Una guida alla scoperta dell'eucaristia come rappresentazione iconica del regno, come memoria dell'intera economia di salvezza, dalla creazione fino alla seconda venuta di Cristo alla fine dei tempi. Attraverso una rilettura sapiente della liturgia e delle sue interpretazioni patristiche, siamo condotti a scoprire, con grato stupore, perché nell'oriente cristiano la liturgia eucaristica è percepita come il luogo eminente in cui la fede si alimenta, vive, viene professata, approfondita e tramandata.
“L’ambone, luogo della lettura delle Scritture, appartiene in modo privilegiato alla rivelazione giudeo-cristiana: a differenza dell’altare, esso non ha alcun debito da riconoscere alle religioni. Il cristianesimo e la sua liturgia custodiscono in sé, fin dalla loro origine, questo radicale rapporto con la parola di Dio: l’eucaristia dei cristiani è da sempre stata costitutivamente formata da due elementi fondamentali, la lettura delle Scritture e l’azione di grazie sui doni. Non vi è mai stata tavola del pane e del vino senza la tavola della Parola” (Enzo Bianchi).
Dopo secoli di oblio, il ritorno dell’ambone all’interno dello spazio liturgico corrisponde alla “riscoperta”, avvenuta con il concilio Vaticano II, del posto occupato della parola di Dio nella vita della chiesa. Il presente volume raccoglie le riflessioni di teologi, liturgisti, storici dell’arte e architetti sul significato, la funzione e la concreta realizzazione dell’ambone, presentate nel III Convegno liturgico internazionale di Bose, promosso dal Monastero di Bose in collaborazione con l’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Cei.