Il libro espone in un linguaggio semplice e accessibile le problematiche sociali e gli aspetti culturali legati al fenomeno della devianza giovanile, attraverso una lettura sociologica, psicologica e giuridica. La famiglia, la scuola, il gruppo, il quartiere, la città, facendo da sfondo alle storie di tanti ragazzi, diventano essi stessi protagonisti. Perché un ragazzo 'normale' rapina e uccide; quanto dipende da lui, quanto dipende dagli altri; come è possibile aiutarlo; come è possibile recuperarlo; quale deve essere la giusta punizione; quale la valenza rieducativa del carcere.
L'autore, psicoanalista puro, si dedica da anni alla pratica con soggetti tossicodipendenti trattati in istituzione. Le terapie proposte si dividono tra modelli comunitari fondati sul lavoro pratico-manuale e percorsi misti, dove accanto alla disciplina del lavoro viene offerto un aiuto psicologico attraverso equipe di orientamento eterogeneo, formate da educatori e psicologi.