L'analisi della propria fede nette in evidenza come sia possibile purificare un modo di porsi dinanzi a Dio esclusivamente fisso sull'oggetto estrinseco, sua male da cui si chiede di essere liberati, senza un previo discernimento del proprio limite ed al contempo dell'infinita potenza di Dio che la fede mette in luce. Il dono della fede ha perciò una fondamentale capacità di annullare un tipo di comprensione miracolistica della liberazione della male, fondata su una logica di senso del genere domanda- risposta immediata.
Francesco G. Silletta è Dottore di Telogia. É autore di molte opere di argomentazione teologica e spirituale, tra cui gli studi Amato perché amante. Il Discepolo Amato come personaggio in migrazione (2015) e Corso di Mariologia dell'intuizione (2018).
“Non cercare altre mete che, essendo molto meno esigenti, sembrano per questo apparentemente più raggiungibili. Puntare al poco, significa voler essere poco; limitarsi al minio, corrisponde a voler essere minimi. No. Tu punta in alto, prendi una larga misura di riferimento (crf. Lc 5,4), non accontentarti di un orizzonte a corto raggio. Essere umili vuol dire mirare alla mediocrità, dire: “Ecco, mi accontento di poco”, se quel poco corrisponde a ciò che invece molto dovrebbe essere in termini morali e spirituali. Guarda me. Fissa me. Prendimi a tuo continuo riferimento. Ivi vi è infatti umanità perfetta e perfetta divinità. Il tuo modello è dato”.
Francesco G. Silletta è dottore in teologia. Ha pubblicato diverse opere con in distinte collane delle Edizioni La Casa di Miriam (Teologia, Spiritualità, Narrativa).
Studi Teologici sull’Essenza del Cristianesimo in Romano Guardini.
Nuova raccolta di preghiere per la liberazione composte dal Teologo Francesco Gastone Villetta
L’esperienza di un uomo che si professa come convertito alla fede cattolica dopo cinquant’anni di deserto spirituale, che sostiene di essere stato convocato direttamente da colei che ama chiamare con il nome di “Mamma dolce Maria”; un uomo che, dal momento della sua conversione, afferma di ricevere dei messaggi espliciti da parte di Gesù, di vivere delle sofferenze correlate alla sua Passione, addirittura di operare, non per propria capacità, bensì per grazia divina per l’intercessione della Madonna alla quale intensamente si affida, delle guarigioni sulle persone malate o sofferenti.
“Pregate figlioli e testimoniate perché in ogni cuore prevalga non la Pace umana, ma la pace divina che nessuno può distruggere … “ (Dal messaggio del 25/12/2011)
"Parlo con te, conoscendoti.
Sapendo cioè del desiderio transitivo che percepisci quando ti parlo: comunicare ad altri ciò che ti dico.
In questo modo, parlandoti, già vedo le mie parole trasmesse a coloro a cui tu a tua volta le comunicherai, percepisco ~ loro
commenti, i dissapori, ma anche le eventuali armonie che la tua trasmissione creerà in loro
Un parlare orchestrale che io accetto.
Non stupirti, però, se altri si comportano diversamente da te.
Ognuno di voi è diverso, ha una propria sensibilità che io non trascuro né violo.
Mai faccio forza rispetto a certe discrezioni [...]".
Non si tratta qui di una forzata ricerca interiore (conscia od inconscia), quasi che quanto scritto dipenda da un mio previo sforzo nell'acquisizione di determinati contenuti [...]. Libero da impedimenti di ordine volitivo, [...] mi inchino semmai al mistero di un fenomeno che certamente è reale nella sua forma ivi presentata [...]
"La meditazione di un evento, di una realtà, di un'opera letteraria, di un fatto storico, di un dato immaginativo o di altre cose ancora, in fondo è proprio questo: un atto uditivo (pur con modalità di unione diverse, a seconda del soggetto agente) degli elementi costitutivi la realtà posta ad oggetto di riferimento, di 'meditazione'.
Si tratta di una 'riflessione'[…], di un far accadere di nuovo, alcune scene accadute, certi momenti esperiti
una riflessione che evidentemente conduce il soggetto che la vive ad un progresso di conoscenza rispetto alla realtà in questione, appunto perché adesso 'rielaborata'[…], resa in un certo modo mansueta rispetto alla primitiva irruzione sensibile nella coscienza".