Perché i papi da un certo momento hanno scritto encicliche sociali? Prima di allora, la Chiesa non aveva un insegnamento in materia? È la società che rende cattivo l'uomo o viceversa? Per rispondere a queste domande occorre seguire, enciclica dopo enciclica e senza trascurare il Concilio Vaticano II, il tragitto del magistero pontificio rispetto alle problematiche sociali degli ultimi due secoli. Ne emerge un pensiero sempre attuale, capace di interpretare i singoli momenti storici e di proporre risposte che hanno spesso anticipato le migliori acquisizioni della cultura contemporanea. La fraternità e la solidarietà tra i singoli e tra i popoli, la pace come frutto della giustizia, i diritti dell'uomo che precedono gli ordinamenti degli stati, l'equità come fondamento della giustizia e della legalità, il valore del lavoro come occasione per la realizzazione personale e sociale di sé, la sussidiarietà come condizione di una soggettività sociale più ricca, il bene comune invece degli interessi di parte, i diritti educativi della famiglia di fronte allo stato e l'impegno delle religioni a favore della pace perché «solo la pace è santa e nessuna violenza può essere perpetrata in nome di Dio, perché profanerebbe il suo Nome» (Francesco), anche grazie al magistero sociale cattolico, sono ideali ormai acquisiti da larga parte dell'umanità, spesso sanciti nelle convenzioni internazionali.
Descrizione
Leone e Gregorio: due “grandi” pontefici a servizio della cultura. Ed effettivamente il loro pontificato ha segnato la vita della Chiesa e per alcuni aspetti anche quella della società civile. La presente opera racchiude alcune peculiarità dei due pontefici, tra le numerose che ancora oggi è possibile approfondire. L’esito di due simposi e la pubblicazione delle Concordanze dei due sacramentari che prendono il nome proprio da Leone e da Gregorio sono all’origine di un’ampia riflessione che permette di cogliere aspetti nuovi del loro pensiero e del loro operato, e insieme l’attualità di questi pontificati. Un’attualità che è più eloquente che mai qualora si prenda atto che numerosi testi usati nella liturgia oggi provengono da quei sacramentari (si pensi soprattutto all’attuale Missale Romanum). La ricchezza di queste opere, unitamente al patrimonio oratorio giunto fino a noi (si pensi ai testi presenti nella Liturgia Horarum) permettono di cogliere l’attualità di un pensiero che arricchisce il patrimonio di cultura cristiana che l’antichità ha “donato” alla perenne tradizione cristiana. Il confronto con i singoli contributi permette di sviluppare aspetti che i due pontefici – non per nulla hanno ricevuto il titolo di “grandi” – hanno saputo trasfondere nella complessa congerie che il popolo cristiano ha attraversato in quel loro tempo. Un esempio eloquente anche per l’oggi!
Biografia
Manlio Sodi
È professore ordinario emerito di liturgia, sacramentaria e comunicazione religiosa; è stato preside della Facoltà di Teologia dell’Università Salesiana e del Pontificium Institutum Altioris Latinitatis. Ha pubblicato opere circa la storia della liturgia, in particolare le fonti della liturgia tridentina e le concordanze dei più antichi sacramentari. Una delle sue opere più note è il Dizionario di Omiletica, riedito più volte e apparso anche in Brasile e in Polonia. Ha al suo attivo numerose collaborazioni con università italiane e straniere. È direttore della Rivista Liturgica e della rivista PATH della Pontificia Accademia di Teologia.
Mario Maritano
È professore ordinario emerito di patristica e storia della Chiesa antica presso l’Università Salesiana. Membro del gruppo di studiosi di Origene, ha coordinato per molti anni i “colloqui origeniani” facendo confluire l’esito nella pubblicazione degli atti che costituiscono un punto di riferimento importante per la comprensione e l’esegesi di Origene. Ha diretto per vari anni la rivista Theotokos, assicurando una cura editoriale e scientifica che ha permesso di tratteggiare pagine preziose circa la storia della mariologia nel primo millennio. La sua opera fondamentale è la Introduzione allo studio dei Padri della Chiesa.
Il volume, pubblicato in occasione del 50° anniversario della morte di Giovanni XXIII (3 giugno 1963) e dell'elezione di Paolo VI (21 giugno 1963), riprende molte relazioni presentate in occasione di un grande convegno internazionale tenuto al Laterano nell'ottobre 2002 e si arricchisce di nuovi importanti contributi.
Un testo su Giovanni Paolo II e la sua diocesi.
L'incontro con due Papi (Giovanni Paolo II e Benedetto XVI), testimonianze e ricordi.
Il dialogo fra due uomini per scoprire l'umano in se stessi e negli altri.
Doveroso omaggio a Giovanni Paolo II, in occasione dei 25 anni di pontificato. Un libro fotografico con ampi interventi, tra gli altri, di Camillo Ruini, Vittorio Messori, Bruno Vespa, Angelo Scola, Joseph Ratzinger. L'introduzione e del Magnifico rettore della P.U.L. Mons. Rino Fisichella. Giovanni Paolo II, una grande figura di uomo, dalla quale trarre insegnamento con la sua multiforme azione pastorale in questi suoi 25 anni di Pontificato. Il libro contiene interventi tenuti da illustri relatori presenti al Congresso che si e svolto dall'8 al 10 maggio 2003 presso la Pontificia Universita Lateranense, con il quale si e voluto celebrare il XXV anno di pontificato del Papa. Le foto raccontano il pontificato di Giovanni Paolo II attraverso alcuni momenti significativi. Il libro si presenta in custodia rigida in cartoncino bianco.
il particolare legame dei papi con la pontifica universita lateranense ha caratterizzato e continua a caratterizzare la storia passata e recente di questa singolare istituzione accademica. Esso si e`ulteriormente rafforzato con giovanni paolo ii. L'anno del grande giubileo de l 2000 ha dato al legame particolare che unisce la pontificia universita lateranense e i papi, uno spessore del tutto particolare, perchi due sommi pontefici, illustri ex alunni dell'universita, pio ix e giova nni xxiii, sono stati elevati all'onore degli altari. Per r icordare questo evento, di grande significato storico, e`sembrato doveroso, nonchi di particolare utilita, raccogliere e pubblicare quei documenti pontifici che in qualche modo hanno scritto la storia dell'uni versita lateranense. Tali documenti sono costituiti essenzialmente dagli atti relativi all'istituzione di sedi o istitu ti nuovi dell'universita e da i discorsi che i papi hanno tenuto in occasione delle loro visite alla medesima. Queste circostanze, infatti, hanno offerto l'opportunita ai singoli papi, oltre a ricordare la loro personale esperienza di studi in roma e il loro diretto contatto con il lateranense, di definire l identita di quest ultima sia nel contesto delle universita ecclesiastiche romane, sia nella peculiarita della sua singolare unione con la santa sede.