All'inizio è solo un bambino come tanti, nato in Senegal da un padre pugile che vive nel mito di Muhammad Ali e che sogna per il figlio un futuro importante. Poi quel bambino, il nome dato in onore del campione che per ben due volte riesce a incontrare, un pugile lo diventa davvero, costretto dal padre a durissimi allenamenti a ogni ora del giorno e della notte, chiuso in una palestra, piegato dai colpi quando tutti i suoi amici sono per strada a giocare. Ma come Ali comprende ben presto la via che gli ha aperto il padre è l'unica alternativa possibile a una vita segnata dalla criminalità e dalla droga. In breve tempo il ragazzo, ormai campione del Senegal, vede crescere in sé il desiderio di superare i confini di un Paese sempre sull'orlo del baratro. Da qui il viaggio verso la salvezza, la terra promessa. Dopo qualche mese in Francia, il visto che sta per scadere, Ali decide di andare in Italia e di provare a cercare lì la realizzazione di quel sogno che insegue da sempre. Non è facile, in un Paese di cui non conosce la lingua, senza il permesso di soggiorno, né una casa in cui stare, guadagnando qualche spicciolo per sopravvivere facendo l'ambulante sulle spiagge. Ma la sua tenacia e il desiderio inarrestabile di tornare sul ring lo guidano attraverso un percorso di crescita e lo portano dove voleva. Grazie all'incontro con Federica, una donna italiana conosciuta in treno e divenuta poi sua moglie, e agli amici di Pontedera, la piccola città che lo ha accolto, Ali potrà ricominciare a combattere e a vincere, e si troverà esattamente dove suo padre lo immaginava fin da bambino: sul tetto del mondo.
Una guerriera dalle armi spuntate. Così si definisce Lorena Bianchetti all'inizio del viaggio dentro se stessa affrontato in questo libro. E nel prologo chiarisce il motivo per cui ha deciso di lanciarsi nell'avventura della scrittura: «Scrivo con la speranza che la gente possa tornare a sognare e a desiderare di realizzare quello che ha dentro. Ognuno di noi deve poter credere nel proprio talento. Ognuno di noi può trovare la propria strada nella vita dando il meglio di sé, senza mai strizzare l'occhio a quel sistema che vuole disilludere i capaci per premiare i servi di qualche strano potere». In questo libro c'è una donna, che nell'esplorazione di se stessa parla soprattutto alle donne, e nella filigrana di una vita traspare la vicenda professionale di una giornalista piena di curiosità e di passione. Lorena Bianchetti racconta tante storie, narrando al contempo anche la sua, la battaglia di una donna normale, che ha voluto restare se stessa nel mondo della comunicazione, pur avendo il privilegio di condurre i più grandi eventi ecclesiali degli ultimi vent'anni accanto a ben tre papi: Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e papa Francesco. Il racconto s'intreccia a tante riflessioni sull'oggi e sul futuro, sul valore della sconfitta e sulla necessità della tenacia, sulla bellezza del nostro Paese e di quegli "angeli in carne e ossa" incontrati lungo il cammino, che giungono sempre in soccorso, ogni volta che ci si mette dalla parte del bene.
Sospesi tra infanzia e maturità, ribelli, insicuri, incoscienti. E convinti di essere invincibili. Così si sentono gli adolescenti. Sono sempre attratti da nuove esperienze, e la droga promette di spezzare la noia e il conformismo e di amplificare il divertimento. Se ne prendi poca, non può farti male, si dicono. Anche Giorgia lo ha pensato quando, a 17 anni, ha assunto mezza pastiglia di ecstasy. Cosa poteva succedere per mezza pasticca? Qualche ora dopo, era all'ospedale in coma epatico e si è salvata solo grazie a un trapianto di fegato. A distanza di anni, la sua vita è appesa ai farmaci antirigetto e a continui controlli medici. Oggi Giorgia è una giovane donna viva e attivissima, e ha deciso di usare la sua esperienza per mettere in guardia i ragazzi dall'uso di droghe. Ne incontra migliaia ogni anno, 80.000, 90.000, in tutta Italia. Sono conferenze emozionanti, emotivamente forti sia per Giorgia, che ogni volta si mette a nudo, sia per gli studenti, che magari arrivano distratti e contenti di saltare qualche ora di lezione e poi si trovano catturati e assorbiti. Quella storia parla di loro, e li mette davanti alle loro paure e ai loro sogni. Questo è il racconto di uno di questi eventi, e di tutti. È la storia di Giorgia, e anche di Matilde e Luca, due ragazzi tentati dalla droga, reali e allo stesso tempo simbolo di tutti i ragazzi. Ascoltano, riflettono, si ribellano, si amano, lottano per diventare se stessi senza perdersi. Per scegliere a quali tentazioni cedere. Sono grumi di energia pronti a spiccare il volo. A loro l'esempio di Giorgia insegna che possono fare della propria vita un capolavoro, senza bisogno di pericolose stampelle.
"«Ci vediamo al traguardo» dissi a Erin mentre passava davanti a me. «Ci sarò» annuì lei. In quel momento mi sembrò una cosa banale, la più normale del mondo. Suppongo che sia sempre così, prima che la sfortuna, o il caso, ti cambino la vita". Il 15 aprile 2013 Jeff si trova a Boston, al traguardo della Maratona, una delle più importanti del mondo. Sta aspettando la sua fidanzata, Erin, che partecipa alla gara. Dopo mesi di incertezza, è lì per dimostrarle che tiene a lei e che vuole fare sul serio. Sono gli ultimi istanti di una vita normale, prima che si scateni l'inferno. Per un attimo Jeff perde i sensi. Quando riapre gli occhi, capisce che è esplosa una bomba e lui ha visto da vicino l'attentatore. E che le sue gambe non ci sono più. A 27 anni deve ricominciare da capo. Niente è facile, dopo. Riprendersi dal trauma, imparare di nuovo a camminare, gestire il peso della notorietà. Eppure, la sua non è una storia di disperazione. È una storia di resilienza e ottimismo, la storia di un ragazzo che non si piega al destino, ma decide di affrontarlo a testa alta. È insieme anche la storia di un grande amore, quello della sua ragazza che lo ha salvato nei momenti bui della riabilitazione. Jeff è la prova che proprio nelle avversità più grandi, si può scoprire di essere più forti di quanto non si sia mai sospettato. E che in coppia la forza non raddoppia, ma si moltiplica all'infinito.
Scrivere un romanzo ispirato alla biografia di Gioacchino Rossini, nell'anno del 150esimo dalla sua morte, significa complicarsi meravigliosamente la vita. Perché la prima domanda che ci si pone di fronte alla pagina bianca è: cosa si può scrivere di un personaggio di cui si è già detto tutto? Che appartiene all'immaginario collettivo, non solo dei melomani? È stato, probabilmente, l'artista più famoso e osannato di ogni tempo, e già nel corso della sua esistenza. Per lui venne coniato il termine Rossinimania, riferito al periodo in cui si esibì a Vienna. Ogni angolo risuonava della sua musica, le cartoline con la sua immagine andavano a ruba, gli uomini erano vestiti alla Rossini, le donne sospiravano al suo passaggio, i ristoranti avevano piatti a lui dedicati. Una simile smania pervase le altre città in cui visse e lavorò. Tutti volevano frequentare quel musicista gioviale, dalla scrittura facile - compose il Barbiere di Siviglia in meno di due settimane - la battuta pronta, amante della buona tavola. E così viene ricordato ancor oggi: un ilare opportunista, un bon vivant. Ma, di fatto, smise di scrivere opere a 37 anni, dopo il meraviglioso Guglielmo Tell, se si eccettuano alcuni componimenti di musica sacra e strumentale. Cosa portò il musicista più famoso del mondo al silenzio?...
Il 19 maggio 2018, giorno delle attese nozze tra Meghan Markle e il principe Harry, secondogenito della mai dimenticata lady Diana, segna una data storica per la casa reale inglese. Perché in un colpo solo crollano tutti i taciti requisiti da tempo immemore richiesti a una sposa reale: vergine, aristocratica, protestante, anglosassone e bianca. Con una madre discendente di schiavi e un matrimonio fallito alle spalle, Meghan è anche la prima americana divorziata di colore a diventare duchessa reale. Una storia d'amore che fa sognare, pronta a superare in interesse quella tra Kate Middleton e l'erede al trono William, fratello di Harry. Dall'appuntamento al buio, organizzato da un'amica, il loro rapporto non ha fatto che crescere, e la curiosità intorno all'attrice hollywoodiana della serie Suits è esplosa. Le sue origini, i suoi segreti, le sue battaglie antirazziste e contro le differenze di genere, la sua ambizione e il desiderio coltivato sin da piccola di diventare la nuova Lady D, c'è molto da indagare e scoprire sulla giovane Meghan e la sua famiglia, così anomala per la corte inglese. Andrew Morton traccia la prima biografia completa di Meghan Markle, fino a risalire alle origini della sua famiglia. Basandosi su interviste esclusive a suoi amici, conoscenti stretti e famigliari e su un accurato lavoro di indagine, Morton consegna un ritratto totalmente inedito della vera Meghan e della sua relazione con Harry, e svela l'enorme impatto che la sua presenza avrà sulla dinastia Windsor.
L'occupazione nazista dei Paesi Bassi, nel 1942, rende folle la banalità. In breve diventa troppo pericoloso per gli ebrei restare in città. Umiliati da una stella gialla sul petto, devono consegnare le biciclette e rinunciare a frequentare le scuole e i locali pubblici. Senza contare le temute convocazioni per la Polonia, che gli ebrei cominciano a ricevere. Ufficialmente per andare a lavorare, ma nessuno ci crede. I genitori di Ellis decidono di nascondersi in una località sperduta nella brughiera. Bernie invece resta per aiutare la sua gente. I due ragazzi si promettono di tenere ciascuno un diario, da consegnare all'altro alla fine della guerra. Si danno inoltre appuntamento per ritrovarsi, di martedì alle quattro del pomeriggio, sulla panchina del loro primo bacio. Passato il pericolo, Ellis si presenta più volte all'appuntamento, ma di Bernie nessuna traccia. Finché tre anni dopo la loro separazione, proprio nel giorno del suo matrimonio, Ellis riceve un pacchetto che, a giudicare dall'aspetto logoro, deve aver fatto molta strada. Quando lo apre, si sente mancare. Sono i diari di Bernie. Ci vorranno più di sessant'anni prima che Ellis abbia il coraggio di leggerli e di unirli ai suoi. E finalmente il loro abbraccio vincerà la storia.
Ci sono molte strade che portano all'inferno, per uscirne pochissime. E se all'inferno ci sei nato, quasi nessuna. Luigi respira povertà, emarginazione e violenza da quando era bambino. Il padre, che entra ed esce dal carcere, riversa sulla moglie ossessioni e frustrazioni, massacrandola di botte davanti ai bambini. Una spirale sempre più pericolosa. Disgustato da lui, ma bisognoso del suo ruolo, solo e arrabbiato, Luigi trova il calore della famiglia che non ha in un gruppo di skinhead. L'appartenenza a un branco, il rito, la possibilità di sfogare contro "i nemici" la rabbia che ha dentro, lo affascinano. Poi, un giorno, come in una tragedia greca, succede quello che tutto fa apparire quasi inevitabile. Per salvare la madre e il fratello dall'ennesimo assalto paranoico del padre, Luigi lo uccide. Se non lo avesse fatto, ci sarebbe stato quello che oggi si chiama femminicidio. Per lui si aprono le porte del carcere. Prima San Vittore, la lotta per la sopravvivenza. Poi Opera, una tomba per i vivi. Bollate, dove approda, al confronto è il paradiso. Proprio dal fondo, dal posto dove meno te lo aspetti, Luigi inizia la sua risalita. A momenti il passato, che non fa sconti a nessuno, lo rincorre per riportarlo all'inferno. Ma c'è un mantra che Luigi ha fatto suo, un grido di battaglia per replicare a ogni colpo del destino: "Non sarà sempre così".
È la primavera del 1977 quando Peppino Impastato, insieme a un gruppo di amici, inaugura Radio Aut, una radio libera nel vero senso della parola. Da Cinisi, feudo del boss Tano Badalamenti, e dall'interno di una famiglia mafiosa, Peppino scuote la Sicilia denunciando i reati della mafia e l'omertà dei suoi compaesani. Una voce talmente potente che poco più di un anno dopo, la notte tra l'8 e il 9 maggio, viene fatta tacere per sempre. Ma pure questo è uno degli errori della mafia: pensare corto. Perché, anche se non era scontato, la voce di Peppino da allora non ha mai smesso di parlare, di lottare per la dignità delle persone, di illuminare la strada. È una strada lunga, se si pensa che ancora oggi chi ha depistato le indagini sull'omicidio di Peppino ha fatto carriera, mentre chi invocava la verità non c'è più. Ma è una strada percorsa ormai da migliaia di persone. Per la prima volta, Giovanni, fratello di Peppino, che ne ha raccolto il testimone, fa il punto della situazione delle mafie - e delle antimafie - in Italia, dall'osservatorio di Casa Memoria e del Centro Impastato, da quarantanni in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata.
Questo non è un manuale sul tennis, e neppure il racconto della carriera di una delle più grandi campionesse italiane della racchetta. Questo è un libro sulla passione e sulla motivazione, doni preziosi che, se coltivati con caparbietà, sono in grado di condurci dove non immaginiamo di poter arrivare. Crederci sempre e non arrendersi mai, avere fiducia nel potere della mente, sconfiggere la paura, combinare talento e umiltà, comprendere che il vero successo è la felicità. Ecco i passi di un allenamento quotidiano per diventare persone più risolute e serene. Mara Santangelo, oggi coach di giovani promesse, offre preziosi consigli - sperimentati nei successi sportivi e nella vita di tutti i giorni - per migliorare se stessi in ogni ambito, realizzare in pienezza la propria esistenza e vivere in modo più appagante. Per Mara la pace con se stessi è sentire che ogni circostanza può insegnare qualcosa di utile, anche quando non risponde alle nostre aspettative. È inutile negarlo: soprattutto quando la posta in gioco è più alta, si insinua facilmente la paura di fallire, il dubbio di non essere all'altezza, l'ansia di non riuscire a raggiungere il traguardo prefissato. L'autrice ci insegna a reagire e a lottare al meglio delle nostre possibilità, nella consapevolezza che la vera vittoria è far fruttare i propri talenti per metterli a disposizione degli altri. Con le testimonianze di: Maurizia Cacciatori, Igor Cassina, Sara Errani, Margherita Granbassi, Nicola Legrottaglie, Giacomo "Jack" Sintini, Bebe Vio.
Non passa giorno senza che venga additato da una parte consistente dell'opinione pubblica occidentale come uomo ombra delle ultime elezioni americane, manipolatore di sondaggi, artefice di inconfessabili ingerenze e ideatore di mire espansionistiche. A giudicare dal risalto che molta stampa e televisioni occidentali gli tributano, Putin non è mai stato così potente. È temuto. A lui tutti guardano con apprensione in attesa delle prossime mosse. Considerato sin dalla sua elezione alla presidenza russa nel 1999 come l'incarnazione del male, è un personaggio scomodo e imprescindibile sullo scacchiere mondiale, mai come ora ago della bilancia di delicati equilibri. Ma chi è davvero Vladimir Putin? Qual è la sua visione del mondo, quali ragioni lo animano? Hubert Seipel è uno dei pochissimi giornalisti occidentali ad avere costantemente accesso al leader russo da più di sette anni. Lo ha intervistato e incontrato a Mosca, a San Pietroburgo, a Soci e nel corso di svariati viaggi di Stato, conquistando la sua fiducia. Ha parlato con i suoi più stretti collaboratori. Il risultato è un ritratto da vicino del nuovo zar, colto nell'esercizio del potere, soprattutto in occasione di alcuni dei momenti più tesi degli ultimi tempi, dalla rivoluzione ucraina all'intervento in Siria, e un'analisi approfondita del suo operato, che arriva fino alle radici dell'inconciliabilità tra Russia e Occidente.
Francesca da Polenta è una donna fuori dal comune. Lettrice appassionata, dotata di forte intuito anche per argomenti solitamente maschili, fin da giovanissima viene citata dai menestrelli di corte come una delle fanciulle più belle della penisola. Per suo padre Guido, è l'unica donna che valga quanto un uomo, l'unica in grado di tener testa ai suoi discorsi, l'unica il cui destino gli stia a cuore. Ma un uomo di potere sa che il bene del casato vale più dei propri sentimenti. Per questo, quando Giovanni Malatesta gli chiede la sua mano, Guido non riesce a negargliela. È così che, a sedici anni, Francesca da Polenta cede il posto a Francesca da Rimini. Mai avrebbe pensato a un matrimonio senza amore, con un uomo brutto e privo di cultura, ma, contrariamente alle aspettative del padre, accetta la decisione senza ribellarsi. Una vita lontana dal mondo cavalleresco che ama, questo è ciò che si aspetta da quell'unione. Fino al giorno in cui conosce Paolo, il fratello di suo marito. Paolo non solo è affascinante, ma è curioso, colto, pieno di premure e di considerazione per le sue idee. È l'uomo che avrebbe voluto accanto. È l'uomo che amerà, per tutta la vita. E a causa del quale perderà quella stessa vita. La storia di Paolo e Francesca, relegati nell'Inferno dantesco tra i lussuriosi, ha riempito la bocca degli innamorati nel corso dei secoli. Ma delle due persone nascoste dietro alla fama immortale, si è sempre saputo poco. Manuela Raffa ricostruisce la vita di una donna, le sue passioni, le sue ambizioni, le sue inclinazioni, fino all'ultimo tragico evento; e la trasforma da simbolo dell'amore eterno e peccaminoso a donna in carne e ossa.