Quando hai quattordici anni, il tuo cuore è un luogo oscuro, un labirinto di sentimenti che non sai decifrare. Timida, goffa e sognatrice, June è a disagio tra i coetanei. Preferisce rifugiarsi nel bosco dietro la scuola, con ampie gonne e strambi stivali, fingendo di essere stata catapultata a New York dal Medioevo, l'epoca in cui sarebbe potuta diventare un falconiere. Sarebbe bello riuscire a richiamare a sé, proprio come creature alate, le persone che non ci sono più. Come lo zio Finn: grande pittore e migliore amico di June, l'unico in grado di capirla, strappato troppo presto alla vita da una malattia di cui in famiglia è proibito parlare. Un giorno, June riceve un pacco misterioso. All'interno c'è la teiera preferita di Finn, accompagnata da una lettera firmata da un certo Toby: l'uomo che nessuno, al funerale dello zio, ha osato avvicinare. E che ora chiede proprio a lei di incontrarlo in segreto. June dovrà fare i conti con la paura e la gelosia prima di accettare il fatto di non essere stata l'unica persona speciale nella vita dello zio. E prima di aprirsi a un'amicizia che potrebbe aiutare sia lei che Toby a colmare quel grande vuoto. Dopotutto, era quello che avrebbe voluto Finn: fare incontrare le persone che più aveva amato, unirle come in un'unica cornice affinché si prendessero cura l'una dell'altra. Ecco il suo ultimo desiderio, ecco il suo più grande capolavoro.
Il 19 settembre 1940 durante un rastrellamento nazista a Varsavia, Witold Pilecki prende la direzione opposta a tutti gli altri e si fa arrestare volontariamente per essere mandato ad Auschwitz. Il nome non è ancora sinonimo di inferno, come sarebbe diventato, tuttavia chiunque avrebbe considerato quel gesto folle. Ma Pilecki non è uno qualunque, è un militare dell'Armata polacca e membro della resistenza contro i nazisti. La sua missione è infiltrarsi nel campo, raccogliere informazioni e organizzare una rete clandestina pronta a ribellarsi e a prendere il controllo al momento giusto. Sin dall'arrivo, Pilecki si rende conto che qualsiasi idea i cittadini liberi si fossero fatti di quel luogo, era drammaticamente ingenua. Ciò che trova oltre il cancello con la scritta "Arbeit macht frei" non ha nulla a che vedere con qualunque cosa avesse conosciuto nel mondo reale. Ogni regola del vivere civile è calpestata e sovvertita, ci sono prigionieri con diritto di vita e di morte su altri prigionieri. Fame, freddo, malattie, lavori forzati sono usati dai nazisti come strumenti di decimazione. L'arbitrarietà assoluta è l'unica legge applicata e ciò che distingue i carcerieri l'uno dall'altro sono solo diversi gradi di crudeltà. A poco a poco Pilecki tesse la sua rete clandestina, in attesa del segnale di rivolta, che però non arriva mai. Dopo tre anni, e dopo aver visto sparire molti dei suoi amici, Pilecki decide di fuggire, per continuare la resistenza da fuori.
Il "maestro sgarrupato" di Napoli - così amava definirsi Marcello D'Orta - è tornato in quest'ultimo libro a mettersi in ascolto dell'immaginario dei bambini per capire cosa pensano di Gesù, di Dio e della religione. Colorati, spumeggianti, a volte sgrammaticati, tutti scoppiettanti di humour involontario, gli scritti e i pensieri raccolti - nelle scuole elementari di Napoli e in molte altre del nostro Paese - rappresentano, meglio di tanti trattati, il sentire religioso dell'infanzia italiana del terzo millennio. I bambini riescono a esprimere quello di cui gli adulti hanno paura o pudore. Ed è senza malizia che - insieme a una lettera indirizzata a papa Francesco - i piccoli autori di questi testi confidano, con scandalosa innocenza, i loro dubbi di fede, le loro curiosità sulle storie e i personaggi del Vangelo, lo stupore di fronte al mistero della vita, lasciando trasparire desideri, speranze e paure. Un libro che mette insieme leggerezza e profondità. Un caleidoscopio vivace, che diverte e fa pensare, scuotendo la coscienza degli adulti e riportandoli a una responsabilità educativa da tempo dimenticata: dare il buon esempio.
Questo è il libro a cui don Andrea Gallo ha lavorato fino all'ultimo giorno, nato sulle ali dell'amicizia "angelicamente anarchica" intrattenuta per anni con Fabrizio De André. Ancora giovane liceale, Faber folgorò il prete di strada con un suo componimento scolastico dal quale già traspariva l'insofferenza nei confronti del potere e l'intolleranza per le istituzioni ingiuste. Aveva solo diciassette anni, ma le sue parole erano già colme di forza e compassione. Il rapporto crebbe passeggiando per le vie del ghetto di Genova, calpestando il selciato di quella Via del Campo che avrebbe ispirato molti dei capolavori del grande cantautore: Princesa, Crèuza de ma, Bocca di Rosa... Per comporre il suo "vangelo laico", contrappuntato dalle pungenti vignette di Vauro, don Gallo ha scelto dodici delle canzoni più amate di Faber per rilanciare quei valori che sono stati per lui ancor più imprescindibili e non negoziabili di quelli religiosi: "Perché il tessuto della laicità si fonda su princìpi condivisi che devono diventare patrimonio di tutti". In questa Buona Novella, sacra e profana, soffia quel vento libertario che ha percorso negli anni le parole appassionate di un grande profeta e i versi del più grande cantautore italiano del Novecento.
Per mille mozzarelle, a Topazia sta succedendo qualcosa di strano, molto strano, anzi... stranissimo! Tutti i roditori hanno improvvisi attacchi di mal di pancia, singhiozzo e si ricoprono di... vistose verruche verdi! Ho iniziato subito a indagare e, con l'aiuto del mio amico investigatore Ficcanaso Squitt, sono finito in una misteriosa fabbrica di formaggi, avvolta in una nuvola di fumo..." Età di lettura: da 7 anni.
Quando si cade nell’abisso della disperazione è possibile risorgere a vita nuova e credere ancora nel futuro? Chiara Amirante – da vent’anni in prima linea con la comunità “Nuovi Orizzonti” per aiutare giovani e persone che vivono disagi di ogni genere – ne è convinta: nella sua lotta quotidiana a sostegno di chi soffre, ha incontrato ragazzi sbandati, alcolisti, barboni, disoccupati, manager affermati ma infelici, e tante persone impaurite e sole, che patiscono il peso di una società disumanizzata che ha smarrito la preziosità delle relazioni autentiche. Molti di loro sono riusciti a cambiare vita e a rinascere.In questo dialogo diretto e interlocutorio con il lettore – ricco di condivisioni personali – l’autrice invita a intraprendere un percorso di crescita interiore per vincere le proprie paure, le assuefazioni a droghe e sostanze, le tante forme nocive di dipendenza dal giudizio altrui, le sfide quotidiane che impone la crisi economica e culturale del nostro Paese e dell’intero Occidente.In ognuno di noi c’è un potenziale inespresso – ci confida Chiara – e la felicità dipende da come decidiamo di utilizzarlo per non fuggire di fronte a tutto ciò che di doloroso e meraviglioso la vita ci regala.
Se Joe Coughlin è diventato un fuorilegge non è per tradizione di famiglia: cresciuto nel lusso, con un padre nelle alte sfere della polizia di Boston, avrebbe potuto percorrere mille altre strade, tutte più semplici, tutte lastricate d'oro. Una cosa, però, è certa: il meglio e il peggio della sua vita hanno avuto inizio nell'istante esatto in cui ha conosciuto Emma Gould, la donna del boss più potente della città, quello contro cui Joe non avrebbe mai dovuto mettersi. Nell'America senza freni degli Anni Ruggenti, quelli come Joe si muovono nella notte, dove la Legge non conta ma chi conta può dettare le proprie regole, dove il denaro e il potere possono darti l'ebbrezza dell'onnipotenza ma devi essere pronto a pagarla a caro prezzo. Perché nessuno è disposto a salvarti e tutti possono tradirti. Astro nascente della malavita a soli vent'anni, Joe sa benissimo che ogni sua scelta potrebbe essere fatale. E allora tanto vale giocarsi tutto nel presente, nell'intensità dell'attimo. Anche a costo di rischiare tutto per una follia, per un'emozione che arriva a scardinare tutti i piani. È l'istinto a dirti per cosa vale la pena vivere o morire. Mentre i gangster rivali cercano di farlo fuori o di averlo dalla loro parte, Joe inizia la sua ascesa ai vertici del crimine organizzato. Il viaggio che lo porta dalla Boston glamour dell'età del jazz alle strade roventi di Cuba, passando per il sensuale quartiere latino di Tampa, è anche un viaggio nell'America del proibizionismo, tra case da gioco e distillerie clandestine.
Scoprire il mondo insieme a Geronimo Stilton è sempre un'avventura coi baffi! Questa volta Geronimo accompagna i giovani lettori alla scoperta degli animali di tutto il mondo: da quelli feroci della savana africana, a quelli esotici del continente asiatico, a quelli misteriosi dei fondali marini... Un libro da leggere come una grande avventura, ma anche da consultare per approfondimenti e ricerche scolastiche. Un viaggio emozionante per imparare a conoscere ogni animale e il suo habitat, in compagnia di Geronimo e dei suoi stratopici amici! Età di lettura: da 8 anni.
Quando Martin Sixsmith, noto giornalista in cerca di nuova occupazione, accetta di incontrare quella donna sconosciuta, non ha molte aspettative. Ma poi, la donna lo invita a indagare sul segreto che, dopo un riserbo di quasi cinquant'anni, la madre Philomena le ha svelato, e il suo istinto da giornalista non sa tirarsi indietro. Philomena è poco più che una ragazzina quando rimane incinta. È giovane e ingenua, senza cognizione dei fatti della vita e la società irlandese del 1952 la considera ormai una "donna perduta". Rinchiusa in un convento, poco dopo darà alla luce Anthony. Per tre anni si occupa di lui tra quelle mura, fino a quando le suore non glielo portano via per darlo in adozione, dietro compenso, a una facoltosa famiglia americana, come accadeva in quegli anni a migliaia di altri figli del peccato. Non c'è stato giorno da allora in cui Philomena non abbia pensato al suo bambino, senza mai abbandonare il sogno di ritrovarlo, e cercando in segreto di rintracciarlo. E senza immaginare che, dall'altra parte dell'oceano, anche suo figlio la sta cercando. Nella sua ricerca, Martin porterà alla luce segreti, ipocrisie e soprusi occultati per anni e annoderà le fila di due anime separate alla nascita e spinte l'una verso l'altra da una sete d'amore inesauribile.
Alli è l'unica figlia di Edward Carson, ex presidente degli Stati Uniti. Dopo la morte del padre in un incidente stradale, ha fatto domanda per entrare nell'accademia per agenti speciali dell'FBI, dove il suo intuito e la sua determinazione ne hanno fatto uno degli allievi più promettenti. Una notte, però, nel campus viene ritrovato il cadavere martoriato del suo fidanzato e Alli è incolpata del brutale omicidio. Un caso delicato intorno al quale iniziano a gravitare polizia locale, servizi segreti e FBI. Di fronte ai proclami di innocenza della ragazza, sconvolta per l'accaduto, l'unico a crederle è Jack McClure, agente della Sicurezza Nazionale, da sempre molto vicino alla famiglia Carson. Una fortuna per Alli perché nessuno è abile quanto lui a sbrogliare la matassa. E questa volta l'intrico è parecchio complicato perché, nel tentativo di fare chiarezza sulla faccenda, Jack e Alli si trovano invischiati in qualcosa di molto più grosso: l'operazione Chimera, voluta dal nuovo presidente per stanare un pericoloso criminale albanese i cui traffici minacciano la sicurezza nazionale. Quando hai a che fare con una mente diabolica priva di sentimenti e pietà, il filo a cui è appesa la tua vita non può che essere molto sottile.
Dopo avere conosciuto la sua vera madre, Irene, turbata dai cambiamenti avvenuti nella sua vita, si aggrappa all'amicizia che la lega a Sherlock e ad Arsene. All'inizio dell'estate, in seguito all'appello della ragazza, il trio si riunisce a Davos-Platz, sul magnifico sfondo delle Alpi svizzere. Dietro il tranquillo viavai dei villeggianti si nasconde però un intrigo internazionale. In un clima di sospetti in cui nessuno è quello che sembra, Irene e i suoi amici si troveranno coinvolti nelle trame di un grande criminale, e con un'audace spedizione al lugubre castello che domina la vallata lo spingeranno a scoprire le sue carte. Età di lettura: da 10 anni.
96 d.C. Ai confini settentrionali dell'Impero romano, sotto una pioggia inclemente, alcuni uomini sono segretamente riuniti. Le labbra serrate, gli sguardi accesi, sulle loro spalle pesa una grande responsabilità. Mentre i Germani a nord e i Daci a est serrano sempre più la morsa, nella Capitale l'imperatore Domiziano, uomo debole e crudele, sperpera il denaro pubblico, condannando a morte chiunque osi mettersi contro di lui. In questo panorama desolante, l'ipotesi di una congiura ai suoi danni non può che trovare terreno fertile, facendo proseliti tra i membri del Senato e persino tra i suoi stessi familiari, prima tra tutti la moglie Domizia Longina, stanca delle continue violenze subite. Con il rischio di una guerra civile che si fa sempre più concreto, solo un uomo può fare la differenza. E Marco Ulpio Traiano, comandante di grande valore ed equilibrio, amato dalle truppe e stimato dai senatori. Nato lontano dal suolo italico, di fronte al suo carisma, neppure le origini ispaniche saranno d'ostacolo quando il popolo di Roma avrà bisogno di una nuova guida.