Il saggio di Hans Urs von Balthasar si inserisce con assoluta originalità nella letteratura critica dantesca, per la prospettiva globale in cui si pone il teologo svizzero. La Divina Commedia è analizzata nel suo significato di immagine del mondo che si pone sul crinale fra la cosmologia antica e medioevale e la nuova coscienza che l'uomo assume di sé, del proprio destino, della storia. Non soltanto l'autore articola il suo pensiero sullo sfondo della teologia e della letteratura cristiana antica, di cui dimostra una conoscenza eccezionale, ma si accosta alla Divina Commedia con la coscienza critica di un pensatore che ha assimilato le esperienze poetiche e letterarie della contemporaneità. Centro della meditazione, sorretta dalla costante citazione dei testi danteschi, è l'interpretazione dell'eros di Dante, el suo amore per Beatrice che, assunto in tutte le sue conseguenze spirituali, travalica i confini dell'umano ed immerge il poeta con la sua personalità nel mondo della comunione dell'uomo con la Trinità cristiana.
Hans Urs von Balthasar (1905-1988) è stato uno dei maggiori teologi del XX secolo. Presso la Morcelliana ricordiamo: Teologia della storia; Con occhi semplici. Verso una nuova coscienza cristiana; Gesù ci conosce? Noi conosciamo Gesù? E i cinque saggi teologici Verbum Caro, Sponsa Verbi, Spiritus Creator, Lo Spirito e l'istituzione, Homo creatura est.
DESCRIZIONE: Forse a nessun teologo del secolo XX può essere applicato, come a Hans Urs von Balthasar, l’appellativo di "cattolico" nel senso etimologico del termine. Chiunque, infatti, accosti la gigantesca produzione del teologo svizzero avverte che in essa convergono musica e poesia, letteratura e filosofia, riflessione teologica e mistica, passione "pastorale" e giudizio critico sulle mode, difesa e relativizzazione dell’istituzione ecclesiastica. Addentrarsi nella piena travolgente del suo pensiero comporta coraggio e produce smarrimento: si pensa di averlo afferrato e ci si trova portati altrove. Non è un caso che, di quando in quando, Balthasar abbia sentito il bisogno di tracciare il percorso del suo itinerario intellettuale, quasi a far ritrovare la strada a chi aveva la sensazione di essersi perduto nella sovrabbondanza del suo dire. Voleva farsi trovare, lui che vitalmente mostrava di seguire vie misteriose per la generalità degli osservatori. Biografia e teologia si intrecciavano, diventando coagulo di rivoli provenienti da lontane inattese sorgenti. Troppo complesso – o completo? – per essere afferrato e rinchiuso in schemi precostituiti, quasi specchio della realtà trascendente della quale voleva far percepire la forma, quella che appare agli occhi semplici, gli unici in grado di cogliere la bellezza dell’amore in Colui che non ha più bellezza né splendore.
(Giacomo Canobbio)
L'Autore, scrittore e teologo, è direttore della rivista «Communio» e curatore delle Opere di Hans Urs von Balthasar (Jaca Book).
Il testo, proposto in una nuova edizione coedita con Jaca Book, è un classico della teologia del Novecento. Hans Urs von Balthasar vi esprime i fondamenti della dottrina cristiana.