Persuasa che la rivelazione divina non sia esclusiva di un popolo e di un tempo, Simone dedicò gli ultimi anni della sua breve vita (1909-1943) a un'indagine nelle tradizioni religiose di tutto il mondo, alla ricerca di cosa unisce nella verità le diverse rivelazioni. Particolare rilievo in questa indagine lo ebbero le grandi filosofie e religioni dell'India: l'induismo, esaminato nei suoi principali testi - le Upanishad e la Bhagavad-Grta - per le quali Simone studiò intensamente il sanscrito; il buddhismo, soprattutto nella sua forma Zen, e, di riflesso, anche il taoismo cinese. Nella "rivelazione indiana" Simone trovò quegli elementi essenziali che non aveva trovato in quella biblico-cristiana: il distacco dall'ego, con la conseguente identificazione con l'Uno-Tutto; il concetto impersonale e, insieme, personale di Dio, una cosa sola con l'anima. Sul piano morale, trovò la risposta al problema dell'azione e della forza, tanto più scottante durante la guerra: come Krishna insegna ad Arjuna, l'azione è buona se compiuta senza guardare ai frutti, "senza perché", come dicono i mistici cristiani. Simone si convinse infatti che la verità delle religioni non sta nelle rappresentazioni teologiche, ma nella mistica. Le mistiche - scrisse - si rassomigliano tutte, fin quasi all'identità. Cogliere questa identità, ma anche il rilievo di quel "quasi", fu l'impegno che assolse fino alla morte.
Il testo contiene il materiale preparatorio - in certo senso gli abbozzi - di una grande opera di predicazione ("Opus Sermonum") progettata dal Maestro domenicano (1260-1328 ca.) che però non ci è giunta. Ci troviamo così in presenza di un caso unico nella storia del pensiero e della spiritualità: nella officina, per così dire, di un intellettuale medievale, di fronte alla testimonianza viva del suo metodo di lavoro, nella fase di preparazione di un'opera. L'importanza eccezionale di questi abbozzi - peraltro sviluppati spesso come un'intera predica - sta nel fatto che essi mostrano in tutta evidenza i temi principali che Eckhart ha avuto sempre in mente e che intendeva trattare. Ritroviamo qui perciò, in primo luogo, la concezione dell'uomo distaccato, che nel distacco è fatto una cosa sola con Dio: in cui soltanto, per grazia, assume reale consistenza, davvero è, non più smarrito nell'oceano doloroso della lontananza dall'essere, dal Bene.
«La filosofia non ha che una sola mèta e un solo principio: conoscere sé stessi e diventare simili agli dèi. Il principio è la conoscenza di sé stessi, la mèta è la somiglianza agli dèi»: così, alla fine del mondo antico, l'imperatore Giuliano esprimeva il senso del filosofare classico, da Pitagora e Platone in poi. Questo senso oggi è perduto, per cui il mondo contemporaneo, privo tanto della conoscenza di sé quanto di quella di Dio, vaga smarrito nell'alienazione. Il nostro tempo è infatti funestato da due false scienze, la psicologia e la teologia. La prima dà a intendere di conoscere l'uomo, ma non ne conosce l'essenza, che è spirito; la seconda dà a intendere di conoscere Dio, ma ne propone in effetti solo accidentali immagini, frutto del determinismo psichismo e di parole umane spacciate per divine. «Non ci sono date oggi che menzogne», scriveva perciò Simone Weil.
"La sfida della complessità" è lo scritto che, forse più di ogni altro, costituisce un'immediata e valida introduzione non solo al pensiero di Edgar Morin, ma alla Complessità in generale. È un testo che per la sua chiarezza e agilità logico-espressiva può fornire un fondamentale contributo al raggiungimento di scopi non solo teoretici, ma anche formativi. La sfida consiste nel capire che, oggi più che mai, il termine complessità ha acquisito una pregnanza epistemologica di cui non si è compreso ancora a fondo il significato. Esso racchiude in sé una potenza rivoluzionaria di portata ontologica, logica, epistemologica, e quindi anche etico-formativa. Una rivoluzione che ha investito e continua a investire il nostro modo di intendere la realtà, l'immagine della realtà fuori di noi, la visione del mondo, il modo di organizzare i saperi, la conoscenza, l'impostazione delle varie discipline, l'orizzonte di senso generale in cui ci muoviamo.
Segreti, tradimenti e passioni di chi comanda oggi in Italia. Per la prima volta nella storia della Repubblica, a comandare in Italia è una donna. Giorgia Meloni ha fondato un partito, ha vinto le elezioni ed è decisa a imporre una nuova classe dirigente, anche a costo di scontentare alleati, colleghi di partito e pezzi di apparato burocratico e dei servizi segreti. Ma cosa sta succedendo realmente all'interno dei Palazzi del potere? Luigi Bisignani e Paolo Madron, in un'incalzante conversazione, raccontano la lotta in corso per entrare nelle stanze dove si decidono le sorti del paese e per sedersi ai tavoli che contano davvero: senza fare sconti a nessuno svelano i retroscena, i complotti, i patti stretti più o meno alla luce del sole per accaparrarsi le poltrone migliori nei ministeri, nei consigli di amministrazione delle partecipate, nelle segreterie. Nel raccontare la traiettoria politica che ha condotto una giovane militante delle sezioni della destra romana fino alla presidenza del Consiglio, "I potenti al tempo di Giorgia" disegna una mappa imprescindibile per individuare, nome per nome - da Elly Schlein a Marina Berlusconi -, quali sono i sorprendenti vincitori e quali i furiosi sconfitti di questa guerra all'ultimo sangue nei primi anni dell'era Meloni.
Estate 1944. Lungo la Linea gotica si consuma la parte più feroce della guerra in Italia, una serie di eccidi orribili per mano dei nazifascisti. A San Terenzo Monti, paese di poche centinaia di abitanti tra Liguria, Emilia e Toscana, vengono uccise senza pietà 159 persone, in prevalenza donne e bambini, l'esecuzione accompagnata dal suono di un organetto. Attraverso la storia della sua famiglia, con una scrittura intensa, viva e piena di grazia, una galleria di personaggi che diventano romanzeschi per la forza e l'umanità della narrazione, Agnese Pini ha scritto un grande romanzo civile, con il respiro universale dell'inchiesta-racconto che parla di noi e del presente. "Una storia così" dice l'autrice "lascia un segno indelebile nelle famiglie che l'hanno subita, e appartiene a tutti i sopravvissuti e ai figli dei sopravvissuti. È una storia di umanità e di amore perché, soprattutto nei momenti in cui vita e morte sono così vicine, l'umanità e l'amore escono più forti che mai. L'ho sentita raccontare fin da quando ero piccola: la raccontavano mia nonna, mia madre, mia zia (nella foto di copertina), ma per molto tempo ho pensato che fosse un capitolo ormai chiuso della storia d'Italia e della mia storia personale. Grazie anche al lavoro che faccio, ho capito invece che quel capitolo era tutt'altro che chiuso, che lì si nascondono gli istinti più inconfessabili di ciò che possiamo ancora essere. L'ho capito con la guerra in Ucraina, vedendo come certi orrori si perpetuino sempre identici al di là delle latitudini e degli anni. E l'ho capito perché nel nostro paese c'è un periodo, il ventennio fascista, che ancora non riusciamo a guardare con una memoria davvero condivisa. La storia raccontata in questo libro può diventare allora un'occasione per tornare a ciò che siamo stati con una consapevolezza nuova. Del resto la resistenza civile di un paese si può tenere viva solo restituendo verità e dignità al destino degli ultimi. Questo è un libro sugli ultimi ed è a loro che è dedicato, perché su di loro si è costruita l'ossatura forte e imperfetta di tutto il nostro presente, dunque anche del mio".
Da agnizione a ofiologia, da scozzone a telestesia, da uranoscopia a zeugma. Tutti, ma proprio tutti i termini che devi sapere: per accrescere la tua conoscenza, diventare un campione a Scarabeo, fare bella figura in società, risolvere qualsiasi cruciverba, stupire gli amici e impressionare i colleghi.
I sette volumi di Harry Potter non racchiudono solo intrecci misteriosi e magia, ma anche riferimenti a creature della mitologia e del folclore, rielaborazioni di fatti storici, profonde intuizioni psicologiche. Nella guida trovano spazio: le trame dell'intera saga, accompagnate dallo studio dei temi principali dei romanzi e da numerose curiosità sulla loro stesura; i profili dettagliati dei 30 personaggi principali; un'analisi ragionata degli strumenti magici sulla base di fonti storiche e letterarie; le schede complete e aggiornate dei 7 film tratti dai romanzi; una biografia dell'autrice; un panorama dei prodotti legati al mondo di Harry Potter (libri, videogiochi, siti Internet e altro ancora); notizie inedite e l'epilogo che J.K. Rowling non ha mai pubblicato. Completa il volume un dizionario dalla A alla Z di tutte le creature, gli oggetti magici, gli incantesimi e le pozioni che compaiono nella saga, oltre a un esclusivo percorso di visita ai luoghi in cui sono stati girati i film.
Stacchiamoci dall'iPhone, Internet non scappa! Prendiamo una penna e scopriamo quanto possiamo essere creativi con soddisfazione personale e vantaggi per la nostra vita interiore e di relazione: c'è un artista sopito dentro ciascuno di noi, che aspetta solo di essere incoraggiato a esprimersi. Questo diario interattivo fornisce 365 suggerimenti, uno per giorno, per disegnare, scrivere, redigere liste, scambiare riflessioni con altre persone, immaginare, sognare... in libertà.
Chi ha detto che la creatività è una prerogativa di geni e guru? Le neuroscienze parlano chiaro: il cervello può imparare per tutta la vita, la creatività si può potenziare, indipendentemente dall'età. Le recenti scoperte scientifiche hanno dimostrato che applicando le giuste tecniche possiamo modificare addirittura l'anatomia e la struttura del nostro cervello, riattivando connessioni neuronali che credevamo perdute o sopite. Grazie ai suoi studi, Bachrach ha potuto sviluppare un vero e proprio programma di allenamento per il cervello, praticabile da tutti. Occorrono solo un po' di disciplina e volontà. Con un linguaggio chiaro ed esercizi concreti "Il cervello geniale" ci mostra la via per nutrire l'immaginazione ed essere più creativi, capire come sfruttare al meglio i sensi, rafforzare la memoria, focalizzare l'attenzione, controllare le emozioni negative e rafforzare quelle positive. Lasciatevi trasportare in questo viaggio affascinante nelle profondità del cervello. Quando lo conoscerete meglio, la vostra vita cambierà per sempre.
Tutti pensano di saper leggere. Ma è veramente così? Indubbiamente la lettura ci regala un piacere immediato, quello che danno una trama incalzante, un personaggio indimenticabile o un ritmo di scrittura serrato. Ma dentro a ogni libro esiste un universo di significati più profondi, nascosti dietro a un sistema di simboli e riferimenti che spesso non siamo allenati a riconoscere, perdendo così quel quid che potrebbe trasformare la nostra esperienza di lettura da piacevole passa-tempo a viaggio memorabile. Che cosa significa, per esempio, quando il nostro eroe si mette in cammino lungo una strada polverosa? E quando si trova inzuppato fino alle ossa da un acquazzone improvviso? Con l'aiuto di Hitchcock e Tarantino, Harry Potter e Jane Austen, Thomas C. Foster ci mostra un'altra faccia della letteratura, immergendoci in un mondo dove una strada è simbolo di una ricerca interiore, sedersi insieme attorno a un tavolo può rappresentare una comunione o una rottura imminente e la pioggia è purificatrice o distruttiva, non è mai un semplice scroscio d'acqua... Un libro per tutti gli amanti dei libri e delle storie, che cambierà il nostro modo di leggere arricchendo la nostra vita.
La nostra è una società sempre più avversa al fattore rischio, un concetto spesso associato agli sport estremi o alle azioni di certi avventurieri della finanza e dell'imprenditoria. Tuttavia gran parte degli psicologi concorda che l'attenzione eccessiva verso la "sicurezza" ha prodotto una generazione di adulti ansiosi e privi di fiducia in se stessi. In "Come prendere decisioni" Polly Morland traccia nove spaccati di vita reale, ricchi di intuizioni acute e divertenti, che non guardano agli estremi o alle eccezioni, ma ai rischi che ogni giorno accettiamo di correre, spesso inconsciamente, e che abbracciamo come parte ineludibile della nostra vita quotidiana: famiglie che vivono da generazioni alle pendici del Vesuvio; una ballerina dell'Opera di Parigi che affronta ogni giorno alti livelli di rischio sul piano fisico, psicologico e professionale; genitori che devono valutare i rischi e i benefici delle richieste di autonomia dei bambini che crescono...