Quale ideale convocazione in vista del Convegno Ecclesiale di Verona nell'ottobre del 2006, questa lettera della Commissione Ep. Cei per il laicato, rivolta appunto ai fedeli laici, vuole essere un'occasione per verificare se e in quale misura i cristiani siano oggi presenti e incisivi nel mondo contemporaneo come "testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo", tema appunto del Convegno.In una stagione di grandi cambiamenti come la nostra, i Vescovi italiani sentono il bisogno di richiamare i fedeli laici a prendere coscienza della loro missione di essere fermento cristiano della società. Soprattutto desiderano condividere con i laici l'esigenza e il desiderio di "rimetterci per strada e portare l'annuncio di Gesù Risorto alla gente che vive accanto a noi, camminando con loro, cogliendone le istanze più profonde e le domande sul senso della vita e della morte, sul bene e sul male?".
Esortazione apostolica di Paolo VI, pubblicata a dieci anni dalla chiusura del Concilio Vaticano II, al termine dell'Anno Santo del 1975. La riflessione del Papa si dipana tra il significato, il contenuto, le vie, i destinatari e lo spirito dell'evangelizzazione. L'invito forte ad ogni uomo e donna, è quello di essere ministri del Vangelo con la propria vita, perché avendo ricevuto per primi la gioia del Cristo, la mettano in gioco per l'annuncio del Regno. "L'impegno di annunziare il Vangelo agli uomini del nostro tempo animati dalla speranza, ma, parimenti, spesso travagliati dalla paura e dall'angoscia, è senza alcun dubbio un servizio reso non solo alla comunità cristiana, ma anche a tutta la comunità. Di qui il dovere di confermare i fratelli, che noi abbiamo ricevuto dal Signore con l'ufficio di Successore di Pietro, e che è per noi un «assillo quotidiano», un programma di vita e d'azione, e un impegno fondamentale del nostro pontificato; questo dovere ci sembra ancora più nobile e necessario allorché si tratta di incoraggiare i nostri fratelli nella missione di evangelizzatori, affinché, in questi tempi d'incertezza e di disordine, essi la compiano con amore, zelo e gioia sempre maggiori".
Il documento raccoglie la sintesi della riflessione fatta dai Vescovi di tutto il mondo, riuniti nella XIV Assemblea generale ordinaria del Sinodo, sul tema "La vocazione e la missione della famiglia nel mondo contemporaneo", sintesi consegnata a Papa Francesco per la redazione del documento finale. Il tema della famiglia, di grande attualità, in queste settimane ha richiamato in modo particolare l'attenzione dei media su diversi aspetti, fra cui l'ammissione dei divorziati risposati ai sacramenti, in particolare alla Comunione, la questione delle convivenze e la posizione della Chiesa nei confronti delle persone omosessuali. Il testo è suddiviso in tre parti, ognuna a sua volta suddivisa in quattro capitoli: I Parte. La Chiesa in ascolto della famiglia: rivisita il contesto antropologico, culturale ed economico in cui la famiglia vive oggi, considerando vari aspetti della vita quotidiana, compresi temi molto cari a Papa Francesco, come l'equità, la povertà, l'ecologia in rapporto alla famiglia. II Parte. La famiglia nel piano di Dio: esplora l'ordinamento famigliare nella storia della salvezza, nel Magistero della Chiesa, nella tradizione cristiana, in rapporto alla Chiesa. III Parte. La missione della famiglia: ribadisce i temi essenziali della formazione, generatività, educazione, accompagnamento pastorale, evangelizzazione. Conclude la richiesta da parte dei Vescovi a Papa Francesco di un documento sulla famiglia e la preghiera alla Santa Famiglia...
Questa importantissima Nota pastorale della CEI, sulla scia degli orientamenti pastorali Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia, ridefinisce il volto missionario delle parrocchie. Nella prima parte, che ha carattere introduttivo, viene delineato il contesto missionario delle indicazioni pastorali proposte in seguito, tenendo presente e rispondendo al cambiamento culturale in atto, di cui sono evidenziati alcuni fenomeni specificamente legati alla parrocchia. La seconda parte, invece, è dedicata a illustrare le valorizzazioni e le scelte ritenute più significative, raccolte per ambiti. In modo particolare si insiste sull'itinerario di iniziazione cristiana, considerato sia in rapporto ai fanciulli sia in rapporto agli adulti. Al vertice del cammino di iniziazione sta l'esperienza eucaristica della parrocchia nel giorno del Signore. Le parrocchie sono invitate soprattutto a farsi carico della situazione degli adulti, con particolare attenzione alla famiglia, al lavoro, al riposo. Ampio spazio viene dato alla cosiddetta "pastorale integrata".
La situazione attuale, per non pochi versi inedita, interpella la Chiesa a procedere a una revisione della pastorale della terza e quarta età. La ricerca di forme e metodi nuovi e l'elaborazione di percorsi pastorali radicati nel terreno della difesa della vita, del suo significato e del suo destino sembrano infatti una condizione imprescindibile per spronare gli anziani a portare il loro contributo alla missione della Chiesa e per aiutarli a trarre particolare giovamento spirituale dalla loro attiva partecipazione alla vita della comunità ecclesiale. Il presente documento, redatto dal Pontificio Consiglio per i Laici, alla luce di quanto sopra menzionato, intende offrire uno stimolo alla riflessione e all'impegno di quanti lavorano nel campo.
Il documento pubblicato nel 2001 dalla CEI, viene proposto con una guida alla lettura di Mons. Renato Corti, Vescovo di Novara. Per aiutare una costruttiva lettura del testo, egli risponde a due domande: quali sono le ragioni per cui si è scelto il tema e quali sono i punti nodali del documento. In appendice, alcune indicazioni per una "agenda pastorale" del prossimo decennio.
Il Documento sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la convivenza comune è lo storico risultato di un viaggio altrettanto storico. In poche pagine, i due leader religiosi affermano la concreta possibilità del dialogo, unica scelta possibile - e ammissibile - per chi crede in Dio e considera l'altro come fratello.
Ma le parole di Papa Francesco e dell'Imam Ahmad Al-Tayyeb vanno oltre, individuando un terreno comune di convivenza, di fronte ai grandi mali del mondo moderno. Una collaborazione nella difesa del creato e delle creature, in primo luogo le più deboli, e nella promozione della libertà e dell'uguaglianza, senza distinzioni: «La libertà è un diritto di ogni persona: ciascuno gode della libertà di credo, di pensiero, di espressione e di azione. Il pluralismo e le diversità di religione, di colore, di sesso, di razza e di lingua sono una sapiente volontà divina, con la quale Dio ha creato gli esseri umani».