Famiglia Franceschini, famiglia Raspini, famiglia Brunetti. Il destino di queste discendenze s'intreccia a partire dall'inizio del Novecento fino ai primi anni Duemila, e la spiegazione è da ricercare nell'inquietante "maledizione del Cardinale". Il passato ripercorre le sventure dei discendenti della famiglia Franceschini. Nel presente Sveva Brunetti narra la sua vita animata dai tormenti che girano intorno al difficile rapporto con il padre e all'ambigua relazione che la lega a triplo filo al suo migliore amico Brando. Avvocato non per scelta ma per volere paterno, a seguito di un incontro inaspettato Sveva riscoprirà la passione, forzatamente sepolta, per il giornalismo che l'aiuterà a risolvere il mistero della morte dell'avvocato Umberto Raspini - discendente della famiglia Franceschini e padre di Brando trovato senza vita nella sua abitazione. Aiutata da Adele, sorella di Umberto, Sveva rimetterà insieme i pezzi del puzzle svelando il filo conduttore delle tante disgrazie. Attraverso vita e dolori, gioie e disavventure di una nobile famiglia toscana abbiamo l'occasione di ripercorrere le vicende del Novecento italiano.
2043. Nel pianeta la democrazia è di fatto scomparsa. I più poveri vivono in città sotterranee come Uny (Underground New York). Lo strapotere politico-economico passa attraverso il controllo della mente. Ruolo fondamentale ha una nuova tecnologia delle telecomunicazioni, la "PEM", protesi elettronica mentale, che consente una sorta di Internet psichica. Intanto il pianeta è scosso da una serie di cataclismi che sembrano violare ogni legge fisica e lasciano supporre i primi effetti di un ipotizzato Quinto Principio della termodinamica. Attraverso le vicende di vari personaggi, si delineano scenario ed eventi: un'asta occulta per la privatizzazione dell'Antartide allo scopo di fronteggiare la crisi idrica planetaria; un postcapitalismo a doppio binario basato su un'economia di indebitamento prossima al collasso totale; il ritorno della schiavitù legalizzata; corruzione sistematica; la creazione di enclaves di ultra-ricchi blindate e superdifese; l'Abolizione Scolastica; la privatizzazione e secretazione della ricerca scientifica e la cancellazione di quella pubblica.
La leggenda narra che Robert Johnson strinse il patto con il diavolo a un crocicchio, cedendo la sua anima in cambio del talento per suonare la chitarra come nessuno aveva mai fatto prima. Il blues nacque così: imbevuto fin dall'inizio di magia arcana e spettrale. Proprio per questo ancora oggi le sue formule, i suoi riti e linguaggi rimangono sconosciuti e occulti. "Angeli perduti del Mississippi" decodifica i meccanismi che costruiscono le atmosfere rapinose e corsare che ammantano la musica del diavolo, e lo fa attraverso una miscellanea di micro-racconti, di frammenti narrativi incastrati come tasselli di un medesimo mosaico. Un affresco tanto affascinante da assumere i contorni di un viaggio letterario e culturale che odora di zolfo e distillerie, chitarre e demoni, e che porta progressivamente a trasfigurare l'opera in una ballata sulla musica nera. Un suggestivo vagabondare, insomma, che disegna una geografia storico-sociale, oltre che musicale, ricca di spunti. Un libro che non manca di tratteggiare le vite dei principali alfieri del blues - da B.B. King a Bessie Smith, da Buddy Guy a Elmore James - ma che racconta anche il double talk, la lingua "nascosta" con cui i neri parlavano per non farsi comprendere dai bianchi, e l'hoodoo, quell'insieme di credenze popolari e pratiche magiche o propiziatorie legato al mondo africano.
Buck Duane, abilissimo tiratore con una triste eredità di vendetta lasciatagli dal padre, è trascinato suo malgrado a uccidere un uomo. Il suo destino è segnato: deve fuggire, lasciare la sua fattoria, andare a ingrossare le file dei fuorilegge che spadroneggiano nel Texas. Ma Buck riesce nonostante tutto a non macchiarsi di altri delitti e a portare aiuto ai deboli e agli oppressi. La sua fama di tiratore implacabile gli procura una grande occasione: gli viene offerto di diventare segretamente un ranger per aiutare a sconfiggere la banda di banditi più pericolosa in circolazione: quella comandata dal terribile Cheseldine, personaggio dalla doppia vita. Buck Duane si impegna a fondo, rischia più volte la vita, viene ferito gravemente, ma ce la farà: completamente riabilitato, si conquisterà un avvenire onesto e una moglie straordinaria.
La paura mangia l'anima, dice un proverbio arabo. E Joey DePino ha molta paura: ha il vizio delle scommesse ai cavalli, ha perso il lavoro e si è indebitato con gente poco disposta a concedere dilazioni. Per uno che è nei guai New York non è certo la città ideale, ma Joey è disposto a tutto pur di non precipitare. David Sussman è un pubblicitario di successo, con un appartamento a Manhattan e una famiglia perfetta, ma anche lui ha molta paura. David ha scelto le avventure extraconiugali come rimedio alla classica crisi di mezza età. Peccato che la sua ultima preda, una orientale seducente ma con vaghe tendenze psicopatiche, abbia la pericolosa abitudine di prendere sul serio le promesse degli uomini. E David, in una notte, le ha promesso tutto.
Uno stile ironico e contraddittorio e una prosa delicata, a tratti esilarante, sono le cifre attraverso le quali Johannes Hösle ricostruisce la propria infanzia nel villaggio tedesco di Erolzheim: lo sguardo naif e infantile del piccolo Johannes coglie le prime avvisaglie della guerra, l'insinuarsi di un'ideologia che si oppone al cattolicesimo bigotto della comunità ristretta in cui vive ma sembra vestirne gli stessi caratteri di assolutezza e inquestionabilità, e riesce a vederne le incongruenze e le ipocrisie, esponendole al lettore con innocente irriverenza.