L'autore ripercorre la straordinaria vita di Giovanni Paolo I, mettendone in evidenza i grandi insegnamenti, cercando di individuare quale sia l'eredità che egli ci ha lasciato. Ha fatto dell'umiltà la virtù per eccellenza che trascendeva ogni sua azione. Nel suo breve Pontificato ha posto le basi per una riforma radicale della Chiesa, affinché essa potesse essere ancora più vicina a tutti e pienamente fedele al messaggio di Cristo.
L'abbraccio tra Paolo VI e il patriarca ecumenico Athenagoras, a Gerusalemme, il 6 gennaio 1964, ha rappresentato una pietra miliare del cammino di riconciliazione e unità dei cristiani e un punto di svolta del cammino ecumenico. A cinquant'anni di distanza, è opportuno volgere lo sguardo su quell'evento, sui passi e gli uomini che lo hanno reso possibile e sui frutti che ha generato nella Chiesa. L'apertura del pontificato di papa Francesco, caratterizzata dalla presenza del patriarca di Costantinopoli, ne è prova evidente. L'autrice nei diversi capitoli descrive:- lo storico abbraccio;- da dove nasce l'incontro: la vicenda di Athenagoras;- Giovanni XXIII e Paolo VI, i papi del Concilio;- i riflessi dell'incontro di Gerusalemme sul Concilio: i testi sull'ecumenismo;- questi cinquant'anni: il cammino, le difficoltà, il futuro;- papa Francesco e Bartolomeo: cinquant'anni dopo, la speranza.
Paolo VI, maestro e testimone della fede e dell’amore incondizionato per Dio e per l’uomo, ha portato su di sé le ansie e le speranze del suo tempo. La pubblicazione de «Il Credo del Popolo di Dio» è un omaggio al grande Papa, l’opportunità di riaccostarsi ai temi del concilio Vaticano II, nella felice ricorrenza del 50° anniversario, attraverso una selezione di brani tratti da vari documenti del suo magistero. La lettura e la meditazione della professione di fede che egli ha pronunciato il 30 giugno 1968 a conclusione dell’Anno della fede, indetto per il XIX Centenario del martirio dei santi Pietro e Paolo, è un contributo per vivere questo nuovo Anno della fede.
L’organizzazione dei brani segue la successione degli articoli della professione di fede formando sei blocchi tematici: Crediamo in un solo Dio, Padre Figlio e Spirito Santo; Crediamo in Gesù Cristo centro della storia; Crediamo nello Spirito Santo che è Signore e dona la vita; Crediamo in Maria madre del Verbo incarnato e madre della Chiesa; Crediamo nella Chiesa popolo di Dio pellegrinante; Crediamo nella vita eterna impegno e dialogo con Dio e con l’uomo.
L’insegnamento di Paolo VI e la sua testimonianza di vita sono il commento più appropriato e la migliore spiegazione del testo del Credo*...
*[Il Credo] non si tratta di una definizione dogmatica propriamente detta, ma è richiesto dalle condizioni spirituali del nostro tempo, per il dovere che la Chiesa ha di approfondire costantemente e di presentare in maniera sempre più confacente alle generazioni che si succedono, gli imperscrutabili misteri di Dio, fecondi di frutti di salvezza per tutti. Paolo VI
Punti Forti
Autorevolezza dell’Autore; attualità del magistero di Paolo VI; testi di Paolo VI sulla fede come sviluppo del Credo.
Ricorrenze Particolari
50° anniversario del Concilio.
Anno della Fede 11 Ottobre 2012 - 24 novembre 2013.
Libro agenda che propone per ogni giorno dell’anno un messaggio preso dagli scritti di papa Luciani, accompagnato da un brano della parola di Dio.
Si tratta del lavoro a cura di Luigi Ferraresso, noto autore dell’editoria religiosa, e di Loris Serafini, direttore del Centro Studi papa Luciani di Canale d’Agordo, nonché membro della commissione per il processo di beatificazione dello stesso.
Papa Giovanni Paolo I (Albino Luciani, Canale d’Agordo 1912 - Roma 1978) è il papa del sorriso e della semplicità, il parroco, e in seguito il patriarca di Venezia, salito poi alla cattedra di Pietro che sapeva seminare speranza e ottimismo, sebbene il suo sia stato uno dei pontificati più brevi della storia. Nelle sue omelie voleva accanto a sé un bambino per dialogare con lui. Perfino durante le udienze generali chiamò i piccoli James e Daniele, «ad aiutare il papa» a fare il suo discorso.
I pensieri scelti dai curatori accompagneranno il lettore rispettando la sintonia con i tempi liturgici dell’anno.
Curatori
Luigi Ferraresso maestro in pensione, docente all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Padova, ha ideato il concorso internazionale per illustratori Scarpetta d’oro ed è coideatore della mostra I colori del sacro di Padova. Ha collaborato con numerose case editrici in veste di autore, curatore e direttore di collane. Per Paoline ha curato, con Renato Brucoli, l’antologia di testi di don Tonino Bello Alfabeto della vita (20102).
Loris Serafini, laureato in Lettere, specializzato in Archiviazione di documenti storici,è di Canale d’Agordo, compaesano quindi di papa Luciani. È direttore del Centro Studi papa Luciani di Canale d’Agordo e presidente della Commissione storica per la fase diocesana del processo di canonizzazione di Giovanni Paolo I. Ha pubblicato per Messaggero Albino Luciani. Il papa del sorriso (20083, tradotto anche in portoghese).
Normalmente, parole come «silenzio» e «solitudine» evocano assenza, abbandono, morte. Per i Certosini, invece, la solitudine e il silenzio costituiscono un ideale di vita. Rifacendosi all’antica tradizione dei Padri del deserto, questi monaci conducono una vita di totale silenzio, di completa solitudine, di preghiera e contemplazione, di ascesi e perseveranza.
Sulla scia di un film di successo, Il grande silenzio (2006), del regista tedesco Philip Gröning, questo libro presenta la via spirituale dei Certosini, sia attingendo alle fonti (le lettere di san Bruno, il libro delle Consuetudini dei Certosini, gli Statuti attuali dell’Ordine) sia riportando testimonianze di monaci certosini del XXI secolo.
Oltre a essere riuscito a oltrepassare le mura delle Certose, l’Autore è riuscito soprattutto a penetrare nel cuore dei monaci, scoprendo che è proprio nel grande silenzio che si ascolta Dio.
«Questo libro non tratta di uomini strani che sono lontani da te e che conducono una vita che forse vorresti mettere in discussione, ma riguarda te e la possibilità che ti viene offerta di conoscere l’avventura dell’uomo interiore e ti invita a trovare un po’ di tempo libero
nella tua vita indaffarata per approfondirla»
Dalla Prefazione di un Certosino.
Destinatari
Vasto pubblico, molto sensibile sull’argomento.
Autore
Tim Peeters è un sacerdote dell’arcidiocesi di Malines-Bruxelles (Belgio). Ha conseguito la Licenza in Scienze religiose (Università Cattolica di Lovanio) e in Diritto canonico (Pontificia Università Gregoriana di Roma). Insegna religione all’Istituto Lemmens di Lovanio ed è giudice presso il tribunale ecclesiastico dell’arcidiocesi. Nel 2008, a Lovanio, ha ricevuto il «Premio del Libro Religioso» per quest’opera.
Questa antologia affronta il tema del monachesimo nel mondo raccogliendo scritti dal XVII al XX secolo che siano testimonianza di questa spiritualità “laica” cioè una santità stile “monastico” (cuore unificato) ma vissuta nelle condizioni più disparate.
L’introduzione, dopo aver delineato i caratteri della santità laica tipica e i modelli monastici, introduce Iulianija Lazarevskaja (XVI-XVII secc.), appartenente alla borghesia benestante, sposa e madre (13 figli!), il cui figlio ha lasciato una Vita che divenne molto popolare in Russia.
Il cap. III ci introduce allo "star estvo", i laici sotto la guida dei monaci e il conflitto di un monaco di fronte al mondo, Feodor Bucharev (XIX sec.), che da monaco e teologo chiede di essere ridotto allo stato laicale per poter portare avanti la sua comprensione del Vangelo e della teologia. Di lui Evdokimov dice: «è un caso unico, legato alla sua persona!»
Nel IV capitolo abbiamo Mat’ Marija (XX sec.): una «monaca nel deserto del mondo», donna ribelle, anticonformista, con una forte passione per i poveri e gli emarginati. Mat’ Marija sa unire una grande stima per i valori di cui il monachesimo è portatore e la compassione per l‘uomo segnato da ogni sorta di sofferenze, contraddizioni e assenza di Dio.
I testi sono:
- La Vita di Iulianija Lazarevskaja scritta dal figlio
- Alcune lettere di Feodor Bucharev (rapporti fede e cultura, sacerdozio regale del laicato, matrimonio, monachesimo, unione tra le chiese)
- Mat’ Maria: alcuni contributi specifici sul monachesimo e sul suo significato per il mondo contemporaneo nella sua «interpretazione»
- Un articolo di P. Evdokimov, "Il monachesimo interiorizzato", di cui Chevetogne ci ha concesso i diritti
Punti forti
Viene affrontata la spiritualità ortodossa e laica nel mondo. Compaiono alcuni testi tradotti per la prima volta in Italia
Destinatari
Tutti i cultori della spiritualità ortodossa e del mondo russo, nonché laici e chi si interessa del rapporto fede cultura.
Il curatore
Adalberto Piovano, monaco benedettino, priore del monastero della ss.Trinità a Dumenza (VA), ha compiuto gli studi teologici all’Abbazia di Praglia, specializzandosi poi all’Istituto Orientale di Roma e ottenendo la licenza in Scienze Ecclesiastiche Orientali (Teologia Dogmatico-patristica). Ha pubblicato dei contributi in opere collettive e riviste soprattutto sul monachesimo e sulla spiritualità russa, in particolare lo studio Santità e monachesimo in Russia, Milano (La Casa di Matriona) 1990. Ha curato circa 300 voci su santi russi nei due volumi Bibliotheca Sanctorum Orientalium, Roma (Città Nuova). Attualmente insegna introduzione alle liturgie orientali all’Istituto di Liturgia Pastorale Santa Giustina a Padova.
I testi qui selezionati e raccolti di Paolo VI intendono evidenziare la forte e ricca personalità di questo uomo di Dio che si è trovato a vivere anni molto difficili nella conduzione della Chiesa e, contemporaneamente, anni pieni di contrasti e di violenze nella società italiana,nel mondo. Di questa figura dall’alto spessore spirituale e culturale vengono messe a disposizione alcune delle sue linee guida, convogliate in sprazzi tematici: la parola di Dio,l’amore riconciliato,lo stupore della croce,la presenza continua di Dio,l’arte come strumento di comunicazione delle meraviglie divine, la preghiera e l’impegno cristiano. “Nel turbinio della storia del suo tempo con le grandi sfide alla dignità umana e alla vita stessa della Chiesa (si pensi alla cosiddetta “contestazione” del Sessantotto, con il susseguirsi di momenti tragici di crudeltà e violenze assurde), Paolo VI (…) è sempre stato un uomo di forza d’animo e di profonda serenità attinta nella luce della croce e della risurrezione di Cristo”. (Giorgio Basadonna)
AUTORE Paolo VI, al secolo Giovanni Battista Montini, nasce a Concesio (Brescia), il 26 settembre 1897 e conclude il suo pellegrinaggio terreno a Castel Gandolfo nella residenza estiva papale,il 6 agosto 1978. Ordinato sacerdote nel 1920, prosegue gli studi di diplomazia ecclesiastica a Roma. In breve tempo consegue tre lauree (filosofia, diritto civile e diritto canonico). Nell’ottobre 1924 entra nella Segreteria di Stato e nel 1944 collabora strettamente con Pio XII. Alla morte di Schuster,viene nominato arcivescovo di Milano. Nel 1962 partecipa attivamente alla preparazione del Vaticano II.Il 21 giugno 1963, alla morte di Giovanni XXIII, viene eletto papa. Lavora molto a favore del dialogo ecumenico e interreligioso, affronta i problemi del postconcilio, gli anni di piombo con la morte di Aldo Moro e apre vie nuove per la missione evangelizzatrice della Chiesa. Chiusa l’indagine giuridica il 18 marzo 1999, ora è Servo di Dio.
Di Paolo VI si tratteggia qui la figura nella sua interezza: formazione, personalità,psicologia,sentimenti;e se ne analizza l’impronta nella Chiesa,prima come sacerdote, poi come arcivescovo di Milano e cardinale, infine, come papa.Vengono ripercorsi i suoi ruoli nella Chiesa e anche la sua posizione nella politica italiana,sfatando,attraverso documenti,alcune distorsioni su di lui (come l’immagine del vescovo e del papa di “sinistra” o del papa indecisionista). Personalità complessa e dall’alto profilo intellettuale e spirituale, nobile d’animo e di portamento, intellettuale raffinato costantemente proiettato nel divino ma fermamente poggiato in terra a favore dell’umanità, Paolo VI diviene una figura scomoda (troppo colto e troppo profondo) e persino impopolare per le sue scelte (Humanae vitae): come Mosè, rimane il papaprofeta che ha indicato alla Chiesa e al mondo le vie da percorrere per la salvezza. Si annotano di lui diversi primati:ad esempio,i primi viaggi nei 5 continenti; in Terrasanta; la Via Crucis all’Anfiteatro Flavio; la promozione della Giornata Mondiale della pace;il dialogo ecumenico.
Il volume raccoglie testi di Giuseppe Dossetti relativi alla nascita e alla crescita della sua comunità, la "Piccola Famiglia dell'Annunziata". Sono presenti in questo primo volume un testo delle origini, la "Forma communitatis" (1954), la "Piccola Regola" (1955), il "Rito della professione e consacrazione" (1971) e lo Statuto canonico (1986). Inoltre sono presenti alcune relazioni indirizzate agli arcivescovi di Bologna dal 1964 al 1984 e una relazione pronunciata da Dossetti nel corso di un'assemblea capitolare del 1988. Alcune preziose appendici illuminano ulteriormente i testi di questo volume.