Ne "Il ritorno di don Chisciotte", Chesterton trasforma un bibliotecario nella riedizione del don Chisciotte di cervantesiana memoria, regalando, a questo nuovo paladino dell'idealismo e dell'altruismo, una simpatia che il personaggio di Cervantes non ebbe. Lo seguirà nel suo peregrinare la personificazione dell'uomo altruista, Douglas Murrel, novello Sancho Panza e straordinario personaggio letterario. Michael Herne è il bibliotecario di Seawood Abbey, dimora da lord Seawood. Quando Olive Ashley decide di mettere in scena la commedia Blondel il Trovatore, il timido bibliotecario è coinvolto nella piece teatrale. Inizialmente l'insicuro bibliotecario si dimostra refrattario al gioco delle parti, ma rimane poi vittima delle suggestioni della commedia. Capisce quindi d'aver trovato nel ruolo recitato il suo vero io. Rifiuta così di togliere il costume di scena, muovendosi e pensando come un uomo medioevale.
La sfera e la croce è un romanzo stupefacente, che affronta con ironia l'eterna dialettica tra fede e razionalismo. Straordinari i protagonisti, a iniziare dal professor Lucifero, che solca veloce i cieli sul suo veliero d'argento, accompagnato dall'eremita Michele, che gli ricorda, con dolore per le sue demoniache orecchie, quanto sia necessario all'uomo il libero arbìtrio. Sulla terra, invece, il duello tra il misticismo e il razionalismo ateo è nelle mani dell'Highlander Evan Mac Jan e del giornalista James Turnbull, che si sfidano tra le pagine del libro a un duello senza fine. Invano i vari personaggi, incontrati nel corso della loro fuga dal potere, tentano di dissuaderli dal portare a compimento lo scontro. Allo stesso scopo Lucifero offrirà loro la vittoria, ma vistosi rifiutare l'offerta li farà rinchiudere in un manicomio insieme a Michele, emblema dell'uomo toccato dalla grazia di Dio. Sarà proprio lui, superando le infernali fiamme di un incendio, a rivelare a Mac Jan e Turnbull il senso stesso del loro duellare, conducendoli ad abbandonare il reciproco fanatismo. Lo scrittore trasforma il romanzo in una lezione di vita, che suggerisce all'uomo di accettare la fede (la croce) al pari della logica (la sfera), perché entrambe consentono di trovare la risposta che rivela la presenza di Dio.
L’incredulità di padre Brown è la terza antologia dedicata alle avventure di padre Brown. Il libro esce nel 1926, a quindici anni di distanza da Il candore di padre Brown. L’aspetto esteriore del pretino, in questi otto nuovi racconti, è lo stesso. Cappello rotondo e ombrello non mancano mai, ma lui si è però fatto meno impacciato, meno goffo. È diventato anche più impaziente e nei suoi discorsi va subito al sodo, senza troppe reticenze. Questo non perché il personaggio sia invecchiato, ma semplicemente perché di mezzo tra questi due libri c’è stata la catastrofica Prima Guerra Mondiale, che ha profondamente cambiato lo scenario in cui si muove il nostro eroe. La gente intorno a lui è confusa, ansiosa e profondamente ferita. Ad avanzare sul mondo è un nuovo mostro, il neopaganesimo, e il colpevole di tutto ciò, per Chesterton, è soprattutto uno: l’America.
Gli otto racconti presenti nell’antologia sono: La resurrezione di padre Brown, La freccia del cielo, L’oracolo del cane, Il miracolo della mezzaluna, La maledizione della croce d’oro, Il pugnale alato, Il destino dei Darnaways e Lo spettro di Gideon Wise.
I racconti gialli di padre Brown sono tra i più conosciuti e apprezzati dagli appassionati del genere poliziesco, per la loro intelligenza e carica di umanità. Nuova traduzione.
Il candore di padre Brown è l'antologia che raccoglie i primi 12 racconti delle avventure dell'umile e goffo prete cattolico della contea inglese dell'Essex. Apparentemente innocuo, padre Brown, che appare per la prima volta sulla scena del giallo poliziesco nel 1910, è dotato invece di uno straordinario acume e di rara intelligenza. Il piccolo prete non sembra, a un primo sguardo, avere la stoffa del grande investigatore. Si presenta infatti vestito di nero, con un cappello a larghe falde, con un ombrello che perde continuamente, "con il viso tondo e inespressivo e gli occhi slavati come il mare del Nord". Conoscendo però, per sua attitudine 'professionale' e per inclinazione personale, i drammi della vita e il genere di uomini pronti a farsi attrarre dal Male, riesce a svelare con la forza della Fede e della Speranza i più oscuri e arditi crimini. Questo personaggio letterario, che fu ispirato allo scrittore da un vero prete, l'irlandese padre O' Connor, con umiltà e raziocinio osserva ogni dettaglio utile a incastrare il colpevole, spesso spingendolo a consegnarsi alla giustizia. Tra le sue più famose conversioni, la più clamorosa è quella del ladro gentiluomo Flambeau, il quale, abbandonata l'arte del furto per indossare i panni più tranquilli dell'investigatore, diventa grande amico di padre Brown, accompagnandolo in molte delle sue straordinarie avventure.