Questa ricerca esplora le nuove funzioni "politiche" assunte dal volontariato in Italia studiando il caso della redazione di quattro Piani di zona (due in Lombardia e due nel Lazio) nati a seguito dalla Legge quadro 328/2000 sui servizi sociali. Queste funzioni sono chiamate "di advocacy" e consistono nella rappresentanza, assistenza e tutela in forma gratuita dei soggetti sociali più deboli.
In questo lavoro si vogliono recuperare le radici, le ragioni e i fondamenti delle azioni educative con i disabili, dialogando con i grandi personaggi che hanno saputo indicare strade e percorsi innovativi per il lavoro con le persone con deficit. Le loro idee continuano a vivere silenti nelle azioni formative, nelle proposte didattiche e nei percorsi scolastici che si propongono oggi, ma per renderle efficaci è necessario proiettare continuamente queste basi nel futuro, e questo è ciò che si propone il volume: valutare il passato nella prospettiva positiva del futuro.
I saggi raccolti nel volume sono stati stimolati dai risultati conseguiti nel corso di un focus group con alcune coppie affidatarie e sollecitano a concepire l'affido come risorsa personale, familiare e sociale attraverso cui tendere a nuovi spazi di convivenza in cui prevalga la solidarietà interumana. Le famiglie affidatarie, mantenendo la convinzione che attraverso l'educazione sia possibile aiutare un soggetto a ridefinire la propria identità e a diventare cittadino del mondo, si animano dello spirito di servizio tipico del 2volontario".
I tanti volti della povertà che affollano le nostre città in modo sempre più drammatico hanno un nome, un cognome, una storia da raccontare. Una società civile deve impegnare le proprie energie e le proprie competenze per contrastare l'indigenza, recuperando soprattutto la dignità personale. Un appello affinché la povertà non smetta di scandalizzare e di rinnovare lo slancio evangelico alla carità.