Questo libro si ripropone idealmente la stessa intenzione del beato Taulero: ispirare le donne e gli uomini di buona volontà all'amore di Dio attraverso l’esperienza contemplativa. Pur diffondendo e seguendo la dottrina mistica di Maestro Eckhart, Taulero la spoglia del pesante mantello speculativo, gettando le basi di una mistica pratica ed essenzialmente contemplativa. Con questa selezione di diciotto prediche, della Passione di nostro Signore e di altri testi del Maestro, abbiamo inteso offrire un agevole e completo manualetto di spiritualità, incentrandolo sull’esperienza profonda di Dio, utile a tutti quelli che avessero intenzione di intraprendere la seria ricerca del Divino alla luce degli insegnamenti tauleriani. Con il proposito di pubblicare una scelta antologica che fosse pure uno sguardo d’insieme alla vasta opera del beato predicatore abbiamo attinto dai suoi testi mistici più significativi, corredandoli di un commentario in note e di un’esauriente introduzione. L’insegnamento del “Dottore illuminato” ha per unico fine la preparazione del credente a una vera e santa vita, “perché una santa vita prepara a una morte santa.”
Culla delle aspirazioni buone e malvagie dell'uomo, sede dello spirito e fonte di conoscenza, il cuore è l'essenza dell'uomo, e in quanto tale è in grado di cogliere - al termine di un arduo quanto affascinante percorso interiore - il Principio eterno. La religione si configura pertanto come esperienza intima in cui la ricerca di Dio avviene attraverso l'introspezione, perché "chi ignora il proprio cuore ignora se stesso e chi ignora se stesso ignora il suo Signore".
Il "De opificio Dei" scritto da Lattanzio nel 303 d.C é un trattato di fisiologia umana ma in esso prevale lo scopo apologetico e religioso, in quanto il fine a cui tende l'autore é la dimostrazione della provvidenza divina contro le concezioni materialiste ed evoluzioniste dell'epicureismo.
Se la Verità immutabile può essere conosciuta cogliendo il riflesso del raggio divino nello specchio perfettamente levigato del cuore, la purificazione interiore gioca in vista di questo scopo un ruolo primario. Il Principio eterno può, infatti, essere colto solo nel momento in cui la coscienza cessa di essere frastornata dal rumore della concupiscenza e della passione. La vigilanza e l'esame di coscienza sono due delle più efficaci tecniche spirituali che permettono al cercatore d'ogni tempo di progredire sulla Via della realizzazione. Al termine del processo catartico, finalmente purificata per mezzo di una rigorosa disciplina, l'anima si dischiuderà all'amore celeste, privilegiata porta d'accesso ai segreti gelosamente custoditi al cospetto di Dio.
Il saggio si prefigge di analizzare il tema dell'evoluzione spirituale nel pensiero del Padre della Chiesa orientale, definito "il più mistico di tutti". Un profondo conoscitore di Gregorio scriveva negli anni cinquanta: "Egli ha effettivamente provato quello che ha rappresentato e trasmesso agli altri, egli possedeva la experientia in alto grado". Questo studio si pone come riferimento obbligato per la figura del grande Cappadoce.
Gli antichi eremiti cristiani sapevano guarire le malattie, dominare le forze della natura, prevedere il futuro; lottavano contro i demoni e conversavano con gli angeli; vivevano un'esistenza di stenti e privazioni difficile da immaginare, che li poneva però in una condizione privilegiata nel rapporto con Dio; dimoravano nelle solitudini dei deserti o in aride lande, ma godevano al tempo stesso di rilievo sociale e grande prestigio. Bastano queste poche caratteristiche a delinearne l'eccezionale profilo: la loro straordinaria storia si sviluppò nel mondo romano tra il III e il VII sec. d.C., in particolare nei territori di Egitto, Siria, Palestina e Asia Minore. Questo libro ripercorre le vicende dei "solitari", proponendo nuove prospettive di studio ed evidenziando un aspetto finora inedito:nello stesso arco cronologico alcune donne decisero di seguire la strada dei Padri del deserto e divennero eremite; scegliendo forme di solitudine adeguate alla natura femminile, sfidarono i pregiudizi di quel tempo e trovarono la loro strada verso la "Città di Dio".
Lo studio intende dimostrare come le tecniche mistico-ascetiche dei padri esicasti (Cristianesimo orientale) non siano che l'eredità diretta delle pratiche di elevazione filosofica già note ai filosofi greci (presocratici-cinici-stoici-platonici, ecc.). Figura di costante riferimento per tutte le tematiche affrontate è S. Nikodemo, colui che raccolse la famosa Filocalia. Il volume si impone per la ricchezza del materiale considerato e per il taglio che risulta accessibile anche per i non specialisti.