"La strada. Prima di tutto, la strada… La strada è un percosso iniziatico, un itinerario ascetico. Non a caso, il simbolo più appropriato è il Labirinto. La strada ti prende, ti irretisce, ti cambia. Essa stessa è traguardo, essa stessa è fine… La strada è il caldo afoso della Meseta e la pioggia del Cantabrico, è il vento che ti entra nelle ossa… è il sorso di vino e il boccone di formaggio mandati giù camminando, è la preghiera che ti sale da dentro e che ti si arresta a fior di labbra…
Questo è un libro, a modo suo, molto umile ma anche molto ambizioso… Portate dunque con voi questo libro, nella vostra sacca di pellegrini segnata dalla vieria atlantica. E apprestatevi a un'esperienza che durerà qualche giorno, o magari alcune settimane, e che poi vi accompagnerà per sempre. Ultreja!"
Lungo i sentieri del sacro, dei castelli e delle acque.