Patrick De Pooter in quest'opera analizza la visione della Chiesa sui rapporti con la comunità politica alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa, qualificata come "sana laicità", partendo dalla storia del rapporto tra Chiesa e Stato in Occidente nel corso dei secoli. Esamina l'autonomia della realtà temporale, fondamento della sana laicità, ne spiega le caratteristiche essenziali: la distinzione tra Chiesa e Stato, con le relative implicazioni di autonomia, indipendenza e collaborazione; il rispetto per un ordine morale oggettivo; la libertà religiosa; il pluralismo politico e la neutralità dello Stato nelle questioni religiose e filosofiche. In questo contesto chiarisce il ruolo specifico della Chiesa attraverso il giudizio morale. Dedica anche una riflessione al ruolo dei christifideles in politica. Analizza i principi e i valori dell'insegnamento sociale applicandoli al rapporto Chiesa-Stato. Infine, sottolinea l'importanza del dialogo e della collaborazione tra i rappresentanti della Chiesa e dello Stato alla luce della realizzazione della civiltà dell'amore.
La storia della Chiesa porta con sé una particolarità che spesso diventa una sfida per quanti si dedicano alla ricerca o all'insegnamento della Storia: la natura stessa della Chiesa non si può ridurre alla sua parte visibile, alle sue istituzioni, ai suoi riti, alle sue vicende, perché il suo essere e la sua missione nel mondo sono di natura divina. Questo Lessico è stato concepito come un agevole strumento di consultazione, che non intende sostituire le enciclopedie, ma offre, grazie alla generosa collaborazione di una ottantina di autori, di varie nazionalità, l'opportunità di ottenere informazioni sicure non soltanto su grandi temi, ma anche su termini tecnici poco noti. I cultori della Storia potranno reperire in quest'opera notizie sulla Chiesa - eventi, elementi teologici, istituzioni, funzioni, uffici, riti, liturgia, tematiche fondamentali, forme della vita cristiana - con una proposta bibliografica di base e in varie lingue.
Velato di drappi di seta e d'oro l'ambone, ove erano saliti il Presule Romano coi padri e tenuto un discorso alla turba, viene infine dichiarata la lettera, dalle bolle appese a fili di seta, magnifico dono di letizia. Conteneva essa in verità, da principio, la data del Laterano ma il Presule volle che invece nella sua lettera fosse annotata la data in San Pietro: e il dono fu deposto sull'altare. Di testo non dissimile fu quella inviata alla basilica del Dottore delle Genti . Il 22 febbraio 1300 Bonifacio inaugurava con solennità il primo Giubileo della storia della Chiesa, soddisfacendo le richieste dei fedeli giunti a Roma "molto più numerosi del solito, in folte schiere". In circa un mese, tra il 17 gennaio e il 16 febbraio, Bonifacio fu in grado di far elaborare un nuovo concetto di Giubileo che superava quello della tradizione ebraica, che cadeva ogni 50 anni, e che innovava quello dell'indulgenza introdotto da Celestino V nel 1294. In questo mese fu stesa una prima versione della bolla - in forma epistolare -, poi trasformata nella versione definitiva. Quella versione, apparentemente scomparsa, come spesso accade agli scartafacci, viene ora pubblicata da Federico Canaccini in questo volume in cui ne illustra le vicende, mostrandoci anche la Roma delle taverne e dei pellegrini, conducendo il lettore lungo un appassionante viaggio nel primo giubileo della storia. Una postilla dantesca del prof. S. Marchesi (Princeton University), impreziosisce il volume.