Machiavelli o Niccolò Machiavelli è stato testimone e partecipe di avvenimenti e di sentimenti che segnano la nascita del mondo moderno: il tempo delle idee razionali e laiche dell'Umanesimo, delle arti e del "libertinismo" del Rinascimento e di irrisolte contraddizioni religiose e ideologiche. Teorico di un sistema politico di governo fondato sulle "equalità" sociali e su magistrature stabili, e con il sogno di una Italia unita e di uno Stato-Principe promotore e difensore del "vivere civile", Machiavelli è stato osservatore attento e appassionato della "crisi italiana" tra il Quattrocento e il Cinquecento e anche protagonista perdente e profeta disarmato di una Italia dilaniata dai conflitti interni, divisa e terra di conquista. Lucio Villari affronta i momenti fondamentali del pensiero di Machiavelli, le scritture letterarie, la vicenda umana. Una narrazione nel drammatico scenario del Cinquecento fiorentino, italiano, europeo.
"Posa", "finzione", "provocazione", "teatro": ecco i termini associati per decenni al nome di Gabriele D'Annunzio. Con queste parole siamo stati abituati a descriverlo, così ci è sempre stato insegnato. Ma la suggestione della sua poesia, le imprese ardite e la retorica detta appunto "dannunziana" non sono sufficienti a svelare il segreto di una vita "inimitabile". Giordano Bruno Guerri ci conduce lontano da stereotipi, accompagnandoci nelle stanze folli e geniali della dimora dannunziana. Pagina dopo pagina, sfogliando il "libro di pietre vive" che il Vate ci ha lasciato, riscopriamo un uomo che fu seduttore e amante irresistibile, avvinto dal "bisogno imperioso della vita violenta, della vita carnale, del piacere, del pericolo fisico, dell'allegrezza". Grazie al diario (in gran parte inedito) di Amelie Mazoyer, ancella in servizio continuo che il Vate ribattezza Aélis, conosceremo Gabriele D'Annunzio uomo "intero". Geisha, complice e confidente, Aélis si contende il ruolo di preferita con l'elegante musicista Luisa Baccarà e con la cameriera Emilia. Aélis annota per lunghi anni tutto ciò che accade nelle stanze del Vittoriale, registrando ascese e cadute delle "badesse di passaggio": nobildonne, artiste, prostitute, semplici paesane o avventuriere; e un contorno di personaggi non secondari. Su tutto ciò, naturalmente lui, la sua grandezza di poeta e la sua strepitosa vitalità, fatta di genio e di cocaina, invenzione e di ironia: il suo essere un libertario e anarchico, modernizzatore e anticipatore.
Come può un romanzo cambiare il mondo? Invitando Claudio Magris e Mario Vargas Llosa a confrontarsi sulla loro idea di letteratura come "esperienza totale", Renato Poma, direttore dell'Istituto italiano di cultura a Lima, sottolinea il forte legame che unisce il premio Nobel peruviano e il più prestigioso intellettuale e scrittore italiano: entrambi credono che il principale compito della letteratura sia indagare quella terra misteriosa e intricata che è l'animo umano, nei suoi più arcani slanci e nelle sue contraddizioni, con l'intento di aiutarci a capire il caos in cui è immersa la nostra precaria esistenza. Secondo Vargas Llosa, infatti, un libro è veramente riuscito quando ci strappa dallo scorrere concitato delle nostre vite e ci trascina in un mondo dove la finzione appare più tangibile e reale della realtà stessa, e questo movimento di creazione e specchio ci permette di orientarci meglio e di capire qualcosa di più su noi stessi. Claudio Magris, dal suo punto di vista privilegiato di narratore di confine, ci mostra come la letteratura non sia altro che un luogo di mezzo, uno spazio aperto dove si incontrano la capacità creativa dello scrittore di inventare mondi e insieme la sua instancabile tensione verso la verità. In questo dialogo due dei più importanti intellettuali e scrittori del nostro tempo confessano il rapporto intimo e appassionato che li lega a ciò che hanno di più caro e che, in modo così decisivo, ha segnato le loro vite.
Con ritratti bizzarri e senza censure, da William Shakespeare a Thomas Pynchon, "Vite segrete dei grandi scrittori" risponde alle domande più spinose, quelle che i vostri insegnanti avevano il terrore di affrontare: cosa combinava Lewis Carroll con le ragazzine? J.D. Salinger beveva davvero la sua pipì? Quante donne - e uomini - si è portato a letto Lord Byron? Che rapporto aveva Jean-Paul Sartre con la mescalina?