Parole rivelatrici che manifestano la piena consapevolezza di don Stefano che i tesori attinti dalla vita quotidiana non vanno solo custoditi e ammirati, ma vanno anche fatti risplendere e fruttificare. Soprattutto quando si tratta non di beni materiali, ma di beni relazionali. La vera ricchezza non risiede tanto nel denaro, nell’argento e nell’oro, ma nella comunicazione delle esperienze di vita. Una verità tanto più vera se si considera che tra i sacerdoti vige una “fraternità sacramentale”, un vincolo sancito dalla grazia dell’ordinazione e non solo dalla relazione interpersonale.