Questo diario è stato scritto nel 1946 da un adolescente, apprendista di un artigiano bronzista, con bottega a Firenze in via dei Serragli. Dalle parole spontanee, non prive di errori ortografici, che rendono la lettura più istintiva e sincera, nasce un racconto sublime sul valore del lavoro artigiano e del rapporto tra apprendista e maestro, per cui ogni più piccolo gesto, perfino uno sguardo, assumono il senso di una lezione di vita. L’autore, rileggendo il suo diario a distanza di tempo, ritrova il senso profondo del lavoro manuale per se stesso e per la città intera. Con questo testo la LEF rinnova l’attualità di una sua pubblicazione, di fronte al disastro di una scuola italiana che alleva solo impiegati per posti di lavoro seduti davanti a un computer.
“Il bambino e l’uomo, nel bambino le premesse dell’uomo: la fedeltà al lavoro, la costanza, il riprovare ogni giorno, premio, il piccolissimo premio della caramella, la severità asciutta e attenta di chi gli insegna, una mamma alle spalle che corregge calligrafia e vita. È una storia di piccole cose, di un quotidiano monotono direbbero, purtroppo, molti ragazzi d’oggi impazienti, ma è stato proprio quel seguito di giorni e d’anni che ha dato al bambino lo spazio e la saggezza necessarie per diventare uomo”. (Fioretta Mazzei).
Frutto di una profonda devozione verso gli scritti di San Paolo, questa traduzione di Giuseppe Sandri offre al lettore una chiave di lettura neutra, ripulita da ogni interpretazione e aderente il più possibile al messaggio originale. Il commento, spoglio di elementi eruditi, presenta, in un continuo appassionato annotare, le bellezze del Regno di Dio e offre digressioni riguardanti la Chiesa, i Sacramenti, la gerarchia, l’unità, il privilegio del dono della fede cristiana, la responsabilità di corrispondere liberamente alla chiamata, i doni d’amore, la necessità di lasciarsi trasformare sul modello della “morte e risurrezione” di Gesù, concetto fondamentale assai ricorrente nella teologia di Paolo. In queste traduzioni, Sandri ha voluto donare il senso della sua ricerca di Dio, e della sua scelta di servirLo facendosi povero tra poveri. Da questo il suo valore profondo, che spinge a una riflessione più intima sul senso della vocazione, che come lo fu di San Paolo, lo è per tutti, quotidianamente ognuno a suo modo.
Una trattazione teologica sull'eucarestia fra le pareti domestiche nelle varie epoche della storia della Chiesa.
Un classico internazionale sulla cura dei disturbi visivi dei bambini.
Simbolo di stenti e di fame, la cicerchia è il legume povero delle cucine contadine, che veniva portato in tavola quando non c'era altro di cui sfamarsi. Un libro alla riscoperta di questo legume.
In questo volume l'autore ripercorre la Toscana dei santuari e dei luoghi di culto meta di pellegrinaggi, e li propone al lettore sotto forma di pratiche schede, che ne illustrano singolarmente le origini e la storia.
Un libro interamente dedicato alla figura di Edward Goldsmith, fondatore dell'Ecologist e figura primaria nel panorama ecologista mondiale.
In questo volume l'autore ripercorre la Toscana dei santuari e dei luoghi di culto meta di pellegrinaggi, e li propone al lettore sotto forma di pratiche schede, che ne illustrano singolarmente le origini e la storia.
Con questo libretto l'Autore getta luce su una delle più suggestive e quasi sconosciute opere architettoniche della città di Firenze.
La natura spontanea è molto più rigogliosa rispetto a quella degli ambienti coltivati. È da questa semplice considerazione che i due autori, Gigi Manenti e Cristina Sala, ispirati da Fukuoka (La rivoluzione del filo di Paglia, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1980) e da Putzolu, hanno sviluppato, in oltre 30 anni di lavoro, un metodo di coltivazione di frutta e ortaggi che usa ciò che avviene spontaneamente negli ambienti naturali per ottenere un prodotto dalla qualità elevata e con un forte risparmio energetico. Adottato con successo nella loro azienda agricola, alle porte di Biella da oltre 15 anni, questo metodo è ritenuto efficace anche da studi tecnici, condotti su loro terreni per saggiarne la qualità. Un vero e proprio capovolgimento di pensiero che si contrappone non solo all'uso di prodotti chimici, ma anche alla agricoltura tradizionale e alla sua concimazione a base di azoto, fosforo e potassio, proponendo un metodo che consente di ottenere ottime produzioni senza alcun tipo di concimazione, neppure organica. Nella prima parte del testo si evidenziano alcune problematiche e contraddizioni insite nell'agricoltura industriale con un discorso che analizza sia i risvolti economici e sociali di certe scelte produttive, sia le inevitabili ripercussioni che queste hanno sull'ambiente.