Il volumetto, proposto dall’Autore in occasione dell’Anno sacerdotale, guarda al sacerdozio come missione, come azione, movimento che, dall’altare, si spinge nel mondo, a “compromettersi “ con il mondo. Il principio qui sotteso è una sorta di moderna rivoluzione copernicana che vede nell’altare il centro, il vertice cui tutto confluisce, cielo e terra. E dunque, proprio a muovere da questa prospettiva, proprio dall’altare il cristiano è chiamato a “guardare al dramma e alla bellezza della vita”.
“È dall’altare, da questo monte santo che dobbiamo guardare le cose terrene, giudicarle e servircene” scrive papa Giovanni XXIII. E l’Autore va oltre, alla ricerca della linfa che nutre l’originalità di questo sguardo: il Calice e il Libro, la liturgia eucaristica e la liturgia della Parola.
Lo studio, la riflessione, la meditazione del Libro divengono allora, condizione necessaria per poter abitare il monte santo, la città di Dio. Ed esserne cittadini.
Punti Forti
La fama dell’autore e una scrittura agile e chiara. Il testo esce come 11° volume di una collana affermata che ha tra i suoi autori Ermes Ronchi e Carlo Maria Martini. Di Andrea Riccardi: Paolo, l’uomo dell’incontro (2008); L’uomo e la donna. Sogno di Dio (2009).
Destinatari
Per chi segue gli scritti di Andrea Riccardi e per chi cerca una proposta sul tema del sacerdozio che provochi alla riflessione.
Autore
Andrea Riccardi è docente ordinario di Storia contemporanea presso la Terza Università di Roma. Studioso della Chiesa in età moderna e contemporanea, ha pubblicato numerose opere riprendendo i temi del difficile rapporto tra Cristianesimo, Cultura e Modernità nel secolo XX. Ha riservato inoltre un particolare interesse ai rapporti tra i mondi religiosi dell’area mediterranea. Oltre che per la sua vasta attività scientifica, è noto in ambito internazionale per aver fondato nel 1968 la Comunità di Sant’Egidio. Tra i suoi scritti ricordiamo: Il «partito romano». Politica italiana, Chiesa cattolica e Curia romana da Pio XII a Paolo VI (Brescia 2007); Convivere (Bari 2006); La pace preventiva. Speranze e ragioni in un mondo di conflitti (Cinisello Balsamo 2004); Il secolo del martirio. I cristiani nel Novecento (Milano 2000).
Dopo l’effervescenza del periodo conciliare e i tentativi ed esperimenti di rinnovamento, la vita consacrata si è ritrovata a vivere un tempo d’inverno e anche di confusione. Le vocazioni diminuiscono, i membri delle comunità religiose invecchiano, la secolarizzazione prende sempre più piede. Quale futuro può ancora esserci per i consacrati, quale il loro ruolo nel mondo d’oggi?
Secondo l’autore, proprio nelle radici della loro identità, guardate e comprese con occhi nuovi, i religiosi riscopriranno i fondamenti perenni che danno senso alla loro presenza: tutti gli aspetti tipici della vita consacrata, dai voti alla vita comune, dalla spiritualità all’azione apostolica sono rivisti alla luce della fede che sola dà senso e efficacia a una esistenza che fa da controspecchio alla deriva della società: fede, speranza e carità rimangono i carismi da condividere con il mondo.
punti forti
La vita consacrata è considerata nella totalità dei suoi aspetti. Quindi anche la maturazione umano-psicologica Vita consacrata sempre in rapporto al mondo: passione per Dio e passione per gli altri è un po’ lo slogan
destinatari
Tutti i consacrati e consacrate.
autore
René Stockman, religioso dei Fratelli della Carità ha svolto il suo apostolato nell’educazione (è stato preside nella Scuola superiore)e come responsabile di un ospedale psichiatrico. Eletto poi superiore provinciale, e successivamente superiore generale della sua congregazione, ha avuto il modo di conoscere la vita consacrata nella sua concretezza nelle diverse parti del mondo. E non solamente quella della propria congregazione, ma anche quella di altri istituti con cui i suoi confratelli collaboravano. Ha sempre affrontato con decisioni i problemi che si ponevano offrendo sempre soluzioni «aggiornate», ma ben fondate, sempre su una profonda identità religiosa. È autore di molti libri sulla vita consacrata.