Il rapporto tra cristianesimo e filosofia è visto da tempo come un aspetto della più ampia interazione tra cristianesimo e cultura greco-romana, che in passato era stata interpretata in modo preconcetto da una parte e dall'altra. Gli studiosi della filosofia antica vedevano nel testo cristiano uno dei tanti testi da usare. Dall'altro lato, gli specialisti del cristianesimo antico si rifiutavano di vedere nei testi cristiani qualcosa di diverso dalla Sacra Scrittura, e ritenevano che eventuali elementi filosofici che vi si potessero rintracciare in realtà non dovessero essere tenuti in considerazione. In realtà le cose si rivelarono più complesse: è vero che pensatori cristiani non interessati alla tradizione di fede non esistettero, ma ve ne furono alcuni che non videro nella filosofia una contraddizione alla fede, e, per di più, ebbero una grande fama sia nella tarda antichità sia nel Medioevo. Per quale motivo? Le pagine di questo volume - riguardanti la teologia e la filosofia nella letteratura cristiana antica, da Gregorio di Nissa, Tertulliano e Marcione, a Claudiano, Gerolamo, Porfirio e Cirillo di Alessandria - sono destinate a comprendere e interpretare la relazione tra Scrittura e filosofia, intesa, quest'ultima, come elaborazione, attualizzata ai tempi e ai modi, dello stesso kerygma cristiano.
Tommaso Acerbis de Viani, meglio noto come Tommaso da Olera o Tommaso da Bergamo (1563-1631), appartiene alla eletta schiera degli umili asceti della riforma cattolica. Dapprima pastore di pecore, poi fratello laico cappuccino, adempì per tutta la vita all'incarico di "lavatore di scudelle" e frate questuante per i conventi del Veneto, del Trentino e del Tirolo. Semianalfabeta, dotato di doni profetici e taumaturgici, percorse la valle dell'Inn catechizzando contadini e potenti. Morì in odore di santità dopo un'esistenza trascorsa nell'adorazione di Cristo crocefisso e nella venerazione della Vergine. Nei suoi scritti ci ha lasciato un metodo completo per salire la "scala" che porta a Dio: un percorso che va dalla vita attiva alla purgativa e unitiva, attraverso le pratiche dell'orazione, della meditazione, fino ai gradi eminenti della presenza di Dio, delle estasi. Strumento privilegiato dell'ascesi è la via della croce, che fa giungere all'"amor puro, cordiale, filiale", a Dio, cui l'anima si unisce. L'edizione critica che qui si appronta consta di tre volumi e comprende, a eccezione delle lettere, tutti gli scritti del venerabile: nel primo si pubblica la duplice redazione della Selva di contemplazione, nel secondo le due versioni della Scala di perfezione, nel terzo compariranno altre operette ascetiche e i Concetti morali contro gli eretici.
I filosofi italiani e la Resistenzaa cura di Ilario Bertoletti- I. Bertoletti, Una "brigata kantiana" nella guerra civile- F. Lijoi, Pilo Albertelli. Un martire filosofo alle Ardeatine- F. Papi, Antonio Banfi. Resistere insegnandoR. Celada Ballanti, Alberto Caracciolo. L'eredità etico-religiosa della Resistenza- G. Cambiano, Pietro Chiodi. La Resistenza con i "banditi" sulle colline- G. Cerchiai, Eugenio Colorni. Fra politica e filosofia- G. Cotta, Sergio Cotta. La Resistenza Autonoma- D. Borso, Mario Dal Pra. Una via religiosa alla Resistenza- F. Minazzi, Ludovico Geymonat. Scegliere la ragione contro la barbarie nazifascista- F. Tomatis, Luigi Pareyson. Fra azionismo e filosofia della libertà- F. Minazzi, Giulio Preti. La Resistenza come rivolta etico-esistenziale- A. Franchi, Con Teresio Olivelli, Romeo Crippa e Alberto Caracciolo.