cari bambini, mi presento. Sono padre Maurizio, un sacerdote di Roma. Da tanti anni sono catechista di bambini come voi e ho scoperto quanto belle e profonde siano le vostre domande, le cose che vi affascinano e quelle che vi incuriosiscono di più». «Cari genitori e catechisti, mi chiamo don Andrea; anch'io sono un sacerdote di Roma. Quando i bambini trovano adulti che li aiutano a capire che esistono risposte alle loro domande, affrontano con coraggio la vita e nasce in loro il desiderio di crescere».
«Ma siamo sicuri che la nostra religione è quella vera?»
«Perché hanno crucifissato Gesù in croce? Se Gesù è resuscitato, come e quando è morto per la seconda volta?»
«Perché Gesù vuole che lo mangiamo?»
«Perché anche quando sono felice mi sento triste?»
«Cari bambini, mi presento. Sono padre Maurizio, un sacerdote di Roma.
Da tanti anni sono catechista di bambini come voi e ho scoperto quanto belle e profonde siano le vostre domande, le cose che vi affascinano e quelle che vi incuriosiscono di più».
«Cari genitori e catechisti, mi chiamo don Andrea; anch’io sono un sacerdote di Roma.
Quando i bambini trovano adulti che li aiutano a capire che esistono risposte alle loro domande, affrontano con coraggio la vita e nasce in loro il desiderio di crescere».
Illustrazioni a colori di Andrea Pucci
Nella storia è accaduto un fatto unico: un uomo, Gesù di Nazareth, si è identificato con Dio. Di sé ha detto di essere la via, la verità, la luce del mondo, la risurrezione e la vita. Parole che risulterebbero insopportabili sulla bocca di chiunque o farebbero pensare a follia. Questa "pretesa" di farsi come Dio fu la causa della sua condanna a morte, ma alcuni riconobbero che solo Lui aveva parole di vita eterna. Esse infatti vanno al cuore del «misterio eterno dell'esser nostro»: siamo mortali, ma portiamo in noi un inestinguibile bisogno di Infinito e di Eterno. Di qui, dalla natura dell'uomo, inizia il percorso delineato dall'autore, teso a mostrare quanto sia ragionevole seguire la pretesa di Gesù. Egli esamina ad una ad una le parole "insopportabili" di Gesù, per poi porre una domanda: come mai dopo la sua morte così ignominiosa i suoi seguaci non si sono dispersi ma in pochi anni il loro annuncio è arrivato in tutto il mondo? L'unica, ragionevole spiegazione, avvalorata dalla ricerca storica, è che in lui avevano riconosciuto un uomo seguendo il quale potevano fare esperienza di una pienezza di vita.
Questo itinerario di prima Comunione per genitori e figli presenta la fede a partire dalla stima per le domande grandi dei bambini. Le stesse dei loro genitori, spesso in difficoltà a rispondere.
L'itinerario proposto in questo libro è frutto di una lunga esperienza educativa che ha mostrato come, per proporre la fede agli adolescenti, occorra partire dalla loro vita, dagli ambiti che li assorbono totalmente. È la vita stessa a rendere evidente che le sole forze dell'uomo non bastano a realizzare ciò che il cuore confusamente desidera: occorre un dono dall'alto, una grazia. Per ogni ambito sono suggeriti testi e video, letture e capolavori della letteratura da proporre ai ragazzi. Sono stati chiamati frecce proprio perché sono come benefici proiettili appuntiti che servono a centrare il bersaglio: mostrare che la fede non è un'aggiunta superflua, bensì la chiave per decifrare la vita, per scoprirne il senso. Questo libro, estremamente versatile, permette molti utilizzi. È un valido sussidio per accompagnare un gruppo che si sta preparando a ricevere la Cresima e può regalare molti spunti per un cammino con adolescenti che la Cresima l'hanno già ricevuta. Può essere di grande aiuto a insegnanti di religione, a consacrate e sacerdoti chiamati ad accostare per la prima volta il mondo dei più giovani. Gli stessi genitori potranno trovare in queste pagine un aiuto a comprendere i figli e le figlie che spesso appaiono inafferrabili e irraggiungibili.
La Divina Commedia rimanda per molti ai tempi della scuola, a testi di difficile comprensione, adatti solo per pochi eletti. Al contrario, essa è nata come opera per il popolo. Lo documenta la storia di questo libro la cui origine è nelle conversazioni dell'autore prima con i figli - su loro richiesta - e alcuni loro amici diventati in breve tempo duecento; poi con un gruppo di massaie e infine con migliaia di ragazzi e adulti in tutta Italia. Da questo lavoro è nata l'associazione Centocanti, una sorta di Divina Commedia vivente. Dante, dunque, non autore difficile, riservato ai letterati, ma "uno di noi". Una scoperta che l'autore ha fatto a dodici anni mentre trasportava casse di bottiglie lungo le scale di una cantina, folgorato dal verso "E proverai [...] come è duro calle / lo scendere e 'l salir per l'altrui scale». Quell'intuizione lo ha portato a uno studio appassionato di Dante e alla scoperta che ciò che percorre tutta la sua opera è il desiderio, la tensione a un Bene totale, "l'Amor che move il Sole e l'altre stelle". La lettura offerta dall'autore in queste conversazioni si pone in continuità con il fine di tutta l'opera di Dante, da lui stesso così definita: "removere viventes in hac vita de statu miseriae et perducere ad statum felicitatis", rimuovere gli uomini da uno stato di miseria e condurli a uno stato di felicità.
Questa è la storia di un ragazzo innamorato di Gesù, che su questo amore aveva impostato tutto il progetto della propria vita: voleva essere sacerdote e missionario. Per questo amore, poiché diceva e testimoniava di appartenere solo al Signore - "Io sono di Gesù" -, fu sequestrato, torturato, ucciso. Ma Dio, che sceglie i piccoli per confondere i potenti del mondo, da quel seme deposto nella terra ha suscitato un germoglio di luce e di speranza che non potrà più essere cancellato e che provoca la nostra vita. In questo libro e nel dvd allegato, un regista, Riccardo Denaro, un giornalista, Emilio Bonicelli, un vescovo, Massimo Camisacci, toccati e affascinati da questa storia, la raccontano ognuno con il proprio stile e la propria sensibilità. Ne emerge un singolare concerto di immagini, suoni, parole che arricchisce il lettore in modo inaspettato. Nel DVD allegato al libro, il docufilm di Riccardo Denaro "Dio sceglie i piccoli. Rolando Rivi."
Col Paradiso arriviamo alla fine del viaggio di Dante e al termine della rilettura che ne offre Franco Nembrini. Ancora una volta una presentazione semplice, diretta, che mostra come "il Paradiso è la cantica della vita vera, della vita possibile. Della vita che nelle pieghe e nelle piaghe della giornata - nei rapporti col male che la dimenticanza, il tradimento, insomma il peccato, ci fanno pur vivere - rintraccia continuamente una bellezza, una speranza, una presenza". Un cammino verso la verità della vita in cui Dante non abbandona, neppure per un istante, né ragione né passioni: più si avvicina alla visione di Dio, più il desiderio - umano, esistenziale, carnale - di capire e di essere felice e di essere utile a sé e al mondo si fa acuto. E mai si esaurisce: Nembrini si congeda, infatti, con l'invito a ricominciare da capo, a rileggere la Divina Commedia dall'inizio tenendo presente la fine, così che il cammino sia illuminato di una luce nuova. Con un intervento di Marco Bersanelli.
Il libro raccoglie i numerosi scritti di Marta Bellavista - pagine di diario, trascrizioni di dialoghi, lettere e mail -, morta a soli 27 anni. Le sue parole scavano nel profondo, rese carne dal dolore e dalla domanda di infinito vissuta dentro le circostanze ordinarie: "Ho scoperto che neanche un miracolo può soddisfare il mio cuore". "In lei vibra un'intensità di desiderio che investe tutto, a partire dalle sue passioni, dal ballo allo studio agli amici. Desiderio che si condensa in un'unica insistente domanda, quella di essere felice" (dalla prefazione di don Stefano Alberto FSCB).
Andrea Aziani nasce ad Abbiategrasso il 16 gennaio 1953. Fin dall'adolescenza rivela una indole appassionata a tutto, segno di quella tensione alla totalità che lo porterà a entrare nei Memores Domini e a dare tutta la vita perché Cristo fosse conosciuto, abbracciato e amato fino ai confini del mondo: a Siena nel tempo della giovinezza, in Perù negli anni della maturità, dove si dedicherà all'insegnamento, aderendo in seguito al progetto di monsignor Lino Panizza, vescovo di Lima-Carabayllo, di aprire l'Università Cattolica Sedes Sapientiae. Attraverso le lettere agli amici e il racconto di quanti lo hanno conosciuto, il libro fa emergere, come in una polifonia, la sua «febbre di vita» che scaturiva dall'immedesimazione con Cristo e dalla commozione per il destino e la felicità degli uomini. Tanti bambini, giovani e famiglie, specie negli anni vissuti in Perù, hanno sperimentato la sua paternità. Dopo aver letto una sua lettera, in un ritiro, don Giussani commentò: «Ditemi chi parla così dell'amore a Cristo». Ad appena otto anni dalla sua morte improvvisa, avvenuta a Lima il 30 luglio 2008, monsignor Panizza ha aperto la causa di beatificazione.
Nella Cappella degli Scrovegni Giotto ha dipinto la storia più bella del mondo, quella di Gesù, cominciando dai suoi nonni Gioacchino e Anna, i genitori di Maria. Attraverso di lei Dio si fa bambino. Tutti sono presi da stupore e restano a bocca aperta, perfino i cammelli.
Alle parole pronunciate negli ultimi istanti della vita, un uomo affida il senso della propria esistenza. Così è per le parole che Gesù ha pronunciato «dalla croce», sintesi reale della sua storia e della sua missione. Esse esprimono la sua passione per l'uomo, il suo libero donarsi per strapparci dal dominio del male e della morte e introdurci alla vita stessa di Dio. Dalla croce, luogo di supplizio, dove apparentemente trionfa il mistero del male, giunge a noi un annuncio di redenzione, un "Exultet" che vuole attirarci a un Dio «che non teme né si preoccupa della propria debolezza, che ci invita a non vergognarci neanche delle nostre mancanze», ad ascoltare un Dio che «si consegna a noi e ci insegna così a consegnarci a lui», a lasciarci afferrare e penetrare dal Suo «ho sete» di te, dal Suo grande amore «fino alla fine». Attraverso queste meditazioni, l'Autore ci accompagna a scoprire quanto sia smisurato e desiderabile il dono di Dio e ci invita amorosamente a contemplare la Vita per divenire assetati di vita.