Huck e Jim viaggiano a bordo di una zattera lungo le rive del fiume Mississippi: li aspettano avventure indimenticabili, che renderanno la loro amicizia sempre più forte. Età di lettura: da 7 anni.
Qualcuno ha rubato una preziosa statuetta dal Museo del Louvre. Noi adoriamo i misteri e adoriamo Parigi, la città più glamour che ci sia! Vuoi sapere chi siamo? Eccoci: Marc, Álex, Liseta e Zoe. Quattro amici con una super passione per la moda, i viaggi e le indagini avventurose. Età di lettura: da 9 anni.
Scopri iI mondo delle ragazze con Zoe e i suol amici! In questo manuale c'è tutto quello che una ragazza in gamba come te deve sapere: trucchi e consigli per essere pronta... a ogni occasione, curiosità e spunti fon-da-men-ta-li per i tuoi viaggi, l'abc della moda, per scoprire tutto, ma proprio tutto, su stili e tendenze, idee speciali per dare un tocco unico al tuo stile, notizie curiose sulle idee e le donne che hanno fatto la storia. Età di lettura: da 9 anni.
Due minuti a mezzanotte. È stato dopo Hiroshima e Nagasaki che un gruppo di scienziati ha creato l'Orologio dell'apocalisse, per sensibilizzare tutti su quanto gli esseri umani si possano avvicinare alla fine stessa del mondo, creando condizioni e situazioni scientificamente determinate. Solo una volta nel secondo dopoguerra, nel 1953, quando USA e URSS fecero detonare le bombe all'idrogeno, le lancette si sono avvicinate così tanto alla mezzanotte, l'ora fatale. Prima di adesso. Con la lungimiranza e l'acume che lo contraddistinguono, Noam Chomsky affronta senza mezzi termini i due pericoli che minacciano l'esistenza dell'umanità: il cambiamento climatico e la guerra nucleare. Due pericoli concretissimi, tanto incombenti quanto trascurati e peggio ancora mistificati, e che si sono fatti ancor più pressanti e solidi dopo le ultime elezioni americane, dal momento che la nuova presidenza Trump nega addirittura le incontrovertibili risultanze del cambiamento ambientale. Interventi devastanti come il fracking o la trivellazione dei fondali marini, il disboscamento selvaggio, la conversione di terreni agricoli alla produzione di biocarburanti, stanno accelerando enormemente la folle corsa verso il baratro. A essi si aggiunge l'escalation nucleare, con la differenza, sostiene Chomsky, che mentre una guerra nucleare richiede azione, per la catastrofe ambientale è sufficiente una volenterosa inazione, una silenziosa indifferenza ai molteplici segnali di allarme che la Terra ci manda.
Non tutto il cibo che arriva sulle nostre tavole è dannoso per la salute o frutto di filiere illegali, ma i draghi e i camaleonti che camuffano prodotti di largo consumo spacciandoli per genuini, buoni e giusti sono un pericolo da cui imparare a difendersi.
L'agroalimentare "tira". Muove oltre 270 miliardi di euro e occupa 2,5 milioni di persone. È un pilastro dell'economia nazionale. Il principale fattore di traino è l'eccezionale appeal del made in Italy, un potentissimo ambasciatore di qualità ovunque nel mondo. E quel che "tira" logicamente "attira", per le opportunità che offre, trovando soggetti senza scrupoli pronti a sfruttare, sofisticare, adulterare. Le conseguenze sono opacità, scorrettezze e veleni che ci ritroviamo a dover consumare e avallare senza saperlo. Pur riconoscendo l'attenzione crescente riposta nel cibo buono, sano e giusto, questa autorevole e accurata indagine sul campo – condotta da Gian Carlo Caselli, oggi Presidente del Comitato scientifico dell'Osservatorio sulla criminalità nell'agricoltura e sul sistema agroalimentare, e da Stefano Masini, docente di Diritto Agroalimentare all'Università di Tor Vergata – denuncia l'esistenza di una vera e propria task force criminale, che allinea di volta in volta operatori prepotenti, spregiudicati e maliziosi, in grado di offendere i diritti essenziali alla salute e di deludere le lecite aspettative del consumatore in termini di gusto, natura e autenticità. Eppure sconfiggere i draghi avvelenatori del cibo è possibile. C'è bisogno di conoscerli e stanarli per riporre al centro della nostra spesa ciò che vogliamo in termini di sicurezza e qualità.
Un grande divulgatore analizza i memorabili conflitti della storia e ci svela qual è il mestiere più antico del mondo: il creatore di fake news. Le fake news che oggi ci preoccupano non sono un'invenzione moderna. La storia dell'uomo, più che una lotta tra bene e male, sembra una battaglia tra verità e menzogna. Siamo solitamente portati a considerare i documenti storici come una narrazione puntuale degli avvenimenti: niente di più sbagliato. Il più delle volte, i resoconti di conflitti che migliaia di anni fa hanno sconvolto il mondo e alterato il corso della storia sono scritti dai vincitori, dipinti sempre come i "buoni", mentre ai vinti tocca il ruolo di "cattivi". Poco importa che nel momento della battaglia non si vedesse la differenza, alla fine i buoni sono vincitori, perché ogni divinità - e quasi ogni storico - sta invariabilmente dalla parte di quelli che vincono. La biblica battaglia di Armageddon, il grande Tempio di Salomone che ospitava l'Arca dell'Alleanza, il tesoro di Alarico, frutto del saccheggio di Roma e sepolto sotto il fiume Busento, sono fatti veri o falsi? In realtà non c'è mai fumo senza fuoco: la battaglia di Armageddon è avvenuta, proprio come Salomone ha davvero costruito un tempio e Alarico ha saccheggiato Roma. Ma è bene sapere che molte gesta "epiche" e molti "eroi" nascono da giganteschi photoshop storici, che hanno cancellato errori, debolezze e colpi di fortuna. Voltaire diceva che tutta la storia antica «altro non è che invenzione letteraria accettata come verità». Un esperto divulgatore storico smaschera le bugie dei vincitori dei principali conflitti antichi e aiuta a capire come funzionano davvero le fake news, per non farsi sviare dai manipolatori di ieri e di oggi.
Siamo nell'epoca dell'odio "fai da te". Ognuno ha il suo feticcio dell'odio: la donna, gli immigrati, gli omossessuali, gli ebrei. Perché l'odio è la risposta perfetta, un discorso che soddisfa tutte le domande, che ignora i fatti, e vede in ogni ostacolo l'effetto di un complotto. L'odio accusa senza sapere, giudica senza capire, condanna in base al proprio piacere; non rispetta nulla. Al termine del proprio percorso, corazzato nel suo risentimento, taglia corto con un colpo netto e arbitrario. Odio, dunque sono. Molti negano l'esistenza dell'odio fine a se stesso. C'è sempre una giustificazione, la deprivazione, economica e culturale, qualche disturbo psichico, niente che non si possa curare con l'istruzione, il welfare o le giuste pasticche. Ma se così fosse, la pace universale sarebbe a portata di mano. È sotto l'occhio, e nel cuore, di tutti che le cose stanno diversamente. L'odio è un lumicino sempre acceso, e ciascuno ha il suo combustibile, di piccola o grande potenza. Spesso si riversa sulle vittime qualche colpa. Le donne per aver smantellato la virilità del maschio, gli immigrati perché minano la sicurezza sociale, gli ebrei per la loro avidità. André Glucksmann, invece, ribadisce con forza: la causa dell'odio risiede solo nell'odiatore. Picchiatore o hater da tastiera, chi odia non ha bisogno di nient'altro che del proprio stesso odio. Anche se l'odio ama vestirsi delle migliori intenzioni e, con questa veste, viene adottato e protetto da politici e istituzioni, che se ne fanno garanti e propulsori. Un pamphlet spietato ma necessario, che squarcia il velo di illusioni e ipocrisie che continua a rendere l'odio incomprensibile a noi moderni.
Daniel, Sam e Viola sono in vacanza con le rispettive mamme alle Bahamas. Sembra di vivere in un sogno: sabbie bianche, mare cristallino e in lontananza l'ombra misteriosa di un'isola. Che sia proprio la fantomatica Isla Perdida raffigurata sulla mappa che Daniel ha comprato per pochi spiccioli da un rigattiere, convinto che si trattasse di un originale di Cristoforo Colombo? Una ragazza del luogo si offre di accompagnarli fin laggiù in motoscafo, e tutto pare filare liscio finché una tempesta li fa naufragare su una spiaggia cinta da una foresta tropicale, popolata di strane creature e sovrastata da un vulcano attivo. E non è che l'inizio. Età di lettura: da 9 anni.
A Topazia è stata trovata una roccia misteriosa, ma nessuno sa che cosa sia... Per scoprirlo, dovrò tornare nel Fantamedioevo alla ricerca del mitico Cucchiaio nella Roccia. Sarà l'occasione per provare tutto il mio coraggio (glom!) e diventare (forse) un vero cavaliere! Età di lettura: da 7 anni.
Scrivere un romanzo ispirato alla biografia di Gioacchino Rossini, nell'anno del 150esimo dalla sua morte, significa complicarsi meravigliosamente la vita. Perché la prima domanda che ci si pone di fronte alla pagina bianca è: cosa si può scrivere di un personaggio di cui si è già detto tutto? Che appartiene all'immaginario collettivo, non solo dei melomani? È stato, probabilmente, l'artista più famoso e osannato di ogni tempo, e già nel corso della sua esistenza. Per lui venne coniato il termine Rossinimania, riferito al periodo in cui si esibì a Vienna. Ogni angolo risuonava della sua musica, le cartoline con la sua immagine andavano a ruba, gli uomini erano vestiti alla Rossini, le donne sospiravano al suo passaggio, i ristoranti avevano piatti a lui dedicati. Una simile smania pervase le altre città in cui visse e lavorò. Tutti volevano frequentare quel musicista gioviale, dalla scrittura facile - compose il Barbiere di Siviglia in meno di due settimane - la battuta pronta, amante della buona tavola. E così viene ricordato ancor oggi: un ilare opportunista, un bon vivant. Ma, di fatto, smise di scrivere opere a 37 anni, dopo il meraviglioso Guglielmo Tell, se si eccettuano alcuni componimenti di musica sacra e strumentale. Cosa portò il musicista più famoso del mondo al silenzio?...
Jonas ha dodici anni e una vita normale. Almeno così sembra. In realtà nasconde un segreto: vede cose che altri non vedono. Presenze discrete, all'inizio, poi sempre più inquietanti. Arrivano da un'altra dimensione e pare che stiano cercando proprio lui. Un giorno Jonas si ritrova un biglietto in tasca, un messaggio cifrato, che sembra indicargli la strada da seguire. E, a poco a poco, si rende conto che è tutto vero: esiste un mondo sconosciuto, molto vicino a noi, e sta per trasformare la realtà in uno spaventoso universo senza luce. Il Giorno degli Incroci si avvicina e toccherà a Jonas fare la scelta più difficile: un incredibile atto di coraggio per impedire che il Mondo Nero prenda il sopravvento. Età di lettura: da 9 anni.
Il 19 maggio 2018, giorno delle attese nozze tra Meghan Markle e il principe Harry, secondogenito della mai dimenticata lady Diana, segna una data storica per la casa reale inglese. Perché in un colpo solo crollano tutti i taciti requisiti da tempo immemore richiesti a una sposa reale: vergine, aristocratica, protestante, anglosassone e bianca. Con una madre discendente di schiavi e un matrimonio fallito alle spalle, Meghan è anche la prima americana divorziata di colore a diventare duchessa reale. Una storia d'amore che fa sognare, pronta a superare in interesse quella tra Kate Middleton e l'erede al trono William, fratello di Harry. Dall'appuntamento al buio, organizzato da un'amica, il loro rapporto non ha fatto che crescere, e la curiosità intorno all'attrice hollywoodiana della serie Suits è esplosa. Le sue origini, i suoi segreti, le sue battaglie antirazziste e contro le differenze di genere, la sua ambizione e il desiderio coltivato sin da piccola di diventare la nuova Lady D, c'è molto da indagare e scoprire sulla giovane Meghan e la sua famiglia, così anomala per la corte inglese. Andrew Morton traccia la prima biografia completa di Meghan Markle, fino a risalire alle origini della sua famiglia. Basandosi su interviste esclusive a suoi amici, conoscenti stretti e famigliari e su un accurato lavoro di indagine, Morton consegna un ritratto totalmente inedito della vera Meghan e della sua relazione con Harry, e svela l'enorme impatto che la sua presenza avrà sulla dinastia Windsor.