Non è più tempo di viaggi intercontinentali, avventure esotiche, villaggi esclusivi: torna trionfalmente la vacanza nostrana, pensione-bagni-balera... per la soddisfazione del Borzacchini, che ce la racconta in una raffica di "cartoline dalla villeggiatura". Ecco una "Piccola Enciclopedia Popolare di scritti sparsi d'argomento estivo e balneare e costume vacanziero", la "Cinica e dissacrante descrizione di luoghi, fatti, circostanze e personaggi della villeggiatura estiva come praticata dalla gente secondo la più consolidata tradizione".
Si tratta di una raccolta di modi di dire e vocaboli toscani spesso molto saporiti, che il Borzacchini (pseudonimo di Giorgio Marchetti) ha raccolto per i lettori del Terzo millennio affinché queste perle della tradizione popolare italiana non vadano perdute per sempre, travolte da un italiano tristemente "uguale per tutti". In questo libro la tristezza non entra mai, né vi entrano l'omologazione, l'appiattimento, il senso del pudore. Gioco linguistico allo stato puro: beffardo, scurrile, paradossale, ma sempre di irresistibile comicità. Pubblicato la prima volta nel 1996, nel 1999 ottiene un seguito. Questo terzo volume del Borzacchini universale contiene tanti nuovi lemmi.
Dalle pagine di Calamandrei balza un quadro vivacissimo e pieno di realismo, illuminato da un'aneddotica professionale e da una ricca messe di regolette preziose sulla difficile convivenza tra i due banchi dell'udienza: "l'avvocato deve sapere in modo così discreto suggerire al giudice gli argomenti per dargli ragione, da lasciarlo nella convinzione di averli trovati da sé". Calamandrei insiste particolarmente sul motivo della comunanza delle vite parallele: "il segreto della giustizia sta in una sempre maggior umanità e in una sempre maggiore vicinanza umana tra avvocati e giudici nella lotta contro il dolore.