Giacomo Biffi rappresenta una singolare figura di pastore che si è confrontato a viso aperto con la cultura e la società contemporanea, individuando nell'insignificanza e nell'assenza di scopo i mali oscuri della nostra epoca. Come il buon pastore, egli si è commosso davanti a un diffuso smarrimento delle persone e della società, in balia di scetticismo e nichilismo. Ad esse ha instancabilmente riproposto il rimedio a questo male dell'anima: «il cristianesimo nella ricchezza della sua speranza: una speranza che vale per tutte le ore, anche per quelle dello sconforto; per tutti i giorni dell'esistenza, anche per quelli del tramonto, che sembrano inutili». Queste pagine ci offrono una mirabile sintesi del suo pensiero e del suo magistero sui temi decisivi che riguardano la persona, la Chiesa, la società, lo Stato... a partire dalla esperienza del cristianesimo come unico evento davvero «nuovo» capitato nella vicenda umana, sorgente del rinnovamento del mondo.
Viviamo una situazione del tutto inedita: nel brevissimo spazio di pochi mesi sono crollate tante apparenti sicurezze di cui è emersa la loro ultima inconsistenza. Quante persone si sono scoperte fragili, impaurite, prive di speranza. Nel loro cuore si è aperta una crepa, un varco, un'attesa più o meno consapevole. In questo tempo di grande incertezza, che cosa abbiamo da offrire a coloro che incontriamo affinché il loro cuore possa ardere? I testi qui raccolti, scaturiti dagli incontri durante gli Esercizi Spirituali per Sacerdoti, organizzati da Comunione e Liberazione, guidati da don Julián Carrón e predicati con coinvolgente entusiasmo da don Franco Manzi, sono un prezioso contributo per leggere "i segni dello spirito" nei "segni dei tempi". Saldamente radicati nella Bibbia e nell'esperienza presbiterale, offrono uno strumento di riflessione non solo ai sacerdoti ma a chiunque desideri confrontarsi seriamente con il dramma dell'esistenza, sospesa tra «la tendenza disgregatrice che sentiamo in noi e nelle cose - è un'espressione potente di don Giussani, citata da don Manzi nelle sue profonde e attuali meditazioni - e l'esperienza sensibile della forza conservatrice di Dio che ci ha creati, lo Spirito di Dio... forza irresistibile di unità».