Con Bernardo di Chiaravalle la spiritualità monastica medioevale conosce il culmine. I suoi scritti rivelano il suo mondo interiore e il dovere di amare Dio rappresenta una sintesi della sua esperienza mistica. In esso Bernardo racconta della propria necessità di obbedire all'urgenza della comunione con Dio. Il volume, con un'ampia introduzione e note di A.M. Piazzoni, offre al lettore la gioiosa testimonianza di una persona che racconta se stessa e il proprio percorso alla felicità.
Volume di San Agostino d'Ippona che riflette non solo lo stato di pace e serenità raggiunto al termine del suo lungo e faticoso cammino verso al fede, ma anche la chiara consapevolezza che la certezza della verità esige comprensione prima di tradursi in un impegno di testimonianza. Pertanto, la fede e la ragione si implicano a vicenda e stanno in un rapporto di radicale interdipendenza. In quest'ottica vanno interpretati i tre aspetti, pedagogico, linguistico e teologico, che fanno del dialogo un'opera unica e irripetibile per l'epoca storica in cui è stato scritto.
Volume curato da L. Alici, per un testo considerato come l'opera della maturità filosofica, biblica e pastorale di Agostino. In esso si esprime l'incontro fra l'esigenza personale di pensare la fede e quella pastorale di ricavarne un cammino formativo per al comunità cristiana. Agostino propone come affrontare i testi più difficili della Scrittura, affermando il primato del senso spirituale su quello allegorico e chiarendo come il fine principale del lavoro di interpretazione sia costruire la carità.
Scritto verso la metà del II secolo, questo testo di S. Giustino, è il primo diretto confronto fra cristianesimo e filosofia e tra cristianesimo e giudaismo. Il terreno di confronto è costituito dall'Antico Testamento, ma il vero tema dello scontro è Cristo. S. Giustino tenta di interpretare alla luce di Cristo tutta la vicenda umana, situando nel mistero cristiano sia la sapienza pagana sia la tradizione religiosa giudaica, giungendo così ad affermare che il cristianesimo è l'unica vera filosofia e l'unico vero Israele, da sempre.
Nel 1941 furono scoperti a Tura, in Egitto, alcuni papiri contenenti scritti cristiani per la maggior parte non ancora conosciuti. Tra questi, il presente papiro. Contiene due trattati sulla Pasqua recanti il nome di Origene, il grande esegeta alessandrino del III secolo. Sulla Pasqua I è un commento, in dettaglio, a Esodo 12,1-11, che si distingue per l'originalità dell'esegesi: l'accento è posto su come il cristiano deve mangiare le carni dell'agnello, che sono le Scritture, corpo del Cristo. Sulla Pasqua II, più breve, interpreta la Pasqua come ritorno a Dio del mondo caduto nell'errore. La traduzione, l'introduzione e le note a cura di G. Sgherri.
È il primo scritto biografico con protagonista una donna ed è un manifesto del monachesimo femminile. E' l'opera di un fratello teologo e santo, Gregorio Nisseno, su una sorella monaca e santa.La vita di S. Macrina, è uno scritto dove il Nisseno lascia intravedere le sue intuizioni filosofiche, teologiche e mistiche in un'elegante formula letteraria: basterà leggere la preghiera di Macrina morente, o la descrizione del contrasto fra dolore e imperturbabilità di fronte alla morte, per cogliere la bellezza di una scrittura in cui vivacità di sentimenti e statura intellettuale si fondono.
Un libro con una sua grande originalità. La "confessione" di Agostino è un'autoaccusa senza attenuanti e senza compiacimenti. Agostino santo ci presenta Agostino uomo in una riflessione introspettiva che coglie la presenza di Dio, "più intimo della propria intimità", in ogni momento di vita; al suo centro c'è direttamente il Datore di ogni bene, e, di riflesso, l'uomo in quanto cerca il Bene, o meglio, in quanto è dal Bene cercato e raggiunto.
Il volume, opera classica dell'ascetica cristiana attribuita a Tommaso da Kempis, è una proposta di vita spirituale suddivisa in quattro "capitoli": il primo sollecita il ritorno al primato assoluto della carità, la conformità a Cristo, il distacco dalle cose visibili; l'obbedienza, la contrizione. Il secondo insiste sulla inevitabile necessità della sofferenza per entrare nel regno di Dio. Nella III e nella IV parte il genere letterario muta e diventa dialogo tra il discepolo e il Signore. Questo volume è arricchito da miniature tratte dal "Breviario di Ercole I d'Este" e dal "codice MXLIX C.90v" della Biblioteca Capitolare di Verona. Introduzione, versione e note di U. Nicolini. Presentazione delle miniature di R. Gaion.