Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione hanno modificato in modo profondo molti ambiti della nostra vita, solo la scuola sembra esserne rimasta immune. Dietro a questo apparente immobilismo, tuttavia, sono in atto rilevanti cambiamenti e l'innovazione nelle tecnologie per la didattica trasformerà in modo profondo il modo in cui nelle nostre scuole si insegna e si apprende. Spesso un fattore critico in questi processi di cambiamento è la scarsa consapevolezza da parte dei docenti dei modi in cui le nuove tecnologie possono essere impiegate. Questo volume si propone come una guida per orientarsi nel campo di quelle, tra le nuove tecnologie, che possono trovare una collocazione utile e ben motivata nella didattica. Gli oggetti di cui si discute forniscono un panorama completo dell'evoluzione del mondo digitale: comprendono i fenomeni che riguardano direttamente la scuola (contenuti didattici digitali, lavagne digitali e superfici interattive, e-book) e quelli che fanno parte dell'esperienza mediatica degli studenti nell'ambiente familiare e sociale (videogiochi, social network, Second Life). Ciascun capitolo affronta una particolare tecnologia, ne descrive struttura e funzionamento valutandone l'impiego dal punto di vista didattico, infine presenta esperienze in cui insegnanti e docenti hanno svolto attività innovative.
Ragazzi disabili a scuola è un saggio narrativo nel quale vengono ricostruite le tappe più significative che, dal Dopoguerra ad oggi, hanno caratterizzato l'evoluzione dell'integrazione scolastica e dell'inclusione sociale degli alunni con deficit. L'obiettivo del volume è quello di far conoscere agli studenti, ai docenti, ai genitori, agli operatori degli Enti Locali e dei Servizi specialistici le trame di un cammino costellato di problemi, ma anche di tante straordinarie conquiste. Lo scopo è soprattutto quello di appassionare il lettore alle storie vere e alle narrazioni letterarie raccontate nel libro. Per pensare con fiducia al futuro, occorre dedicare grande cura alla comprensione del passato, in particolare alla memoria della nostra educazione. Come sosteneva Don Lorenzo Milani: "La scuola siede tra il passato e il futuro e deve averli entrambi presenti".