«Tutto, ma prete mai» è la frase che Davide si ripete spesso, negli anni in cui cerca la sua strada, incerto fra il richiamo di un impegno dedicato ai più deboli e la vocazione a una scelta spirituale. La ripete fuggendo dal seminario, ferito da un modello educativo autoritario e privo di affettività. E poi quando i profondi sentimenti per una ragazza gli fanno immaginare una vita di coppia in una comunità missionaria, e ancora nei momenti in cui il buio e il deserto invadono la sua anima. Ma la spinta verso una vita consacrata resta forte, nonostante i tentativi di ignorarla o combatterla. Inizia per lui una lunga lotta interiore, che racconta in questo libro in una confessione coraggiosa, a cuore aperto, senza nascondere gli errori, le fragilità, i passi falsi e i ripensamenti, pieno di gratitudine per i tanti incontri importanti, le prove e gli insegnamenti che lo hanno guidato sulla strada giusta. Oggi don Davide vive con gioia da sacerdote nella comunità di Nuovi Orizzonti e da anni si occupa di ragazzi "difficili". Per loro, e per i tanti giovani che cercano il loro posto nel mondo, ha deciso di condividere la sua esperienza, quella di un ragazzo irrequieto e un po' ribelle che voleva essere padrone della propria vita e poi ha accettato di lasciarsi condurre da Dio. Una storia - insolita, appassionante e commovente - che parla della fatica di crescere e di riconoscere la propria vocazione, quale che sia; dell'importanza di avere dei maestri e dei modelli da seguire; della felicità che viene dall'affidarsi a chi ci ama sopra ogni cosa.
Da patriarca di Venezia ad arcivescovo della diocesi che fu di sant’Ambrogio. Un caso unico che in molti vedono come il passo che prelude all’ascesa al soglio pontificio. Il cardinale Angelo Scola – l’amico di Joseph Ratzinger – racconta come ha vissuto questo evento e ogni tappa della propria esistenza come frutto degli imperscrutabili disegni dell’amore di Dio.
Dai tanti episodi emerge il profilo di un credente, di un sacerdote e di un alto prelato dalle molteplici sfaccettature: l’infanzia a Malgrate, in provincia di Lecco, con il padre socialista e una madre profondamente cattolica, la scuola, la passione per la politica e i partiti marxisti, l’università e l’incontro con don Giussani. Quindi la vocazione, il sacerdozio e le frequentazioni con il promettente teologo tedesco, che sarà poi Benedetto XVI, fino all’episcopato a Grosseto. In un resoconto ricco di particolari inediti, riaffiorano vividi gli anni della Lateranense e quelli del patriarcato di Venezia.
In un percorso umano e spirituale che non dimentica i tanti amici e collaboratori che gli sono stati vicini, il nuovo arcivescovo di Milano lancia infine uno sguardo sul futuro ponendo i capisaldi della missione che lo attende: le sue idee sull’islam, l’immigrazione e il meticciato, le prospettive della civiltà italiana, la politica, la sua idea di società, di famiglia e di Chiesa.
ANDREA TORNIELLI, inviato e vaticanista del quotidiano «La Stampa», collabora con varie riviste italiane e internazionali. Numerose le sue pubblicazioni, tra cui ricordiamo presso Piemme: Pio XII. Il Papa degli Ebrei (2001), La scelta di Martini (2002), Papa Luciani. Il sorriso del santo (2003), Il Papa che salvò gli Ebrei (2004), Benedetto XVI. Il custode
della fede (2005), Il segreto di Padre Pio e Karol Wojtyla (2006) e Attacco a Ratzinger (con Paolo Rodari, 2010).