La memoria non è soltanto legata agli eventi passati della nostra esistenza, non ci parla soltanto di noi e della nostra vita. Nella memoria di quegli eventi possiamo rintracciare anche la loro origine: la memoria di Dio, quella fonte eterna che dà forma alla nostra vita e mette in ordine i frammenti della nostra storia. La nostra stessa identità è tracciata dalla memoria che Dio ha di noi. "Fare memoria" significa quindi vivere la relazione che Dio ci offre, il cui contenuto più profondo è l'amore. In questo libro, che vuole contribuire al recupero della memoria di Dio nella cultura contemporanea, l'autore articola il suo discorso in tre passaggi. Il primo analizza la visione tecnologica del mondo, che riduce tutto al "fare" e non lascia spazio allo stupore, ovvero alla contemplazione dell'origine di cui siamo noi stessi parte e che sola può dare vera dignità all'essere umano. Il secondo, partendo dall'esperienza dei figli di genitori divorziati, indaga il mistero della nostra figliolanza divina. Se va perduta la memoria di questa figliolanza, va perduta anche la nostra identità e il rapporto con la fonte primaria che ci fa esistere, e di conseguenza la nostra vita resta priva di ogni bellezza. Il terzo passaggio ci svela come la memoria di Dio sia tutt'altro che un evento intimo: essa genera cultura. Dio ha bisogno della collaborazione creativa dell'uomo, donandoci la possibilità di sorprenderci di fronte al miracolo dell'essere e di riscoprire la gioia legata al mistero di essere nati.
La religione - in particolare il cristianesimo - è sul viale del tramonto? Apparentemente sì. In Occidente, soprattutto in Europa, seminari, chiese e parrocchie si svuotano ogni anno di più. Gli scandali che hanno per protagonista il clero emersi in molte nazioni - i crimini della pedofilia, ma non solo - minano dalle fondamenta la struttura della Chiesa, indebolendo l'eredità millenaria del messaggio di Cristo. Parallelamente, nella società civile si radica e diffonde l'idea secondo la quale chi si dichiara credente e praticante merita la patente di oscurantista e retrogrado. La forza culturale del cristianesimo è dunque messa in discussione da una laicità che sempre più trova nel progresso tecnologico la chiave per rivoluzionare i concetti stessi di vita, verità, civiltà e progresso. Ebbene, questo libro propone una tesi di fondo opposta. Dati alla mano, dimostra che nel mondo le grandi religioni non solo non arretrano, ma avanzano. Nei numeri e nella vita quotidiana di milioni di persone, che di fatto restano credenti - talvolta in modo sorprendente - perfino in Paesi dove la secolarizzazione sembra trionfare. Soprattutto la fede cristiana ha ancora molto da dire agli uomini e alle donne di oggi, anche perché veicola fiducia nella ragione, promuove la pace e la concordia, valorizza l'altruismo, rafforza i legami familiari, propone valori preziosi per la crescita dei giovani. Persino la pandemia non ha eliminato il bisogno di pregare. Ci sono insomma tutte le premesse per immaginare che quello del futuro sarà un mondo religioso.
La lectio divina è una «lettura spirituale», una «lettura orante» della Parola di Dio, che vuole «riaprire all'uomo l'accesso al Dio che parla nella Bibbia e ci comunica il suo amore perché abbiamo la vita in abbondanza» (Verbum Domini 2). È una pratica antica, che affonda le sue radici nella tradizione monastica. Come può essere però compatibile con le esigenze dell'esegesi moderna e dell'attuale vita cristiana? Dom Bernardo Olivera, già abate generale dell'Ordine dei Cistercensi, la ripropone in questo piccolo ma appassionato libro non come un metodo scientifico, ma come uno strumento che lui stesso ha appreso dall'esperienza e affinato nel corso del tempo: una lettura delle Scritture che mira non all'informazione ma alla formazione, non alla conoscenza ma alla libertà della persona e alla sua trasformazione. Dom Bernardo ci guida in una profonda e coinvolgente immersione nella Parola rivelata così com'è stata compresa dalla tradizione: da essa il lettore ritornerà al presente arricchito della sapienza del passato e saprà orientare al meglio il proprio futuro.
Qual è la radice dell’odio dell’Islam fondamentalista per l’Occidente? Sono davvero le crociate la causa remota dell’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001?
Fra gli storici e gli studiosi di politica non pochi addossano alle «guerre cristiane» la responsabilità di aver inaugurato l’era della colonizzazione europea allo scopo di accaparrarsi le ricchezze della Terra Santa e di arruolare nuovi credenti. Questa interpretazione giustifica l’idea di una sorta di peccato originale che condizionerebbe i rapporti dell’Islam con l’Occidente – un’idea che si è insinuata nei discorsi e nei dibattiti più importanti e ha spesso informato le scelte di capi di governo od organizzazioni internazionali (come la Comunità Europea e l’ONU).
Per Rodney Stark è arrivato il momento di fare chiarezza, ricollocando al giusto posto – sulla base delle fonti dell’epoca (dell’una e dell’altra parte) e degli studi più autorevoli – tutte le tessere che compongono il complesso mosaico di quelle vicende lontane.
Stark presenta i protagonisti (i papi, i re, tutto il variegato universo umano che prese parte a vario titolo all’impresa, e anche gli «infedeli» con le loro vere o presunte eccellenze), analizza le ragioni e motivazioni rispettive, descrive i complessi intrecci politici, economici e culturali (compreso il ruolo giocato nelle società medio-orientali dalle comunità autoctone di ebrei e cristiani), e naturalmente ricostruisce, con rigore e puntualità, la sequenza degli eventi.
Due conclusioni, fra le altre, si impongono. Innanzitutto le crociate sono state all’origine una reazione obbligata all’aggressività di un’orda che si spingeva sempre più in là e che doveva essere fermata. Poi appare evidente che l’ostilità del mondo islamico per l’Occidente in conseguenza delle crudeltà crociate è un fenomeno suscitato ad arte, in un’epoca a noi vicina, da chi voleva infiammare gli animi per motivi che la storia degli ultimi anni ha perfettamente chiarito.
Titolo originale: God’s Battalions: The Case for the Crusades (2009, HarperCollins)
Traduzione dall’inglese di Gian Luigi Giacone
L'Autore
Rodney Stark è sociologo della religione e docente di Scienze sociali presso la Baylor University, in Texas. Tra le sue numerose pubblicazioni, ricordiamo La vittoria della Ragione, Ascesa e affermazione del cristianesimo, La scoperta di Dio e Un unico vero Dio, tutte edite dalla nostra casa editrice.
L'Indice
5 Introduzione. Avidi barbari in cotta di maglia?
Gli eserciti di Dio
21 1. Gli invasori musulmani
53 2. Il mondo cristiano al contrattacco
81 3. «Ignoranza» occidentale contro «cultura» orientale
113 4. Pellegrinaggi e persecuzioni
143 5. L’arruolamento dei crociati
171 6. Verso Oriente
201 7. Vittorie sanguinose
229 8. I regni crociati
253 9. La lotta per la difesa dei regni
301 10. Le crociate contro l’Egitto
323 Conclusioni. Missione abbandonata
339 Bibliografia
357 Indice dei nomi
Nel contesto degli studi teologici, la teologia fondamentale svolge un duplice compito: in quanto studio dei fondamenti (del cristianesimo), costituisce un'introduzione alle altre discipline teologiche; in quanto disciplina di frontiera, dialoga con tutte le forme del sapere umano, in primis con la filosofia. L'inscindibile legame della questione teologica e di quella antropologica è analizzato a partire dai fondamenti: la Rivelazione divina e la fede umana, così da illustrare, alla luce dell'evento di Gesù Cristo, il rapporto Dio-uomo, dove «di tutte le virtù la più grande è l'amore» (1 Cor 13,13).
Le più recenti scoperte della scienza intorno ai tre Big Bang che hanno portato il mondo a essere come è (la nascita dell'universo; la comparsa della vita sulla terra; la comparsa dell'uomo) sono, a giudizio di Straffelini, come delle luci che illuminano razionalmente la strada verso Dio. Parafrasando Bacone, si potrebbe dire che mentre "un po' di scienza porta la mente degli uomini all'ateismo" (e, oggi, in giro ce n'è veramente poca di scienza autentica), molta scienza - vale a dire un approfondimento meditato delle nostre conoscenze più affidabili - "riporta la mente degli uomini verso la fede". Per l'autore la dimensione spirituale della nostra esistenza non è infatti qualcosa di separato dalla razionalità e dai suoi dubbi intrinseci, ma anzi si nutre di essi, della loro energia vivificante e approda a una complessità e ricchezza che sono sinonimi di una comprensione superiore e più profonda. Il libro di Straffelini è una riflessione intorno al mistero che ci circonda e ambisce a essere un "manifesto" rivolto a chiunque sia in cammino verso la fede in compagnia della ragione. In poche parole, ai tanti "scettici" che non smettono di interrogarsi sul senso della vita.
Nell'attuale linguaggio dominante, costituito prevalentemente da un lessico economico e quantitativo, non ricorre mai l'espressione "purezza di cuore". Nella nostra società secolarizzata sono scomparsi i "puri di cuore" ai quali è promessa la futura visione di Dio (Mt 5,8)? A questa domanda cercano di rispondere Salvatore Mannuzzu e Goffredo Fofi, che si confrontano, in modi diversi ma ugualmente liberi da pregiudizi ideologici e da dogmatismi religiosi o laicisti, con la sesta beatitudine. Il personaggio creato da Mannuzzu, un ottuagenario cristiano senza qualità, si misura con la parola evangelica, ne esplora la valenza teologica alla luce dei Salmi e della grande tradizione filosofica cristiana; confessa, in un coraggioso e spietato diario dell'anima, la sua tormentosa e tormentata ricerca di una purezza del cuore, ahimè perduta con i lontani e irrecuperabili natali dell'infanzia. Fofi analizza le ragioni storiche e sociali della perdita della purezza di cuore, causata dalla mutazione antropologica avvenuta con il passaggio dalla civiltà contadina alla civiltà industriale e poi all'attuale, disumanizzata, società dei consumi; solo nell'Italia pre-industriale, arcaica e pasolinianamente innocente, ormai irrimediabilmente scomparsa, in certe personalità straordinarie come Elsa Morante e Aldo Capitini e in alcuni personaggi dei romanzi di Tolstoj e Dostoevskij, si possono ritrovare i puri di cuore.
Prefazione di Rowan Williams, Arcivescovo di Canterbury
Il 9 marzo 1941, nella Amsterdam oppressa dall’occupazione nazista, una studentessa ebrea olandese di 27 anni comincia a scrivere un diario destinato a diventare uno dei più notevoli documenti emersi dall’Olocausto. Mentre l’incubo della persecuzione e della guerra assume toni sempre più cupi, Etty Hillesum imbocca un percorso che la porta, nel corso dei successivi due anni e mezzo, ad assumere consapevolmente il ruolo di testimone e cronista della terribile realtà a lei contemporanea e a diventare un punto di riferimento per le persone di cui condivide le sofferenze nel campo di smistamento di Westerbork e insieme alle quali parte, per non tornare più, sul treno diretto ad Auschwitz.
Attraverso il suo diario e le sue lettere, questa giovane donna dalla straordinaria vitalità e lucidità approfondisce la sua ricerca di sé e di Dio, interrogandosi sui sentimenti di odio così diffusi fra la gente e sulla vera natura dei carnefici, e maturando una interiorità e una spiritualità così ricche da alimentare, nel periodo più buio del XX secolo, una fortissima speranza nella bontà e nel senso dell’esistenza.
La lettura che Woodhouse ha compiuto della sua vita e dei suoi scritti ha, tra gli altri, il pregio di mettere in luce l’attualità sconcertante di una personalità, la cui sensibilità umana e religiosa è molto vicina a quella delle generazioni del dopoguerra. La storia e il pensiero della Hillesum costituiscono per noi un’importante fonte di ispirazione e riflessione sul vivere, sull’uomo, sulla responsabilità e su Dio.
L'AUTORE
Patrick Woodhouse è Canon Precentor della Cattedrale di Wells (Somerset), presso la quale è responsabile della musica e della liturgia. È stato parroco e social responsibility advisor diocesano e nutre un interesse particolare per le questioni interreligiose. È autore di Beyond Words, una guida introduttiva alla preghiera contemplativa, e di With You Is the Well of Life, una raccolta di preghiere per uso pubblico e privato.
La storia occidentale sarebbe diversa se non fosse stato per tutti quelli che nel corso dei secoli hanno creduto nell’«unico vero Dio». I grandi monoteismi sono stati i motori del progresso, nel loro nome sono state fatte conquiste, scoperte, invenzioni. Ma perché più di tremila anni fa alcuni uomini – ebrei, persiani o egiziani – iniziarono a venerare un Dio unico? Perché invece di sollecitare i favori di un pantheon di divinità specializzate, questi uomini ricercarono una relazione esclusiva con la divinità? Di cosa sentivano il bisogno? Perché il politeismo non serviva più?
La storia dice che vi è una naturale tendenza delle religioni a evolvere verso il monoteismo, di pari passo con il successivo articolarsi delle società umane. Attraverso l’imperativo del proselitismo e della conversione i monoteismi hanno soppiantato i politeismi,
si sono dimostrati più organizzati e militanti, più abili a creare mobilitazione. Hanno imposto dottrine, annesso territori, conquistato popoli, resistendo all’azione delle forze avverse (come nel caso della diaspora degli ebrei) e alle tentazioni non meno insidiose dell’assimilazione. Il monoteismo ha creato il mondo moderno, nel quale il pluralismo culturale e sociale, anziché aver sancito la fine delle religioni (come molti pensano), ha dimostrato che le fedi sono compatibili con le norme di civiltà pubblica delle laiche democrazie occidentali.
Con la consueta chiarezza, Stark compone un affresco storico di ampio respiro, rigorosamente documentato e suggestivo, stimolante, provocatorio, quanto mai prezioso in un’epoca nella quale il dibattito intorno alla religione è dominato da pregiudizi ideologici che non aiutano a comprendere la verità dei fatti.
L'AUTORE
Rodney Stark è sociologo della religione e docente di Scienze sociali presso la Baylor University, in Texas. Tra le sue numerose pubblicazioni, ricordiamo La vittoria della Ragione, Ascesa e affermazione del cristianesimo e La scoperta di Dio, tutte edite dalla nostra casa editrice.
È stato Dio a creare l'uomo o è stato l'uomo a creare Dio? Dio è soltanto il prodotto di un desiderio universale, o l'uomo ne ha intuito la reale presenza? Perché alcune religioni si somigliano? Perché molte rivelazioni avvennero nello stesso periodo? Perché uno stesso Dio avrebbe parlato in modo differente a popoli diversi? Qual è, in tutto ciò, il posto del cristianesimo? È con questi grandi interrogativi che Rodney Stark - il più illustre sociologo delle religioni - si confronta in questo libro. La storia delle religioni dimostra che c'è stata una evoluzione nella concezione di Dio: gli uomini sembrano adottare quelle immagini di Dio (o degli Dei) che forniscono loro di volta in volta maggiore appagamento, sia spirituale che materiale. Attraverso un'analisi di ampio respiro - dalla fede degli uomini primitivi alle religioni delle prime civiltà (sumeri, egizi, greci, popoli mesoamericani), dal "mercato" religioso relativamente aperto di Roma ai primi monoteismi (zoroastrismo, ebraismo e cristianesimo), fino alla spiritualità "atea" dell'Estremo Oriente e all'Islam - Stark ha raccolto una ricchissima messe di dati e propone una serie di riflessioni che sfatano ancora una volta il pregiudizio antireligioso della nostra epoca.
La "lectio divina" è una "lettura spirituale", una "lettura orante" della Parola di Dio, che vuole "riaprire all'uomo l'accesso al Dio che parla nella Bibbia e ci comunica il suo amore perché abbiamo la vita in abbondanza" (Verbum Domini 2). È una pratica antica, che affonda le sue radici nella tradizione monastica. Come può essere però compatibile con le esigenze dell'esegesi moderna e dell'attuale vita cristiana? Dom Bernardo Olivera, già abate generale dell'Ordine dei Cistercensi, la ripropone in questo piccolo ma appassionato libro non come un metodo scientifico, ma come uno strumento che lui stesso ha appreso dall'esperienza e affinato nel corso del tempo: una lettura delle Scritture che mira non all'informazione ma alla formazione, non alla conoscenza ma alla libertà della persona e alla sua trasformazione. Don Bernardo ci guida in una profonda e coinvolgente immersione nella Parola rivelata così com'è stata compresa dalla tradizione: da essa il lettore ritornerà al presente arricchito della sapienza del passato e saprà orientare al meglio il proprio futuro.
È stato Dio a creare l’uomo o è stato l’uomo a creare Dio? Dio è soltanto il prodotto di un desiderio universale, o l’uomo ne ha intuito la reale presenza? Perché alcune religioni si somigliano? Perché molte rivelazioni avvennero nello stesso periodo? Perché uno stesso Dio avrebbe parlato in modo differente a popoli diversi? Qual è, in tutto ciò, il posto del cristianesimo?
È con questi grandi interrogativi che Rodney Stark – il più illustre sociologo delle religioni – si confronta in questo libro.
La storia delle religioni dimostra che c’è stata una evoluzione nella concezione di Dio: gli uomini sembrano adottare quelle immagini di Dio (o degli Dei) che forniscono loro di volta in volta maggiore appagamento, sia spirituale che materiale. Innanzitutto, preferiscono Dei personali a essenze divine prive di consapevolezza. Poi, tendono ad ampliare i poteri di questi Dei, dapprima circoscritti, verso il Dio assoluto, onnipotente e soprattutto etico del monoteismo – rendendo via via più complesse anche le teologie relative. Inoltre gli uomini preferiscono un Dio razionale e amorevole, perché esseri supremi irrazionali e indifferenti non favoriscono lo sviluppo della civiltà.
Attraverso un’analisi di ampio respiro – dalla fede degli uomini primitivi alle religioni delle prime civiltà (sumeri, egizi, greci, popoli mesoamericani), dal «mercato» religioso relativamente aperto di Roma ai primi monoteismi (zoroastrismo, ebraismo e cristianesimo), fino alla spiritualità «atea» dell’Estremo Oriente e all’Islam – Stark ha raccolto una ricchissima messe di dati e propone una serie di riflessioni come sempre stimolanti e intelligentemente provocatorie, che sfatano ancora una volta il pregiudizio antireligioso della nostra epoca.
L'AUTORE
RODNEY STARK è sociologo della religione e docente di Scienze sociali alla Baylor University di Waco, in Texas. Tra le sue numerose pubblicazioni, ricordiamo La vittoria della Ragione (2006) e Ascesa e affermazione del cristianesimo (2007), edite da Lindau.