Un nuovo libro della dottoressa svizzera Elizabeth Kübler-Ross, una delle psichiatre più conosciute del nostro tempo, fondatrice della moderna ricerca sulla morte, detta anche psicotanatologia o death studies. La sua definizione delle cinque fasi del morire, oggi riconosciuta a livello scientifico, è stata una vera rivoluzione nella ricerca sulla morte. In quest'opera l'autrice ci rivela la risposta alla domanda di gran lunga più importante sulla vita e sulla morte: come possiamo preparare la nostra vita attuale per riconciliarci con la morte? La stessa Kübler-Ross diceva: "la Terra è la scuola della vita, dobbiamo vivere questa esistenza fisica per imparare le cose che non possiamo imparare dall'altra parte. Perché di là sperimenteremo solo l'amore incondizionato". Prefazione di Rüdiger Dahlke.
Le ragioni che hanno spinto l'autore a scrivere questo libro sono state essenzialmente due: il desiderio di esprimere la propria opinione contro i "faccendieri dell'occulto" (falsi medium, "maghi") che speculano in modo ignobile sul dolore di chi ha perso un essere amato, e lo scopo di indicare, alla luce delle osservazioni, degli esperimenti e degli studi più rigorosi, le pochissime vie d'accesso all'altra dimensione che l'uomo ha a disposizione, nonché i mezzi di approccio "tecnico" a tali vie. Si tratta pertanto di un libro che vuole fornire delle informazioni - le più attendibili possibili - a chi si trova faccia a faccia con la morte di una persona cara, e che si sente mancare ogni appiglio. Ma il suo intento è anche quello di preparare interiormente alle "separazioni" che, comunque, la vita riserva a tutti. La conoscenza degli indizi a favore della sopravvivenza, potrà aiutare chi soffre a capire che la morte è soltanto una fase di passaggio a un altro tipo di esistenza, le cui tracce esistono "soprattutto" dentro ognuno di noi.
Nel campo della ricerca sulla morte, la dottoressa Elizabeth Kübler-Ross si è meritatamente conquistata grande fama. Le innumerevoli ore che trascorse accanto ai pazienti allo stadio terminale le consentirono di fare scoperte in seguito confermate da altri ricercatori, ormai patrimonio acquisito di questo campo di studio. Elizabeth Kübler-Ross non esitò a mettere a repentaglio il suo buon nome di scienziata affermando ciò che le esperienze dei morenti le avevano insegnato: la morte in realtà non esiste, "è un passaggio a un altro stato di coscienza, in cui si continua a crescere psichicamente e spiritualmente". "Per tanti secoli", disse, "si è cercato di convincere la gente a credere alle cose ultraterrene. Per me non è più questione di credere, ma di sapere: la morte è soltanto il passaggio ad una casa più bella!".