Il volume dedicato agli studi danteschi, che completa, in prima edizione mondiale, la pubblicazione dei testi dedicati a Dante. - I saggi si soffermano sui momenti chiave della Divina Commedia - Virgilio, la figura dell'Angelo, Beatrice, i Santi ecc. - che fanno di Guardini uno dei maggiori interpreti di Dante. - L'Opera Omnia di Guardini, iniziata nel 2005, presenta volumi inediti, con apparati critici.
Editorial / Editoriale (William A. Tooman) Theme Section / Sezione Monografica The Temple Scroll (11Q19). Papers Presented at the Society of Biblical Literature International Meeting, St Andrews, July 7-11, 2013. - Lawrence H. Schiffman, The Temple Scroll between the Bible and the Mishnah - Corrado Martone, Authority and Text in the Temple Scroll - Hannah K. Harrington, Leniency in the Temple Scroll's Purity Law? Another Look Articles / Articoli - Rivka Nir, Did Adam and Eve Have Sex Before Entering the Garden of Eden? Rethinking Jubilees 3:6-12 - Angela Kim Harkins, A Fitting Inheritance for Job's Daughters in the Testament of Job - Paola Mollo, Did It Please God to Kill Them? Literary Comparison between the Birth Accounts of Samson and Samuel - Andrew B. Perrin, Another Look at Dualism in 4QVisions of Amram - Eyal Regev, Prayer Within and Without the Temple. From Ancient Judaism to Early Christianity.
SOMMARIO
ALESSANDRO SAGGIORO, Editoriale
GIULIA SFAMENI GASPARRO, EASR Conference. Introduction
SEZIONE MONOGRAFICA / THEME SECTION
Raffaele Pettazzoni, i suoi interlocutori e le religioni dei mondi lontani
Raffaele Pettazzoni, his interlocutors, and the religions of distant worlds
- GIOVANNI CASADIO, Introduzione: Raffaele Pettazzoni a cinquant’anni dalla morte
- MARIO GANDINI, Il Fondo Pettazzoni della Biblioteca comunale “G.C. Croce” di San Giovanni in Persiceto
- PAOLA SOFIA BAGHINI, Ernesto Buonaiuti e Raffaele Pettazzoni. Alcune lettere inedite, 1916-1930
- ALBERTO LATORRE, La Storia delle Religioni tra «ragioni di prudenza» e ragion di Stato. Uno spaccato della ricerca storico-religiosa al tempo del fascismo e della reazione anti-modernista nella corrispondenza di Israel Zoller con Raffaele Pettazzoni
- GÉRARD CAPDEVILLE, Pettazzoni, Leland e gli Etruschi
- VALERIO S. SEVERINO, Le mur de la laïcité (1961). Histoire des religions et sécularisation de l’histoire en Italie
- FABIO SCIALPI, Raffaele Pettazzoni e le religioni indiane
- MUSTAFA ALICI, The Idea of God in Ancient Turkish Religion according to Raffaele Pettazzoni. A Comparison with the Turkish Historian of Religions Hikmet Tanyu
- SERGIO BOTTA, Le religioni della Mesoamerica nell’opera di Raffaele Pettazzoni
SAGGI / ESSAYS
- CARMINE PISANO, Hermes “dio dell’albero” tra documentazione micenea e tradizione greca
NOTE / NOTES
- ROBERTO ALCIATI, Modernismo fra archivi e riviste. In margine ad alcune pubblicazioni recenti
- GILBERTO MAZZOLENI, Tra omologazione e nuovi etnicismi
- MAURIZIO ZERBINI, A proposito di una recente edizione di testi agiografici
DESCRIZIONE: Se volessimo rappresentare in un grafico gli echi e i temi biblici nella letteratura dall’Illuminismo al Decadentismo, ci accorgeremmo subito dell’impossibilità di tracciare una linea retta o abbastanza regolare, ma piuttosto dovremmo seguire una curva oscillante fra le depressioni delle stagioni di egemonia laica, nell’età giacobina e in quella positivistica, e le alture di risorgente religiosità, dal fervore romantico allo spiritualismo decadente, con i vertici toccati da Manzoni, in prosa e in versi, campione capace da solo di tener testa alla folta e valente schiera della parte avversa, da Foscolo a Carducci. L’irregolarità della linea è poi accentuata da autori che assumono una posizione aconfessionale, quando non polemica, ma che sono nutriti di letture scritturali e dialogano con l’agiografia.
Emerge in molti autori della seconda metà dell’Ottocento una perdurante forma mentis cristiana, con le debite conseguenze anche sul piano del linguaggio: prima di sposare una visione immanentistica, questi scrittori non escludono a priori la lettura e il dialogo con le Sacre Scritture. Una lettura della Bibbia i cui riflessi diversamente si scorgono nelle opere di Alfieri, Parini, Leopardi, Belli, Verga, Pascoli.
Tessere, queste, che potranno arricchire il mosaico delle riscritture del sacro che in questo libro presenta già una fisionomia tutt’altro che vaga o scontata.
COMMENTO: Da Alfieri a Pascoli, a Leopardi, a Manzoni, a Monti, a Verga un'analisi originalissima della presenza della Bibbia negli autori dell'Ottocento italiano.
PIETRO GIBELLINI insegna Letteratura italiana all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Filologo e critico, ha curato vari classici italiani (fra cui l’edizione critica dell’Alcyone di D’Annunzio (Mondadori 1988); fra i suoi volumi critici ricordiamo Logos e mythos (Olschki 1985) e Il calamaio di Dioniso (Garzanti 2001). Per la Morcelliana ha pubblicato La parabola di Renzo e Lucia (1994) e ha diretto Il mito nella letteratura italiana (5 voll. 2003-2009).
NICOLA DI NINO collabora con i Dipartimenti di Italianistica di Ca’ Foscari e della Columbia University. Oltre a scrittori dell’Otto e del Novecento, ha studiato la letteratura romanesca, pubblicando il poema di Giuseppe Carletti, L’incendio di Tordinona (Il poligrafo 2005), la monografia Giuseppe Gioachino Belli poeta-linguista e il Glossario dei Sonetti di G.G. Belli e della letteratura romanesca (ivi 2008).
Sommario: Bertoletti I., Lo Stato liberale secolarizzato e il pluralismo religioso; Celada Ballanti R., Leibniz. Teodicea della storia e storiografia; Ghia F., Lessing. Le "linee curve" della storia tra Provvidenza e teodicea: Tonelli I., Spinoza. "L'antico Dio vive ancora". L'interpretazione di Friedrich Nietzsche; Ghia F., Max Weber. La teodicea come risposta religiosa alla disuguaglianza; NUTI A., Simone Weil. Il problema del male; Porzio E. M., John Hick. La teodicea come "formazione delle anime". Note e rassegne: Canobbio G., Sullo Straniero; Caberlin F., La Grande Guerra tra mito e storiografia; Vercesi M., Oracoralità in Biagio Marin.
Comitato scientifico: Jean-Louis Charlet (Université de Aix-en-Provence/Marseille), Giovanni Cipriani (Università di Foggia), Joy Connolly (New York University), Ingo Gildenhard (Cambridge University), Monique Goullet (LAMOP - Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne), Antonio La Penna (Università di Firenze), Michèle Lowrie (University of Chicago), Gabriella Moretti (Università di Trento), Laurent Pernot (Université de Strasbourg), Gianna Petrone (Università di Palermo), Giovanni Polara (Università di Napoli "Federico II"), Gianpiero Rosati (Scuola Normale Superiore, Pisa), Hermann Walter (Universität Mannheim), Tim Witmarsh (University of Oxford).
La natura e l'umano. Quale rapporto? a cura di Ennio De Bellis Presentazione di Francesco Totaro, La natura e l'umano: quale rapporto? Introduzione di Ennio De Bellis Parte prima Carlo Cirotto, L'editing genetico e l'idea di natura umana in biologia Adriano Fabris, L'orizzonte umano nell'epoca della rivoluzione digitale Paolo Gamberini, Natura oltre l'antropocentrismo Barbara Henry, Postumanesimo, transumanesimo, umanesimo digitale. Le ragioni di una necessaria chiarificazione concettuale Mario Micheletti, Natura e naturalismo nella visione dell'umano: un approccio critico . Il "ritorno del soggetto" Parte seconda Sezione A Natura, cultura, persona umana, norma, ecologia integrale, teologia Giovanni Bombelli, Natura e persona. Decentramento antropologico tra istanze "neoumaniste" e proiezioni etico-politico-normative Ennio De Bellis, L'idea di natura per l'uomo. Causalità e ontologia nella riflessione fra XV e XVI secolo Giovanni Salmeri, La teologia ha bisogno di un'idea di natura? Leopoldo Sandonà, Ecologia umana e integrale. Possibili intrecci con alcune figure della contemporaneità filosofica Marcella Serafini, L'umano come natura e trascendenza. Il rapporto uomo-natura alla luce di una ecologia integrale in prospettiva francescana Stefania Zanardi, Natura e uomo nella riflessione di Ralph Waldo Emerson Sezione B Umano, neuroscienze, intelligenza artificiale, filosofia della vita, critica del riduzionismo Michele Indellicato, Ripensare l'umano e le neuroscienze. Linee di una prospettiva olistica Markus Krienke, Individuum est ineffabile. Perché la "singolarità" resterà un'utopia Andrea Lavazza, Le neuroscienze e la "vera" natura dell'umano Flavia Silli, L'attualità dell'anti-riduzionismo bergsoniano nella tematizzazione del rapporto uomo-natura Daniela Verducci, La natura umana nella fenomenologia della vita di A.-T. Tymieniecka. Oltre la filosofia dell'essere Sezione C Tecnica, agire umano, polisemia e dinamismo della natura, etica Francesco Botturi, Tecnica, natura e desiderio Calogero Caltagirone, L'azione come "tra-termine" della relazione natura e persona Angelo Marchesi, L'umano di fronte alla "natura" Donatella Pagliacci, L'essere naturalmente artificiale. Il contributo dell'antropologia filosofica Mario Pangallo, La natura dell'uomo tra permanenza ontologica e contingenza storico-esistenziale Sezione D Relazione, intenzionalità metafisica, umanesimo del limite, paideia Giuseppe Bonvegna, La natura umana nell'era della seconda globalizzazione. L'autobiografia di Robert Spaemann Giuseppe Goisis, Padroni e possessori della natura? Mino Ianne, "Calcolare" e "ricercare". Nuances multifocali della personalità umana in Archita da Taranto Umberto Regina, Per un umanesimo esistenziale. Leopardi Damiano Simoncelli, Natura è relazione. Sul concetto di natura umana in Tommaso d'Aquino Sezione E Politica, eguaglianza, autonomia, critica del dominio Matteo Negro, Natura, eguaglianza e diseguaglianze Silvia Pierosara, L'idea di natura umana attraverso la lente dell'autonomia Cristina Rossitto, Il carattere dinamico della natura umana nella Politica di Aristotele Giovanni Turco, Prassi, natura e società. L'impostazione di Richard Rorty Simona Langella, Fra parate e colpi di fuetto. Vitoria e la teoria aristotelica della schiavità naturale
Questa nuova edizione della "Storia della letteratura cristiana antica", riveduta e ampliata, intende mettere in rilievo precipuamente gli aspetti letterari che caratterizzano gli scritti dei primi secoli cristiani e che spesso vengono trascurati dalle analoghe opere esistenti. La produzione letteraria cristiana è stata considerata quasi sempre o come strumento per la storia della Chiesa antica o come aspetto particolare della storia del pensiero patristico. Quest'opera, invece, vuole considerare l'insostituibile apporto che il cristianesimo ha arrecato alla formazione della cultura occidentale. Il termine "cultura" deve essere inteso in senso lato, e non esclusivamente come se si identificasse con i raggiungimenti artistici; essa comprende il pensiero, le problematiche, le soluzioni che l'antico cristianesimo produsse e visse al proprio interno. In tal modo si recupera, pur osservandola in un suo ambito specifico, la peculiarità del messaggio evangelico, che costituisce il nucleo insostituibile di ogni forma letteraria cristiana. Antichi e nuovi contemporaneamente furono i contenuti e i generi di questa letteratura, che costituì il passaggio dalla civiltà antica a quella medievale.