Descrizione
I Vangeli apocrifi sono stati redatti in epoche diverse, dal II al VII secolo. Alcuni di questi testi respirano il clima della Chiesa primitiva e dei testimoni che hanno ascoltato i seguaci di Gesù, mentre altri sono stati composti in seguito, in un tempo che si allontana da quegli eventi e raccolgono narrazioni della tradizione orale. Quest'opera di Mario Erbetta, pubblicata per la prima volta tra gli anni Settanta e Ottanta del Novecento, spazia non solo nella filologia e nella linguistica, ma anche nella tradizione giudaica e cristiana, nella letteratura rabbinica e patristica, nell'intricato mondo della gnosi e in quello della più classica esegesi biblica.
Note sull'autore
Mario Erbetta (1924-2002) è stato docente di Siro-caldeo, Greco biblico e Copto alla Pontificia Università Urbaniana. Filologo meticoloso, conosceva sumerico, semitico orientale e occidentale, copto, etiopico, armeno, arabo, aramaico, siriaco e persiano.
I Vangeli apocrifi sono stati redatti in epoche diverse, dal II al VII secolo: alcuni respirano il clima della Chiesa primitiva e dei testimoni che hanno ascoltato i seguaci di Gesù; altri vengono composti in seguito, in un tempo che si allontana da quegli eventi, e raccolgono narrazioni della tradizione orale che guardano soprattutto alle situazioni lasciate in sospeso dai quattro Vangeli canonici.
Gli Apocrifi del Nuovo Testamento nella presente edizione sono stati curati da Mario Erbetta e pubblicati da Marietti tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento: si tratta di un’opera fondamentale che spazia non solo nella filologia e nella linguistica, ma anche nella tradizione giudaica e cristiana, nella letteratura rabbinica e patristica, nell’intricato mondo della gnosi e in quello della più classica esegesi biblica.
Sommario
Introduzione generale. 1. Canonico e apocrifo. 2. Forme e tipi: origine degli apocrifi del NT. 3. Formazione e affermazione del canone neotestamentario. 4. Chiesa e apocrifi; influsso, bibliografia e valore.
Testi affini e vangeli canonici. 1. Agrapha. 2. Papiri con frammenti di antichi vangeli apocrifi. 3. Vangeli giudeo-cristiani. 4. Vangelo di Pietro. 5. Vangelo degli Egiziani.
Vangeli gnostici e testi affini. 1. Scritti dei Dodici, dei Settanta, sotto il nome di apostolo o di santa donna. 2. Vangeli con autore del messaggio il Salvatore o con richiamo nel titolo a entità astratte o impersonali. 3 Vangelo con il nome di persona del VT. 4. Vangeli attribuiti a eresiarchi o con il nome dei loro seguaci. 5. Vangelo con il nome dei lettori.
Appendice
Note sull'autore
Mario Erbetta (1924-2002) è stato docente di Siro-caldeo, Greco biblico e Copto alla Pontificia Università Urbaniana. Filologo meticoloso, leggeva l’antico geroglifico e conosceva sumerico, semitico orientale e occidentale, copto, etiopico, armeno, arabo, aramaico, siriaco e persiano.
I Vangeli apocrifi sono stati redatti in epoche diverse, dal II al VII secolo: alcuni respirano il clima della Chiesa primitiva e dei testimoni che hanno ascoltato i seguaci di Gesù; altri vengono composti in seguito, in un tempo che si allontana da quegli eventi, e raccolgono narrazioni della tradizione orale che guardano soprattutto alle situazioni lasciate in sospeso dai quattro Vangeli canonici.
Gli Apocrifi del Nuovo Testamento nella presente edizione sono stati curati da Mario Erbetta e pubblicati da Marietti tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento: si tratta di un’opera fondamentale che spazia non solo nella filologia e nella linguistica, ma anche nella tradizione giudaica e cristiana, nella letteratura rabbinica e patristica, nell’intricato mondo della gnosi e in quello della più classica esegesi biblica.
Sommario
1. Infanzia. 2. Passione. 3. Assunzione. 4. Appendice.
Note sull'autore
Mario Erbetta (1924-2002) è stato docente di Siro-caldeo, Greco biblico e Copto alla Pontificia Università Urbaniana. Filologo meticoloso, leggeva l’antico geroglifico e conosceva sumerico, semitico orientale e occidentale, copto, etiopico, armeno, arabo, aramaico, siriaco e persiano.
Nella cornice del Nuovo Testamento, tra rivolgimenti storico-sociali e all’indomani della crocifissione di Cristo, come nascono i vangeli apocrifi? Quale ruolo hanno svolto, che fortuna letteraria hanno raccolto? Perché leggerli nel XXI secolo?
Gli apocrifi sono stati redatti in epoche diverse, dal II al VII secolo: alcuni respirano il clima della Chiesa primitiva e dei testimoni che hanno ascoltato i seguaci di Gesù; altri vengono composti in seguito, in un tempo che si allontana da quegli eventi, e raccolgono narrazioni della tradizione orale che guardano soprattutto alle situazioni lasciate in sospeso dai Vangeli canonici.
Gli apocrifi dell’infanzia si concentrano sulla figura di Gesù bambino o comunque giovane, prima della sua missione pubblica. I più importanti a noi pervenuti sono nove e tra questi il Vangelo siriaco dell’Infanzia, il cui originale sarebbe databile al VI-VII secolo, si distingue per una sensibilità e un’immaginazione tipicamente orientali non presenti in altri scritti. La variegata presenza di personaggi, miracoli e circostanze agisce sull’immaginario portando davanti agli occhi del lettore scene inedite di Gesù da bambino e, accanto a lui in primo piano, di una Maria piena di tenerezza e attenzione al cuore dell’uomo.
Il Vangelo siriaco dell’Infanzia è tratto da Gli Apocrifi del Nuovo Testamento, un’edizione curata da Mario Erbetta (1924-2002) che Marietti ha proposto in tre sezioni: I/1. Vangeli. Testi giudeo-cristiani e gnostici; I/2. Vangeli. Infanzia, Passione, Assunzione di Maria; II. Atti e leggende; III. Lettere e apocalissi.