Pubblicato in forma anonima nel 1764, "Dei delitti e delle pene" di Cesare Beccaria rappresenta una tappa essenziale nell'evoluzione del diritto sostanziale e processuale penale, tanto da far considerare il suo autore uno dei fondatori della scienza della legislazione. Seguita in questa edizione dal famoso Commento di Voltaire, l'opera viene presentata da Roberto Rampioni, noto avvocato penalista italiano. Il merito di Beccaria consiste nell'aver condensato in modo organico e completo in questo piccolo rivoluzionario opuscolo tutte le critiche maturate nell'alveo del pensiero illuminista contro gli eccessi e gli orrori del pensiero inquisitorio del tempo, in particolare la tortura e la pena di morte. Le cronache giudiziarie dei nostri giorni ci rendono consapevoli della straordinaria attualità dell'insegnamento autenticamente "liberale" di Beccaria.
L'amicizia, dopo la sapienza, è per Cicerone il più prezioso tra i beni umani. Quel sentimento limpido e disinteressato che non nasce dalla ricerca dell'utile, ma da un'inclinazione assolutamente naturale che unisce due o più uomini, diviene la più nobile delle coesioni quando si allarga alla sfera pubblica e favorisce così il bene dello Stato. La sua più autentica e felice manifestazione è proprio in quella concordia sociale e civile che è alla base della moralità della cittadinanza e della forza di una repubblica. A distanza di duemila anni, un testo di sorprendente attualità.
Pubblicati postumi, questi 38 stratagemmi di Schopenhauer rappresentano un utile strumento per trasformare qualsiasi disputa in una vittoria. Non importa se l'opinione professata sia giusta o sbagliata, vera o falsa: esistono modi precisi per ribaltare le discussioni e superare dialetticamente chiunque. Sono precetti di immediata applicabilità, quasi i princìpi di una scienza, e spaziano dalla nobile disamina delle parole dell'avversario fino ad astuzie retoriche in grado di sgretolare le certezze di chi ci fronteggia: sfruttare i pregiudizi altrui, generalizzare e banalizzare, ritorcere le contraddizioni (oggettive e soggettive), suscitare nell'avversario la confusione con domande inaspettate o l'ira con affermazioni provocatorie, proporre in tono denigratorio l'opposto della propria tesi al solo scopo di evidenziarne l'assurdità, fino a spingersi all'estremo dello sproloquio privo di senso o dell'offesa diretta, pur di ricacciare indietro l'oppositore.
Contiene la descrizione fantastica di un paese ideale, che ha fatto sognare per secoli intellettuali di ogni tendenza. Oggi, dopo l'esito disastroso dei totalitarismi europei, l'illusione di Thomas More suscita perplessità. Nella società da lui descritta tutti vestono casacche identiche, vivono in appartamenti rigorosamente uguali, mangiano in mense comuni, non praticano il sesso fuori del matrimonio né svaghi che non siano "utili o educativi". Un modello di felicità che, dopo aver ispirato generazioni di sognatori, appare rievocare tanti fantasmi.