Un ritratto di san Francesco scritto da un maestro della spiritualità del '900. Ne emerge un'immagine di Francesco, della sua santità, come modello di fede per le inquietudini dell'uomo contemporaneo: un Francesco disegnato con lineamenti vigorosi, al di là di talune diffuse presentazioni di maniera. In brevi e affascinanti pagine, Guardini guida il lettore alla scoperta del mondo di san Francesco: la sua Assisi, il "Cantico", l'amore per Dio e le creature.
Fondazioni, scissioni, decadenze e riforme si intrecciano nella storia degli ordini religiosi medievali. L'autore - tra i maggiori specialisti - indaga le motivazioni e gli impulsi di tali processi dalla Tarda Antichità fino all'inizio dell'Età Moderna. Descrive da una nuova prospettiva i più importanti elementi strutturali della vita comunitaria - il diritto e l'organizzazione, il contesto sociale, l'istruzione e la spiritualità, le consuetudini della quotidianità e i fondamenti economici -, mettendo in luce quanto il mondo delle comunità religiose sia stato una forza propulsiva per lo sviluppo culturale della Cristianità occidentale.
La direzione spirituale rappresenta un aspetto fondamentale della storia del cristianesimo: il percorso verso la perfezione, inteso non tanto dal punto di vista teologico, dogmatico e sacramentale, ma come risultato di un rapporto vivo, pratico e concreto tra maestro spirituale e discepoli, che comprende apprendimento, formazione, trasmissione dei contenuti religiosi, elaborazione di modelli di comportamento e loro interiorizzazione, rapporto fra norme e libertà interiore. Se il fenomeno trova la sua istituzionalizzazione nell’età della Controriforma come strumento primario del controllo delle coscienze e di imposizione di comportamenti codificati questa Storia della direzione spirituale vede nella ricerca della perfezione sotto una guida già esperta, una pratica di lunghissimo periodo da indagare nelle sue concrete dimensioni storiche, antropologiche, sociali e intellettuali. Il medioevo, sulla base di questa impostazione, si è presentato come una “sfida”: non più periodo in cui cogliere gli “antecedenti” di una pratica teologicamente sistematizzata, ma l’ambito storico in cui sforzarsi di “inseguire” le tracce, “fiutarne”, per così dire, la presenza nelle testimonianze, individuando le forme molteplici e diversificate del rapporto fra “maestro” e “discepolo”. Il volume propone un’esplorazione nelle fonti alla ricerca di nuovi luoghi e nuovi protagonisti: la realtà monastica, poi gli ordini mendicanti, come pure le confraternite laiche, gli spazi pubblici e quelli domestici. Il medioevo si presenta come l’epoca nella quale, più che in ogni altra, la varietà di declinazioni del fenomeno permette di individuare dislivelli sociali e culturali, differenze di status (monaci, chierici, laici, e, all’interno del laicato, di condizione sociale) e di genere (uomini e donne), e di cogliere la dialettica fra persistenze e innovazioni.
COMMENTO: L'opera in tre volumi Storia della direzione spirituale, curata da Giovanni Filoramo, si conclude con la pubblicazione di quest'ultimo volume dedicato alla direzione spirituale in età medievale e curato da Sofia Boesch Gajano.
Saggi di: S. Boesch Gajano - S. Pricoco - L. Lazzari - R.M. Parrinello - V. von Falkenhausen - U. Longo - L. Moulinier Brogi - C. Leyser - M. Cristiani - R. Savigni - C. Frova - M. Garzanti - S. Vecchio - R. Michetti - A. Tilatti - A. Benvenuti - P. Jiménez Sachez/B. Brouns - M. Benedetti - I. Gagliardi - S. Spanò Martinelli.
LA CURATRICE Sofia Boesch Gajano ha insegnato Storia medioevale nelle Università di Siena, L’Aquila, Roma Tre. È Presidente dell’Associazione Italiana per lo studio della santità, dei culti e dell’agiografia e del Centro Europeo di Studi Agiografici. È direttore responsabile della rivista «Sanctorum» e membro della direzione di «Quaderni Storici» e di «Società e storia». Tra le sue pubblicazioni: Agiografia altomedievale, Il Mulino, Bologna 1976; La santità, Laterza, Roma-Bari 1999; Gregorio Magno. Alle origini del medioevo, Viella, Roma 2005; (in collaborazione) Storia della santità nel cristianesimo occidentale, Viella, Roma 2005. Presso la Morcelliana ha curato, con Enzo Pace, Donne tra saperi e poteri nella storia delle religioni, 2007.
Il volume parte dall'analisi del concetto di discrezione, che è alla base dell'istituto della direzione spirituale, per individuare caratteri e forme di una pratica dalle complesse implicazioni teoriche, che nel periodo dell'età moderna esce dai confini dei chiostri e delle confraternite e raggiunge progressivamente i singoli fedeli, fino a divenire nel corso dei secoli XVIII e XIX esercizio così generalizzato da sovrapporsi al sacramento della confessione. Nella letteratura spirituale il termine latino "discretio" ha valenza di categoria cognitiva e di categoria etica, e assume tanto il significato di discernimento tra il vero e il falso quanto quello di virtù regia, o mediana, che conduce alla perfezione; essa ha quindi rilievo non soltanto in rapporto alla coscienza individuale, ma anche in relazione alle attività interpersonali e di governo. Nella cultura religiosa della fine del medioevo la discretio spirituum diviene elemento fondante del percorso mistico e la prudenza che l'accompagna rappresenta la virtù privilegiata per acquisire un comportamento devoto; allo stesso modo nella cultura moderna la discrezione è virtù emblematica della civiltà di corte e della civiltà delle buone maniere, così come la simulazione e la dissimulazione sono comportamenti etici che hanno valenze molteplici tanto sul piano religioso che su quello sociale.