Tre le idee fondamentali del percorso di questa novena di Natale di S. Pinna:il cammino quale possibilità d'incontro con Dio; - la narrazione quale opportunità di attualizzazione di un evento biblico; - la dimensione dell'impegno che spinge verso piccoli gesti tesi a migliorare le nostre relazioni con gli altri. Per realizzare queste tre idee scegliamo il metodo della narrazione proprio come strumento di coinvolgimento capace di suscitare l'immaginazione, lasciando spazio alla personalizzazione e riflessione della comunità.
Una Via crucis che ci fa respirare, secondo l'espressione di V. Ivanov, "con due polmoni": quello orientale e quello occidentale. A. Bongiorno, iconografo da 20 anni, ha dipinto (o ha "scritto" secondo il linguaggio iconografico) le 14 icone che commentano altrettante stazioni della Via crucis con il metodo e lo stile degli antichi iconografi orientali. Nella parte narrativa composta per ognuna, oltre che dal passo biblico sul tema, da una riflessione e una proposta di preghiera, vengono riportati brani tratti dagli Inni di Romano il Melode e preghiere della Liturgia bizantina. Oltre a dodici stazioni presenti nella pietà popolare occidentale, anche se con un ordine leggermente diverso, ce ne sono altre due: la dodicesima, in cui si contempla la Madre di Dio che aiuta Gesù a salire sulla croce e la quattordicesima e ultima, in cui si medita la discesa del Signore agli inferi. Una possibilità di pregare contemplando "l'universo simbolico" del mistero cristiano entrando nelle pieghe della spiritualità orientale per cogliere il dono della grazia attraverso i colori di splendide icone originali.
Una spiritualità cristocentrica può fare riferimento al Cuore di Gesù senza rischiare un devozionalismo a buon mercato, consolatorio e tutto sommato svuotato da ogni spinta di conversione e di crescita nella fede? La domanda può essere legittima? In queste pagine di L. Zorzi, vengono presentati i fondamenti biblici e teologici, il magistero e la tradizione della Chiesa; vengono rilette alcune espressioni di questa spiritualità, con particolare riferimento a quelle liturgiche; sono offerte indicazioni per la riscoperta e l'utilizzo pastorale di alcune tra le più famose e radicate espressioni di questa spiritualità.
Questo sussidio è pensato dagli autori L. Guglielmoni e F. Negri per l'utilizzo sia dei singoli credenti sia dei gruppi e delle comunità. Ogni giornata si apre con un testo tratto dal magistero di Giovanni Paolo II (Meditare), che introduce ai brani della Scrittura della liturgia quaresimale (Ascoltare), riportati in forma breve. Accogliendo l'invito del papa alla purificazione della memoria, si sono proposti poi alcuni interrogativi a modo di esame di coscienza (Verificare). La presa di coscienza del proprio vissuto diventa quindi preghiera responsoriale (Pregare). Al termine è suggerito un proposito operativo (Vivere). Il motto di un santo o di un autore cristiano (Ricordare) riassume il capitolo, infonde speranza e rilancia l'impegno.