Argomento del libro è il Padre nostro. Questa preghiera è esaminata dall'autrice C. Uguccioni attraverso un'intervista alle seguenti personalità: Maria Ignazia Angelini, Luigi Ciotti, Angelo Comastri, Rinaldo Fabris, Pierangelo Sequeri.Le interviste sono accompagnate da brani - riguardanti la preghiera e il Padre nostro - di diversi autori, antichi e moderni, fra i quali: Agostino d'Ippona, Teresa di Lisieux, Dietrich Bonhoeffer, Carlo Maria Martini, David Maria Turoldo, Giovanni Paolo II, Madre Teresa di Calcutta. Molti i temi che emergono dalle interviste e dai brani: il rapporto del credente con Gesù e i fratelli, la paternità di Dio, la misericordia e il perdono divino e umano, la preghiera con la sua bellezza e le sue fatiche, il problema del male, l'esperienza della prova di fede e della tentazione, l'equa distribuzione dei beni, l'impegno del cristiano nella società.
Scritta sotto forma di intervista, la testimonianza di padre Verlinde percorre la sua esperienza di ricerca di «senso», per dare uno scopo profondo alla vita. Questa ricerca lo conduce alle pratiche ascetiche orientali (yoga meditazione trascendentale MT) che lo porta in India come discepolo del guru Maharishi Mahesh Yogi, approfondendo così la filosofia religiosa induista e buddista.
Ma l’esperienza dell’annientamento dell’«io» personale in un «sé» divino impersonale, suscita in lui alcune domande fondamentali: Che significato ha una felicità che si vive da soli e non si apre all’Altro? Che rimane dell’amore quando l’amante e l’amato si sono fusi in una dimensione senza volto e senza nome?
Con una reale preoccupazione pedagogica, sostenuta da una solida riflessione antropologica e teologica, egli avverte i «cercatori di senso» che si impegnano sulle vie dell’Oriente e chiarisce le implicazioni dello yoga che va molto al di là di un metodo di rilassamento e di meditazione.
L’incontro decisivo con Gesù Cristo lo porta a seguirlo sui sentieri del Vangelo. Ma la via è ancora lunga, e passa per altre esperienze quali le pratiche esoteriche e l’occultismo. In questo clima matura comunque la vocazione al sacerdozio: «Colui che cercavo in capo al mondo, in una tradizione lontana, attendeva pazientemente che io mi degnassi di riconoscere e accogliere la sua presenza».
“la vita nello spirito di Gesù Cristo è un’avventura quotidiana. non sono più io che dirigo la barca così spinta dal soffio dall’alto; il timoniere si chiama Gesù Cristo e per niente al mondo vorrei portagli via il timone”.
p. J.-J.Verlinde
Punti forti
Testimoniamza a forma di intervista che chiarisce la natura delle religioni orientali e la loro insufficienza a dare senso alla vita.
Padre Verlinde sarà uno dei cinque testimoni alla Giornata Mondiale della Gioventù, che si svolgerà a Madrid dal 16 al 21 agosto 2011.
Sulla sua vicenda umana e spirituale è stato realizzato in Francia un docu-film.
Destinatari
Giovani/educatori/studenti/sacerdoti
Insegnanti/associazioni/gruppi/
Animatori della GMG
Autore
Jacques (padre Joseph Marie) Verlinde nato nel 1947 è dottore in scienza, ricercatore al CNRS in chimica nucleare e, quando la sua ricerca spirituale, nel 1968, lo spinge a praticare la meditazione trascendentale viene ammesso a seguire il guru Maharishi Mahesh Yogi in alcuni ashrams (monasteri) dell’Himalaya poco accessibili agli occidentali. È lì che egli approfondirà la sua conoscenza dell’Induismo e le sue pratiche. Durante questo periodo però, fa l’incontro decisivo con Gesù Cristo, che lo spinge a lasciare la meditazione trascendentale per seguirlo sui sentieri del Vangelo. Ora insegna filosofia della natura alla facoltà di filosofia dell’Università Cattolica di Lione e teologia fondamentale presso il seminario di Ars. Nel 1991, prendendo come nuovo nome Giuseppe-Maria, ha pronunciato i voti definitivi nella Fraternità Monastica della Famiglia di San Giuseppe.
Si tratta di una breve antologia di brani scelti dai "Pensieri" e da altri scritti di Blaise Pascal che, nella sua struttura interna, traccia un sentiero di vita da tutti percorribile e che si dispiega in 6 tappe: I. Miseria e grandezza dell'uomo; II. Oltre la ragione; III. E allora, dove andare?; IV. In cammino verso Dio; V. Cristo, Dio degli uomini; VI. La vita di fede. Il testo intende prendere il lettore per mano per accompagnarlo, illuminarlo e condurlo a una nuova consapevolezza dell'esistenza attraverso l'uso della ragione. Una ragione che, già da sola, può comprendere la finitudine dell'uomo e nello stesso momento può aprirsi alla luce della Rivelazione cristiana per accogliere la venuta del Dio degli uomini in Gesù Cristo. "Noi conosciamo Dio solo attraverso Gesù Cristo. Senza questo mediatore è impossibile ogni comunicazione con Dio", ecco l'affermazione che fa del quinto capitolo del libro un vero e proprio atto del Pascal credente.
Le pagine che presentiamo vogliono essere solo riflessioni di vita, perplessità ed esultanze per alcune suggestioni che ci giungono da quell'agente delle tasse divenuto apostolo di Cristo che fu Matteo, uno dei tanti ebrei sconvolti da Gesù perché in attesa di una umanità ben diversa da quella in cui viveva. Gente che aspettava il regno di Dio.
Testo prettamente spirituale. In 15 agili capitoli l'autore, C. Falletti, compie una disamina del rapporto interiore con Dio. Con un linguaggio semplice ma profondo viene trattata la ricerca della presenza di Dio nella propria vita, che è una presenza discreta e leggera come un vento leggero. Da qui il titolo, che fa riferimento al celebre episodio biblico del profeta Elia, che non trova Dio nel vento impetuoso, nel terremoto o nel fuoco, ma "nel mormorio di un vento leggero", espressione la cui traduzione letterale è "voce di sottile silenzio". La ricerca della presenza di Dio viene affrontata sotto diversi aspetti: cosa significa fare silenzio, cosa significa ascoltare la parola di Dio, cosa significa essere a immagine e somiglianza di Dio, cosa significa credere, cosa significa passare dalla fede alla vita, cosa significa rapportarsi al prossimo con umanità e umiltà, cosa significa entrare in relazione con gli altri attraverso la comunicazione. La trattazione è ricca di spunti interessanti e attuali: il rapporto fra amare e fare, il rischio di strumentalizzare i fratelli, il pericolo di sentirsi appagati nelle strutture ecclesiali perché si è in tanti, l'incontro con l'altro al di là della maschera e del ruolo, l'apparente mutismo della parola di Dio.
Il Vangelo di Giovanni è il culmine della rivelazione del mondo interiore di Gesù di Nazaret. Se Matteo, Marco, Luca «raccontano», Giovanni scandaglia, va oltre i fatti, ne spiega il senso. Per questo, non è un testo per chi inizia il cammino della fede. Ci aiuta a riscoprire il mistero della nostra unità nel «Tutto», la nostra reciproca «prossimità», il mistero della nostra unione con Dio e con i nostri fratelli: è quanto dire l'approdo alla convivenza nella gioia e nelle pace dei figli di Dio. I brani scelti corrispondono, ai sentimenti suscitati in chi scrive, alle reazioni notate nei fratelli e nelle sorelle di fede con cui l'autore ha condiviso la lettura del testo sacro. Al termine dei brani commentati è proposta una preghiera.
«Questo libro-non libro si è venuto a formare come quaderno d’appunti poco alla volta, durante i giorni di silenzio che mi concedevo due volte all’anno in un Foyer de Charité in Valle d’Aosta»: così dice l’Autrice che, abbracciando un arco di tempo che va dal 1996 al 2007, raccoglie e propone i suoi pensieri semiseri e disordinati sull’esperienza di esistere, di guardare il mondo, di vivere e di prepararsi a morire, interrogandosi sul senso della propria vita. Riflette sul tempo, gli incontri, lo stupore...
Una sorta di testamento spirituale di un pellegrino in transito sul sentiero della vita, il cui percorso è disseminato di interrogativi, dubbi, inquietanti domande su un possibile trascendente, su Dio.
Gli appunti sono inframezzati da flash autobiografici, tratti da quell’archivio inesauribile rappresentato dalla memoria: una traccia fra i miliardi di tracce possibili lasciate nel mondo
da ogni singola vita di pellegrino in transito.
L'autrice
Alba Marcoli, psicologa clinica di formazione analitica, ha avuto una lunga esperienza sia nel campo dell’insegnamento che della psicoterapia. Si occupa da anni di disagio minorile e di problemi della famiglia. Presso Mondadori ha pubblicato II bambino nascosto (1993), II bambino arrabbiato (1996), Il bambino perduto e ritrovato (1999), Passaggi di vita (2003), Il bambino lasciato solo (2007), E le mamme chi le aiuta? (2009), La rabbia delle mamme (2011).
La protagonista, WangTing, racconta la sua vita in un piccolo paese al centro dell’immenso sub-continente asiatico, la Cina.Wang Ting è cattolica, molto impegnata nella comunità parrocchiale.A partire dalla sua esperienza, si chiede come si vive da cattolica in un Paese in cui la religione conta poco e meno ancora i valori cristiani. WangTing riferisce con semplicità la sua quotidianità, la fede, le vicende della sua famiglia e anche dei problemi con le autorità statali, sempre molto guardinghe nei confronti di chi in qualche modo esprime la fede in Dio.
Si è introdotti nel racconto dalla Prefazione di Kristin Kupfer, che narra come ha conosciuto Wang Ting e come ha realizzato il volume. Seguono sei capitoli:
1. Dio è anche cinese (Wang Ting, cristiana e assistente sociale)
2. Non confidare nelle proprie forze, ma in Dio (forza di attrazione e significato del cattolicesimo in Cina)
3. Credere interiormente (storia del cattolicesimo in Cina)
4. La messa è un dovere (Cattolicesimo, famiglia e comunità)
5. Non voglio dovere decidere tra sincerità e successo (cattolicesimo e società in Cina)
6. La fede non conosce frontiere(cattolicesimo in Cina, relazioni internazionali e politica).
In conclusione, un breve glossario per consentire di entrare meglio in questo spaccato di vita in Cina.
Un libro autentico, che illustra la situazione di vita di una piccola porzione di cristiani,testimoni della fede cristiana nel regime comunista cinese.
Punti forti
Grandissima attualità del tema..
La Cina, il Paese più popoloso del mondo, ricopre un ruolo di primissimo piano nel panorama sociale, politico ed economico di oggi, rivestendo un notevole interesse culturale ed economico per l’Occidente e anche per l’Italia.
Clima di vessazione e di persecuzione aperta in cui vivono i cattolici della Chiesa fedele al Papa, contrapposta alla Chiesa patriottica, favorita dal regime cinese.
Testimonianza di fede commovente e coinvolgente, che consente di conoscere il contesto di vita familiare, ecclesiale e sociale in un angolo della Cina del nostro tempo.
Destinatari
Giovani e adulti in genere, persone interessate a conoscere la Cina e la particolare esperienza di vita e di fede narrata.
Autori
Kristin Kupfer, tedesca, nata nel 1974, è sinologa e politologa. Dal 2007 vive come giornalista a Beijjng. Nel 2009 si è laureata con una tesi sul tema: Origine e sviluppo di movimenti spirituali-religiosi dal 1978 nella Repubblica popolare cinese. Titolo originale dell’opera tedesca: Gott ist auch Chinese. Eine chinesische Christin erzält ihr Leben, Sankt Ulrich Verlag, Augsburg 2010.
L'intento di questa antologia di testi cristologici teresiani è quello di mettere in luce la dimensione fondamentale dell'esperienza di Cristo negli scritti di Teresa, che si fanno eco della sua preoccupazione principale: l'incontro con Gesù Cristo, Verbo incarnato, Parola vivente e presente fra noi nel mistero della sua umanità.