La città di Roma è la capitale più verde d'Europa. Il nuovo Piano Regolatore della città, recedentemente approvato, all'interno del quale è stata definita anche la Rete Ecologica cittadina, ha protetto, in tal modo, un articolato sistema di comprensori, di importanza naturalistica, agricola e ricreativa, che include un complesso di aree verdi (quali ville storiche, giardini e viali alberati), golene fluviali (quali quelle del Tevere, dell'Aniene e dei fossi loro affluenti) e zone agricole. Queste aree, che nel loro complesso coprono una superficie di 86.000 ettari, rappresentano il 67% dell'intero territorio del Comune di Roma. All'interno di questa Rete Ecologica cittadina, le aree naturali protette svolgono un ruolo predominante nelle politiche ambientali della città. Si tratta di ben 19 aree protette terrestri (nonchè di una riserva marina) localizzate per lo più nella fascia urbana, ma che spesso si incuneano fin nelle zone più centrali della città, e che nel loro complesso ricoprono una superficie totale di oltre 40.000 ettari. Un patrimonio ambientale di enorme valore, costituito dalle riserve e dai parchi naturali, al cui interno le preesistenze archeologiche, i monumenti, le ville, e i casali rappresentano solo una parte della ricchezza, poiché il vero tesoro sono gli habitat di particolare valore naturalistico e l'enorme varietà di ambienti naturali che fanno della capitale una delle città più ricche in termini di biodiversità.
Il volume raccoglie interessanti racconti ricchi di curiosità, aneddoti e storielle sulla Roma dell'Ottocento, fino a Pio IX, l'ultimo papa-re della sua storia. Roma papalina, un po' città e un po' campagna, la vecchia aristocrazia fuori dal tempo e la plebe scannata di soldi. Roma bacchettona e blasfema, rugantina, alquanto illetterata ma intelligente e sveglia, "leticosa ma amica de l'amichi, casinara, caciarona, mammarola der còre de mamma e der còre de Roma", noncurante delle norme però rispettosa della Madonna de Noantri, delle feste comandate e delle buone abitudini, la pennichella, l'abbuffata, l'ottobrata, la saggezza di non fare oggi quel che potresti fare domani sai mai che domani non ci sia più bisogno che tu lo faccia. Roma superstiziosa e fatalista e che "Iddio ce la mandi bbona".